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Giannini

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• Re: Consigli per neospecialisti
• (19/05/2016 13:17)

Il primo consiglio che mi viene da dare in maniera perentoria è: non ci andare ed organizzati autonomamente. Il rapporto diretto col datore di lavoro è la via migliore e la sola realmente appagante a mio avviso per come siamo messi oggi in Italia (parlo ovviamente di aziende sane e clienti che abbiano interesse nella ns prestazione, non di quelli che vanno al risparmio del centesimo e ci percepiscono come una inutile rottura obbligatoria per legge).
Ne guadagni sia in termini di fidelizzazione (il cliente normalmente tende ad instaurare un rapporto di fiducia che ti porta a mantenere il rapporto di lavoro nel tempo) sia in termini di mero guadagno.
Tuttavia comprendo le difficoltà iniziali, con portafoglio clienti da inventare, spese per avvio iniziale e poi se la situazione è questa in Italia - oltre a lavorare attivamente per mutarla - occorre prenderne atto ed essere realisti per poter sopravvivere.
Pertanto opera una prima selezione e rigetta subito le strutture che ti appaiono poco organizzate, arraffazzonate, che non ti offrono un reale sostegno logistico (agenda appuntamenti, organizzazione coerente e supporto ambulatoriale, contatti col cliente, cartacei, consegne di documenti, etc.) in cambio del margine che operano sulle tue prestazioni: solo così potrai dedicare (forse) il tempo necessario alle prestazioni specialistiche, senza dover dedicare tempo ad altre incombenze certamente necessarie ma che possono essere demandate a personale non medico.
Ricorda che la prima offerta non è mai quella buona pertanto percorri la via della trattativa (triste ahimè ma purtroppo è così, soprattutto se sei all'inizio). Non farti imporre protocolli sanitari ridondanti (dal centro tutto fare che per guadagno ha interesse ad elevare il numero di accertamenti ed analisi complementari) nè protocolli striminziti (dal furbetto di turno che ha interesse ad abbassare il prezzo finale per "prendere" il cliente ad ogni costo).
Per le tariffe, stante l'enorme variabilità a seconda della zona (addirittura interregionale a volte) ti consiglio di confrontarti se possibile con i Colleghi già operanti sul territorio.
Il sopralluogo è una parte importante: fidati di quello che vedi con i tuoi occhi che spesso ahimè non è aderente a quanto bellamente propinato da tanti faccendieri su DVR preconfezionati. Osserva le azioni dei lavoratori, il luogo dove lavorano, guarda i prodotti che utilizzano, cosa realmente fanno.
Il giudizio di idoneità è una summa finale, la parola stessa poi ti fa capire che è un tuo giudizio che se preso in scienza e coscienza è buona cosa.
Tieni conto dei risultati obiettivi della visita e degli accertamenti, sostanziali col dato anamnestico di quello che ti viene riferito dalla persona interessata e rileggi il tutto alla luce di quello che vedi nel sopralluogo, di quello che ti dice il documento dei rischi e prendi infine una decisione. In questo le differenti indicazioni elaborate dai Colleghi delle ASL del territorio, le Circolari interpretative a vario livello, le Linee Guida (la SIMLII ne offre di eccellenti) ti forniranno un valido supporto in una decisione che è certamente alla fine esclusivamente tua. Considera che il circolo virtualmente perfetto della medicina del lavoro è che tutto normalmente vada bene se i rischi sono sotto controllo, le misure di protezione e prevenzione sono correttamente attuate e non insorgono variazioni dello stato di salute personale. La tua opera a questo punto consisterà in una sorta di audit - focalizzato su quella persona che fa quel lavoro - sull'operato tuo e delle altre figure della prevenzione interessate, ferma restando la suscettibilità individuale ai rischi.
Le persone, persone che lavorano, vengono in visita da te non perchè stanno male (tolte le visite a richiesta) ma perchè si assolva la nostra opera di prevenzione sancita per legge: è pertanto l'esatto opposto di quello che si verifica in tutte le altre branche della Medicina.
Non da ultimo ricorda che agire sempre con scienza e coscienza e dignità professionale alla lunga paga, se non altro in termini di soddisfazione personale.
Un caro saluto ed in bocca al lupo!

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."

carlpam

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Padova

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• Re: Consigli per neospecialisti
• (22/05/2016 09:13)

Giannini : parole sante ma sagge! aggiungerei solo che le Società di Servizi (SsS) fanno prezzi eserbitanti e il DdL se lamenta anche con te ( da questo fatti un'idea di quanto si fanno pagare le SdS e non fidarti quando ti dicono che la ditta da vedere chiede prezzi più bassi
di solito le sds prendono almeno 70/80 euro a visita almeno 100 per sopralluogo 30 per spiro o audio 500 per DVR malfatti + stress (idem)
ricorda che ti potranno chiedere di firmarlo ( hai l'obbligo di Collaborazione al dvr) l'obiezione sarà sempre ( ma lei firma assegni in bianco ? io no ! leggerò e valuterò con relazione )

gabriele88

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• Re: Consigli per neospecialisti
• (23/05/2016 15:37)

scusa, ma la domanda mi sovviene spontanea, ma nella tua scuola di specializzazione non ti hanno insegnato niente di quello che poi sarebbe stato il tuo lavoro?