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Sorv. San. VDT

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 2961 volte.

druba

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  • Sorv. San. VDT
  • (25/09/2004 15:40)

Secondo Voi, egregi colleghi, le 20 ore trascorse al vdt sono da intendersi come limite discriminante assoluto per la S.S. obbligatoria, oppure (come per la MMC) tale limite và ponderato secondo le condizioni individuali ed effettive di posto-ambiente-organizzazione del lavoro?

vtr

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (27/09/2004 21:11)

La sorveglianza sanitaria viene effettuata nei casi previsti dalla legislazione attuale, in particolare nei confronti di operatori che utilizzano il vdt quando questi rientrino nella definizione stessa; direi quindi che si possa rispondere affermativamente al quesito se le visite mediche debbano essere svolte solo nei loro confronti. Nel caso di lavoratori con particolari problematiche è assoluto loro diritto di richiedere una visita medica alla struttura pubblica non essendo il medico competente autorizzato all 'effettuazione della stessa, mancando i presupposti dell 'art. 16 del Dlgs 626/94.

pmpsan

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (28/09/2004 00:04)

A mio parere le 20 ore settimanali cosituiscono l 'unico limite discriminante alla sorveglianza sanitaria (Decreto 422/00), se riferito ad una postazione fissa (il "portatile" non rientra nella Legge, anche se esistono delle "raccomandazioni"). Ovviamente non va sottovalutato l 'aspetto organizzativo-ambientale, spesso trascurato dalle aziende. Ad esempio, il Decreto 2 ottobre 2000 (Linee guida d 'uso dei videoterminali) coinvolge qualsiasi postazione fissa dotata di monitor, indipendentemente dal numero di ore trascorse davanti, ma é generalmente disatteso con le possibili conseguenze di discomfort sia fisico che oculovisivo.

druba

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (01/10/2004 13:42)

Egregi Colleghi, vi ringrazio, innanzitutto, per l 'attenzione e la cortesia. Il problema che volevo porre alla Vostra attenzione non era tanto nell 'interpretazione corrente della legge, nè negli artifici da utilizzare per coprire eventuali zone d 'ombra sulla sorveglianza sanitaria. Sarei, invece, molto interessato a conoscere la Vostra opinione sul fatto che possa essere individuata una lettura leale e corretta dell 'intero corpo normativo che permette di vincere o contrastare una palese ipocresia che interessa la salute di milioni di lavoratori. Personalmente, come molti di Voi, conosco, infatti, attraverso il sopralluogo in ambiente di lavoro, molti posti di lavoro con AIDV che non rispettano i contenuti dell 'Allegato VII, nè altre raccomandazioni di tipo tecnico-ergonomico. Ora mi chiedo, e Vi chiedo, se sia maggiormente esposto a quel tipo di rischio chi fà 18 ore settimanali con abbagliamenti e/o riflessi, su una sedia scalcinata, su un tavolo color arancio oppure chi fà 21 ore a settimana in un posto di lavoro rispondente ai requisiti dell 'Allegato VII. Il MC, peraltro, nell 'ambito delle sue funzioni, ha il compito di collaborare con il DL etc. nella valutazione dei rischi, nonchè nella predisposizione di tutte quelle misure che, in presenza di rischio, più o meno "grande", possono prevenire l 'insorgenza di danno. Mi rendo conto che la "faccenda" è molto complessa e la soluzione tutt 'altro che semplice e/o lineare, ma il problema credo sia reale e concreto e, prima o poi, dovrà essere affrontato.

acapri

acapri
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243
  • Re: Sorv. San. VDT
  • (01/10/2004 18:35)

SONO PIENAMENTE D 'ACCORDO: IL POSTO DI LAVORO VALUTATO TRAMITE SOPRALLUOGO E ' SICURAMENTE DISCRIMINANTE PER APPLICARE SORV.SANITARIA: NON TANTO LA QUANTITA ' (PERALTRO QUESTA MODIFICA NORMATIVA E ' GIA ' STATA INVIATA ALLA COMMISSIONE EUROPEA PERCHE ' NON ANCORA RISPONDENTE AI DETTATI CONTENUTI NELLA NORMATIVA EUROPEA) MA LA QUALITA ': IL MEDICO COMPETENTE DEVE ANCHE IN QUESTO CASO EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA E VALIDA TECNICAMENTE.
NON TRASCURIAMO IL LAVORATORE: QUESTO PER FAR SI ' CHE LA NOSTRA DISCIPLINA NON SIA UNICAMENTE TECNICA MA EVIDENZI TUTTE QUELLE POSSIBILITA ' PREVENTIVE OFFERTE DALLA CONOSCENZA CLINICA. S I A M O M E D I C I.!!!!!!

