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lavoro notturno

Questo argomento ha avuto 9 risposte ed è stato letto 10450 volte.

matcha

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45
  • lavoro notturno
  • (24/09/2004 12:38)

Non sgridatemi! Ho provato a spulciare in giro nel sito senza trovare cio ' che cerco: protocolli applicati per lavoro notturno senza altri rischi (portieri di notte). Qualcuno ne ha? Grazie

lucchetti

lucchetti
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172
  • Re: lavoro notturno
  • (24/09/2004 17:50)

Matcha,
io personalmente monitorizzo questi lavoratori con l 'elettrocardiogramma, il rilievo pressorio con visita generale e le analisi ematiche di routine (per escludere patologie tipo ins. renale od epatica che possono essere aggravate da impegno fisico -il lavoro notturno lo è-; nell 'anamnesi cerco principalmente eventuali terapie mediche che necessitano di orari di vita definiti e regolari.

acapri

acapri
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243
  • Re: lavoro notturno
  • (25/09/2004 07:50)

IL PROTOCOLLO SANITARIO E ' OVVIAMENTE COLLEGATO ALLA MANSIONE SPECIFICA: IO HO PROVVEDUTO A MONITORARE QUESTI LAVORATORI GIA ' DA TEMPO POICHE ' LAVORO COME MEDICO COMPETENTE DI AZIENDE CHE HANNO AVUTO ED HANNO TURNISTI IN H24.
L ' ECG ED A MIO AVVISO LE ANALISI DI LABORATORIO SONO SICURAMENTE LE DUE COSE CHE MI OCCORRONO PER EMETTERE UN GIUDIZIO DI IDONEITA ' AD UN TURNISTA: L ' IMPORTANZA PERO ' PREMINENTE LA ASSUMONO AMBIENTE DI LAVORO E RISCHI SPECIFICI CHE CONDIZIONANO IL P.S. IN QUESTO SPECIFICO CASO.
SPERO DI AVERE DA VOI UNA RISPOSTA IN TAL SENSO.
A PROPOSITO SECONDO VOI UN MECCANICO H24 DI COMPAGNIA AEREA DEVE ESSERE SOTTOPOSTO A GIUDIZIO DI IDONEITA ' PER LAVORO NOTTURNO, O SI DEVE SOPRASSEDERE POICHE ' IL LORO CCNL LI CLASSIFICA ALLA STREGUA DEL PERSONALE NAVIGANTE, PUR LAVORANDO IN OFFICINE (HANGAR) COME UN QUALSIVOGLIA ALTRO LAVORATORE CHE SVOLGE PRATICAMENTE LE STESSE MANSIONI IN AZIENDE NON DI TRASPORTO AEREO?
E LA STESSA COSA SI RIPROPONE PER LA VACCINAZIONE ANTITETANICA: QUESTI LAVORATORI SONO SI ' O NO ESENTI PER INQUADRAMENTO CONTRATTUALE.
PER ME NO.
IL MINISTERO DELLA SALUTE MI HA RISPOSTO IN MODO PONZIOPILATESCO: NON DOVREBBE ESSERE COSI ' PERO '.....
ANCHE PER QUESTO QUESITO GRADIREI UNA DUE O PIU ' RISPOSTE ED UN AIUTO DA PARTE VOSTRA.
ANCH

carlitos way

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353
  • Re: lavoro notturno
  • (26/09/2004 12:54)

...bozza di protocollo...:

Visita medica - annuale

ECG - biennale (annuale in caso di lavoratore > 45 anni e lavoratore affetto da cardiovasculopatia o diabete o patologia che necessita di farmaci che riducono l 'attenzione))

glicemia, creatinina, transaminasi - annuale

Spirometria - nei lavoratori che soffrono di patologia asmatica (potrebbero avere crisi dispnoiche notturne)

Che ne pensate?
Aspetto da voi un giudizio in merito ed eventuali integrazioni o miglioramenti al protocollo proposto.
Un saluto a tutti i medici del lavoro

Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso

matcha

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45
  • Re: lavoro notturno
  • (28/09/2004 16:57)

grazie per i contributi. Penso che applichero ' un protocollo di questo tipo:
visita medica biennale
emocromo, glicemia, creatininemia, transaminasi, es urine.
l 'ECG lo terrei come 2° livello, altrimenti dovrei fare anche EEG, gastroscoopia............

