Qualche Collega che abbia esperienza nel settore delle aziende sanitarie ha conoscenza di eventuali normative inerenti l 'impiego della formaldeide per la disinfezione dei locali (sale operatorie, camere, ecc.). A me risulta che tale impiego, pur con le dovute precauzioni per gli operatori, sia lecito ma ho sentito opinioni discordanti. Potete aiutarmi?
Grazie!
Per quanto concerne la formaldeide in ambiente ospedaliero ritengo utile riportare quanto si legge su "L 'Ospedale" di Melino et al.( S.E.U. 2001, III ed.)al proposito: "E ' un processo molto discusso, al pari di quello con ossido di etilene, per gli svantaggi che tale metodica presenta, riferibili soprattutto alla tossicità e soprattutto cancerogenicità della sostanza,ai controlli dei residui che stazionano a lungo sul materiale sterilizzato, anche se i vantaggi sono notevoli sia per la bassa temperatura di esercizio, che per l 'efficacia della sterilizzazione, per l 'economicità, per la facile adattabilità degli impianti. Ogni medaglia ha il suo rovescio, per cui in mancanza di una normativa adeguata che si avvale solo della Circ. Minister. n.57 del 22/6/1983, peraltro incompleta su questo aspetto, non è affatto giustificato un suo netto rifiuto a priori, purchè si usi cautela nella gestione e si adottino tutte le misure di sicurezza per l 'operatore ed il paziente facilmente ottenibili al tempo d 'oggi con lo sviluppo tecnologico".
Comunque, secondo il mio punto di vista, è opportuno che vengano introdotte sostanze alternative (es. acido peracetico) che garantiscano la stessa efficacia di sterilizzazione ma che non siano cancerogene per l 'operatore quantunque si utilizzino tutti i migliori sistemi e dispositivi di protezione individuale per lo stesso.
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