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• Re: esonero da turno notturno e attività che comportano stress psico-fisico
• (28/04/2016 14:41)

docbarb il 28/04/2016 08:15 ha scritto:
Buongiorno, è la prima volta che scrivo in questo forum e vedendo la notevole competenza sugli argomenti più vari e precisione nelle risposte, ho deciso di chiedere chiarimenti su un argomento in teoria poco complesso, ma su cui ho ricevuto diverse interpretazioni tra loro contrastanti. Se per motivi di salute, un dirigente medico con contratto a tempo determinato viene esonerato dalla Commissione Medica di Verifica da turni notturni e da "tutte le attività che comportano stress psico-fisico", esattamente questo esonero che limitazioni lavorative comporta? Può essere adibito a turnazioni in pronto soccorso? Attività di guardia in reparto e nei servizi collegati al pronto soccorso? Vi ringrazio in anticipo per qualunque chiarimento riusciate a darmi in proposito e vi auguro una buona giornata

Secondo me questa boiata infernale scritta dalla Commissione si traduce di fatto in una inidoneità permanente alla mansione (anzi, direi in una inabilità assoluta a svolgere qualsiasi lavoro visto che lo stress psico-fisico è associato, seppur in misura variabile, a qualsiasi lavoro esistente)

maurizioturbati

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• Re: esonero da turno notturno e attività che comportano stress psico-fisico
• (29/04/2016 07:42)

http://www.quotidianosanita.it/la...ticolo.php?articolo_id=39081&fr=n

Al link si trova un articolo che riferisce di uno studio pubblicato su JAMA relativo all'aumentato rischio cardiovascolare nel personale sanitario (in questo caso lo studio è sul personale infermieristico di sesso femminile) che effettua i turni di notte.


"Una ricerca del Brigham and Women's Hospital di Boston, basata sugli studi Nurses' Health Study I e II, torna a far parlare dei pericoli per la salute delle infermiere turniste, comportati dal lavoro notturno. Già dopo 5 anni trascorsi a fare turni notturni, il rischio di cardiopatia ischemica comincia ad emergere. Dopo dieci anni di turni l'aumento del rischio è del 15-18% rispetto alle lavoratrici che non fanno turni di notte"

EtaBeta

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• Re: esonero da turno notturno e attività che comportano stress psico-fisico
• (01/05/2016 12:24)

docbarb il 01/05/2016 11:42 ha scritto:
Ringrazio tutti per le risposte, effettivamente la controversia sta proprio nel fatto che non viene specificato il tipo di attività che è possibile svolgere o la sede (PS? Ambulatorio? Reparto?), considerando che lo stress è insito in qualunque attività lavorativa ed in particolare in quella medica. Sta di fatto che questo "esonero" viene largamente interpretato dall'azienda in modo conveniente, non essendoci indicazioni a limitazioni ben precise ad eccezione del turno notturno. Il medico competente dell'azienda rimanda alla commissione medica e la commissione medica al medico competente aziendale. Al centro c'è il lavoratore che si ritrova costretto in queste pratiche non per sua volontà e subisce le conseguenze pur non volendo! Grazie ancora e buona giornata a tutti.

Secondo me il giudizio della commissione va interpretato come idoneita' generica al ruolo. Le indicazioni andranno adattate alla realtà specifica dal medico competente che esprimerà il giudizio di id alla mansione specifica (appunto)

EtaBeta

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• Re: esonero da turno notturno e attività che comportano stress psico-fisico
• (02/05/2016 12:53)

docbarb il 01/05/2016 08:25 ha scritto:
Esatto, mi ritrovo in un limbo. Il medico competente mi "obbliga" ad un esonero non cercato e voluto, non si esprime sulle limitazioni specifiche sostenendo sia una competenza della CMV. Questa non si esprime sostenendo sia competenza del medico aziendale per la sicurezza. Io mi ritrovo con un problema di salute che già da solo mi "sconvolge" la vita soprattutto lavorativa perché mi limita in una serie di attività e dall'altra parte vengo confinata in un servizio che sulla carta risulta ambulatoriale ma nella realtà è esattamente uguale all'attività svolta in precedenza dal punto di vista della "fatica e stress "... mi sento letteralmente presa in giro, non posso chiedere di tornare in piena attività, ho una riduzione della mia attività soprattutto da un punto di vista di gratificazione professionale, ma fondamentalmente subisco lo stesso "stress psicofisico" da cui in teoria vogliono proteggermi ...

Richiedi visita con medico competente, se non deve comunque vederti, e , se non si esprime, fai ricorso contro il suo giudizio; così sarà l'organo di vigilanza a definire l'idoneità

Giannini

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• Re: esonero da turno notturno e attività che comportano stress psico-fisico
• (02/05/2016 13:20)

Personalmente valuterei il giudizio della Commissione come una indicazione generica - come detto da altri Colleghi - ed esprimerei un giudizio di idoneità specifica valutando caso per caso, DVR alla mano, i reparti e le attività possibili. Certamente andrà escluso il lavoro notturno, per quanto riguarda lo stress l'indicazione data risulta alquanto generica: come detto da qualche Collega non credo esista una attività senza un minimo di stress psicofisico. E qui nasce il problema. Volendo dare una lettura interpretativa (tra le righe e non è detto che sia la cosa corretta) si potrebbe intendere come una indicazione ad escludere attività a particolare stress psicofisico (anche se ripeto è una interpretazione e la Commissione avrebbe potuto certamente specificare se lo avesse voluto tipo "escludere attività comportanti elevato stress psicofisico"). Andrà certamente esaminata dal Medico Competente la valutazione del rischio stress redatta per singolo reparto. Così a naso direi che sicuramente il Pronto Soccorso nonchè gli interventi chirurgici sarebbero da annoverare tra le attività da esludere. Ribadisco come tuttavia il giudizio della Commissione relativamente allo stress metta in seria difficoltà il Collega Medico Competente.

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."