gentili colleghi sono alle prese con l'ennesimo caso spinoso da risolvere apprezzerei volentieri qualche consiglio.
Saldatore di 45 febbraio 2015 asportazione melanoma cutaneo maligno senza metastasi in regione scapolare dx mediante escissione chirurgica cutanea e asportazione linfonodo sentinella con esito negativo. Non ha effettuato alcuna terapia chemioterapica ne radioterapia. effettua periodicamente controlli che evidenziano la presenza di linfonodi in varie regioni Primo mio giudizio esonero temporaneo dall' attivita' di saldatura da rivedere tra sei mesi. Il lavoratore è stato adibito ad altra mansione per circa 1 anno. HA EFFETTUATO CONTROLLI PERIODICI CHE METTONO IN RISALTO SOLO UNA IPERREATIVTA' LINFONODALE DI ORIGINE INFIAMMATORIA.
Aprile 2016 in corso di visita periodica il DL mi chiede se può tornare a fare il saldatore in quanto ne ha bisogno.
Cosa Fare?
Dai vari articoli su attivita' di saldatura non ho riscontrato nessun nesso con il melanoma cutaneo anche perché l'esposizione a R.U. e Infrarossi non è diretta in quanto l'utilizzo dei DPI e degli indumenti da lavoro ne evitano l'esposizione diretta.
Pertanto sono orientato per un giudizio di piena idoneità.
Voi che fareste'
La patologia tumorale, da quanto riferito, non è correlabile alla mansione ed in assenza di limitazioni, conseguenti all'intervento di asportazione del melanoma ed in assenza di localizzazioni secondarie, l'idoneità alla mansione può essere rilasciata.
ho visto anch'io un caso di melanoma non in saldatore( asportato non recidive in buone condizioni di salute) concordo con Turbati
Può essere considerato un soggetto con maggiore sensibilità alla patologia?
e Pertanto non idoneo a sopportazioine del Rischio RU e Infrarossi
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