pmpsan

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (01/10/2004 19:26)

La domanda é interessante. Personalmente, quando termino lo screening ergoftalmologico, dico al lavoratore: bene, abbiamo verificato una buona funzione visiva o una buona correzione, adesso dobbiamo valutare l 'altra metà del "problema": la postazione di lavoro.
Sono perciò daccordo nell 'attribuire al "risanamento" della postazione con vdt una importanza almeno equivalente al "monte ore" trascorso davanti al monitor. Il Legislatore invece si preoccupa prevalentemente della durata dell 'esposizione, ma devo dire, per la mia esperienza, che ormai raramente una azienda sostiene che un prorpio dipendente non raggiunge le 20 ore settimanali (a meno che non si tratti di un lavoro part-time che preveda anche altri compiti extra-VDT). In conclusione, a parte la durata dell 'esposizione, un parametro di attenzione per il medico competente potrebbe essere la valutazione della cosiddetta "astenopia significativa". A mio parere, in questo caso, la sorveglianza sanitaria dovrebbe comunque essere giustificata.

vtr

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (02/10/2004 07:53)

Egregi colleghi credo che la domanda e le ottime questioni argomentate debbano essere valutate su due piani diversi, la domanda inerente la sorveglianza sanitaria credo non ponga dubbio alcuno in merito al necessario criterio di definizione di videoterminalista ed effettivo utilizzo del vdt, per quanto riguarda l 'ergonomia delle postazioni lavorative, intendendo con questa non solo caratteristiche della seduta schermo..., ma anche condizioni microclimatiche degli uffici stessi è un compito comunque previsto dall 'attuale legislazione in quanto il medico competente partecipa alla valutazione dei rischi ed alla formazione informazione dei lavoratori. Ora se per esempio un 'azienda non impiega lavoratori videoterminalisti e non motivo di nominare un medico competente, nulla vieta al datore di lavoro di avvalersi della competenza di iuno specialista a fini formativi e consigli di ergonomia senza che questi debba obbligatoriamente attivare sorveglianza sanitaria

GANDALF IL GRIGIO

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (04/10/2004 08:37)

Mi associo a quanto affermato dai colleghi in merito al fatto che la valuatzione della funzione visiva rappresenta la metà del problema; nella mia esperienza quotidiana la maggior parte dei problemi dei videoterminalisti sono di natura osteoarticolare (cervicarlgie, rachialgie, STC, stasi venosa, etc) piuttosto che visiva. E ' un fatto che deriva secondo me dalla scarsa attenzione si presta, nella maggior parte dei luoghi di lavoro, alle problematiche della ergonomia, parola ai più sconosciuta anche in sede di valutazione dei rischi (un paio di volte mi hanno guardato come se fossi sceso allora da una astronave marziana...). Credo che si possa quindi affermare che una consulenza medica andrebbe fatta comunque quando si redige una valutaziuone dei rischi per attività che comportino l 'utilizzo del VDT, salvo poi decidere, in mancanza dei requisiti minimi di legge, cioè le 20 ore, se attuare o meno la SS.

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

ppg

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (04/10/2004 13:58)

egregi colleghi, fermo restando che concordo con la visione olistica del probrema vdt vorrei porvi un quesito banale ma ritenuto da me fondamentale.
A parte lo screening visivo, necessario per valutare problemi visivi, come ci si può approcciare al problema osteoarticolare? E ' pensabile mettere a protocollo un videat ortopedico e angiologico? E ' sufficiente la semplice semeiotica ortopedica e vascolare?
Grazie per i futuri chiarimenti.
Distinti saluti.

Nonnoguido

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  • Re: Sorv. San. VDT
  • (04/10/2004 16:27)

Si può adottare lo screening consistente nell '"Esame clinico funzionale del rachide" così come proposto dalla "Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Provincie Autonome", edito dalla Regione Emilia- Romagna, Azienda USL di Ravenna (non so se si trova anche su Internet...), un po ' la Bibbia nel merito, che è un po ' considerato quasi come "esame mirato" da molti funzionari ASL. In effetti è molto rigoroso per quel che riguarda la parte anamnestica e funzionale. Devo essere sincero, e lo applico sistematicamnente solo laddove vi sia rischio da "movimentazione manuale dei carichi" o da "vibrazioni".

Guido Marchionni

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