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• ripristino tariffari minimi
• (07/07/2016 08:32)

Apro un post dedicato...

Re: censimento (07/07/2016 08:31)
cliama il 25/05/2016 05:09 ha scritto:
Ma se l'Ordine stabilisse (previa proposta condivisa delle associazioni dei medici competenti) un tariffario minimo per le prestazioni non si risolverebbe il problema?
In qs. modo non si risolverebbero tutti i problemi (proliferare dei centri servizi, esami inappropriati....) ma sarebbe un primo passo nella giusta direzione.


Domanda: come si fa concretamente (ovvero quali sono i passi concreti da fare) per.... farlo?
Faccio notare che così facendo ci guadagneremmo TUTTI e non credo esista un collega sulla terra di qualsiasi specializzazione che non concordi su un tariffario minimo a tutela della professionalità del medico chirurgo... che per diventare medico chirurgo si è fatto un culo così. Possiamo agire ed essere uniti tutti una volta tanto?

Giannini

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• Re: ripristino tariffari minimi
• (11/07/2016 16:11)

A me interessa e personalmente seguo già un mio tariffario più o meno ( a seconda della situazione) settato sulle cifre indicate dal Co.Na.Me.Co.
Le strade da percorrere potrebbero essere differenti e di certo non sono il più esperto per dare indicazioni nel merito ma un fatto è che esiste un codice deontologico con una parte che si occupa proprio di dignità professionale e tariffe commisurate...si potrebbe partire da questo.

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."

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• Re: ripristino tariffari minimi
• (12/07/2016 11:24)

Il ripristino di un tariffario minimo richiede una LEGGE che lo stabilisca, ed è cosa del tutto estranea alla competenza degli Ordini dei Medici, che sono invece competenti a giudicare la congruità del comportamento del medico (e tra questo rientra a pieno titolo anche il corrispettivo richiesto per le prestazioni professionali) con le Norme Deontologiche.

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• Re: ripristino tariffari minimi
• (17/07/2016 07:53)

Pur con tutta la simpatia e l’apprezzamento per Carlo e le sue proposte, credo che pensare di risolvere il problema tramite un’appello all’Ordine dei Medici sia illusorio; se davvero si chiedesse un parere di congruità all’Ordine sulla tariffa indicata, probabilmente si potrebbe anche ricevere una risposta positiva, ma se poi questa statuizione non sarà assistita dalla certezza che l’Ordine sottoponga a giudizio per mancanza deontologica il medico che non si attenesse a quell’indicazione tariffaria, sarà tutto inutile. Il Codice Deontologico ( https://portale.fnomceo.it/fnomceo/showArticolo.2puntOT?id=115184) già adesso (e direi da sempre) stabilisce che i compensi del medico devono essere decorosi e commisurati alla prestazione richiesta (Codice Deontologico art. 54 primo comma): hai tu notizia di qualche collega che sia stato sottoposto a giudizio Ordinistico perché praticava tariffe indecorose ? E le prove per dimostrarlo ? e poi chi farebbe la segnalazione ? un singolo ? un’associazione ? e quale ?
Credo che la cosa meriti una riflessione.

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Giannini

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• Re: ripristino tariffari minimi
• (22/07/2016 14:12)

Il problema è ben più complesso e a monte di quello che a prima vista può apparire. Non si può ragionevolmente parlare di tariffari minimi se prima non si adegua la prestazione al minimo consono per etica e dignità professionale, richiedendo il rispetto dei requisiti minimi della prestazione stessa. E per raggiungere tale obiettivo occorre -come paventato da molti su questo stesso forum- regolamentare con maggior precisione, spazzando via ciò che impedisce di raggiungere il "minimo sindacale".
E pertanto:
- verifica delle prestazioni erogate dai Professionisti (per tipologia e NUMERO: sopralluoghi, visite ed accertamenti)
- eventuale indicazione di un tetto massimo compatibile con la dignità professionale e la qualità della prestazione
- SDS con professionisti assunti a regime, con carichi di lavoro e numerosità delle prestazioni adeguate al decoro ed all'etica professionale nonchè all'entità prestazione stessa
- al bando baronati e conto terzi (che siano studi MMG piuttosto che Cattedre e similari o battitori liberi con stuolo di collaboratori non medici poco importa).
Chi scrive non se la passa affatto male: riguardo alle mie entrate non posso certamente lamentarmi. Scrivo per esprimere il mio malessere -oramai sempre più tangibile e diffuso- di professionista disilluso, che ha scelto questa branca e non per mero ripiego e che la vede nella pratica, giorno dopo giorno, negli anni, sempre più vituperata e depauperata, svuotarsi di contenuti e di dignità e si interroga sulla reale consistenza degli anni dedicati e del ruolo nella Società di oggi.

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