Il datore di lavoro di una piccola impresa edile mi manda a visita per il rientro al un suo operaio edile che ha avuto un grave incidente stradale circa un anno fa.
Tralascio le varie patologie e metto in risalto che il lavoratore ha avuto anche un' embolia polmonare e da allora è in TAO con Coumadin, fra l' altro con un controllo dell' INR non ottimale.
Il lavoratore vuole riprendere il lavoro perché ha finito i giorni di mutua, l' impresa edile è piccolina 3-4 muratori e la possibilità di adibirlo a mansioni diverse non esiste.
Come vi comportereste ?
Non idoneo: Il rischio infortunistico e' troppo alto in cantiere..Se comincia a sanguinare, diventa un problema
Cioè: meglio in rovina e morto di fame che ferito sul lavoro.
Mi sa che ho sbagliato tutto a prendermi tutti quei rischi pur di permettere la conservazione del posto di lavoro (di questi tempi!!) a tanti padri di famiglia che, per situazioni analoghe, avrei dovuto far mettere in mezzo ad una strada pur di salvarmi il sonno.
Ovviamente senza conoscere il caso specifico è difficile dare un parere in merito, tanto più che dici di aver tralasciato altre patologie.
In ogni caso, il problema maggiore è legato soprattutto ad eventuali traumi chiusi, in particolare traumi cranici, in quanto aumenta il rischio di ematoma cerebrale, quindi almeno l'elmetto deve essere utilizzato rigorosamente. Poi, valuta tu, anche sulla base della comorbilità (anche a me pare eccessiva una non idoneità solo per il trattamento anticoagulante).
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