Sonnambulo

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192
  • Re: lavoro notturno
  • (15/07/2015 15:40)

Vi sottopongo questo caso.
Dipendente di 40 anni con sindrome delle gambe senza riposo da alcuni anni + diagnosi di diabete insulino-dipendente da 1 anno. Il diabete risulta scarsamente compensato, motivo per cui da un anno l'ho esonerato dal turno notturno (svolge una mansione che si articola su 3 turni). La situazione mi sembra ormai cronicizzata e secondo me l'esonero dal turno notturno sarà permanente. Secondo voi sussistono le condizioni per una inidoneità permanente alla mansione? Ovviamente il Datore di lavoro "spinge" (e non posso dargli torto) per questa ipotesi, in quanto la situazione in reparto si sta facendo pesante e gli altri colleghi sono costretti a smazzarsi anche i suoi turni notturni. Per lui sarebbe disponibile un'altra mansione con semiturni (senza le notti) ma con demansionamento, al quale il Datore di lavoro potrebbe arrivare solo dopo mia inidoneità. Vorrei risolvere la cosa "in casa", evitando ricorsi all'ASL da parte del lavoratore (in caso di inidoneità) oppure del Datore di lavoro (in caso di reiterazione di idoneità con limitazioni). Voi cosa fareste? Grazie

saferr

saferr
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139
  • Re: lavoro notturno
  • (15/07/2015 17:07)

Sonnambulo, dici che siccome la mansione si deve svolgere sui tre turni bisogna esprimere un giudizio di inidoneità totale alla mansione?
se però tutt'ora sta lavorando sui turni diurni, come fai a scrivere una cosa così?
non condivido il fatto che il DdL può spostarlo su un'altra mansione più confacente solo se esprimi un giudizio di inidoneità, anche se fosse demansionato il DdL dovrebbe mantenergli comunque la busta paga che sta prendendo adesso (ovviamente senza le indennità del turno notturno).
suggerisco sommessamente di mantenersi fuori da queste dinamiche che possono far perdere credibilità al professionista MC; il DdL può prendere in autonomia la decisione dello spostamento per motivi organizzativi già con la tua prescrizione di adibirlo solo ai turni diurni in via definitiva, non è utile sobbarcarsi oneri che non spettano al MC

EtaBeta

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183
  • Re: lavoro notturno
  • (15/07/2015 23:24)

Non puoi compiacere al datore di lavoro, quando una semplice limitazione per il turno notturno garantirebbe al lavoratore di mantenere la sua mansione.
Spiega al datore di lavoro che ci sarebbe un ricorso contro il tuo giudizio e questo potrebbe significare delle verifiche da parte dell organo di vigilanza, oltre alla richiesta del dvr.

nofertiri9

nofertiri9
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1256
  • Re: lavoro notturno
  • (17/07/2015 08:05)

io sono concettualmente contraria ad un giudizio di inabilità totale alla mansione, tranne quei per fortuna non frequentissimi casi in cui è la mansione in sè con i propri rischi specifici in quella particolare realtà operativa- e quindi prescindendo dall'orario di svolgimento - ad essere rischiosa o decisamente dannosa per il lavoratore.
Fatta questa debita premessa di carattere direi più politico che non scientifico, se ho ben compreso la problematica in fattispecie, il lavoratore non è idoneo a lavorazioni nen turno notturno, non "alla mansione". Cioè, se quella mansione si svolgesse per tutti dalle 8 alle 17 il problema non si sarebbe proprio posto, giusto?
Bene, se è così allora l'interdizione permanente da lavorazioni in turno notturno è già un appiglio sufficiente per il DdL a spostarlo ad altra mansione che non preveda questi turni, e questo proprio perchè come è stato già detto da saferr è il DdL che organizza la sua azienda per come gli serve.
Ovviamente, nel caso di demansionamento di fatto per la nuova assegnazione, resta per il lavoratore il mantenimento della retribuzione "ad personam" ove e come prevista dal CCNL applicato.

Invece, una complessiva inidoneità generale alla mansione può avere diversi risvolti negativi: 1) il lavoratore viene licenziato tout court, perchè non è difficile dimostrare che l'altra possibile mansione aziendale non possa essere ricoperta appunto per più o meno realistici motivi di organizzazione aziendale; 2) che il lavoratore faccia ricorso v/s questo giudizio e si ritorni al caso 1; 3) che in conseguenza di questa querell il MC venga giudicato a sua volta "non idoneo" dal DdL e sostituito con altro più malleabile.
E quest'ultima soluzione al momento la vedo come quella più potenzialmente dannosa per tutti: per il lavoratore con il problema attuale, per gli altri lavoratori che -dopo un primo momento di sollievo per aver risolto la turnazione- vivrebbero male e con sfiducia la successiva sorveglianza sanitaria, per il MC che perderebbe un cliente immotivatamente e infine per lo stesso DdL che se non riesce a cavare le sue castagne dal fuoco da solo non è oggi sarà domani rischia di "accappottare" l'intera attività aziendale.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

dellarossa

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92
  • Re: lavoro notturno
  • (19/07/2015 07:22)

Condivido i molti suggerimenti dei colleghi e le sagge considerazioni di nofertiri9, ma quello che vorrei sottolineare è che, in casi come questi, è inutile cercare un protocollo, non esiste. Esistono il lavoratore e i suoi problemi di salute e su questi elementi deve svilupparsi il ragionamento del MC. E' proprio qui che deve dimostrare di essere un medico capace di valutare se "quel" particolare lavoratore può essere impiegato in "quella mansione" e in "quelle condizioni". E qui i protocolli aiutano poco. Buona domenica.

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