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I NUOVI MOSTRI ....

Questo argomento ha avuto 10 risposte ed è stato letto 3476 volte.

milvio.piras

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (23/10/2016 17:01)

Ok. Quando vuoi.

Conte_Vlad_III

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (29/10/2016 15:39)

"Page not found". 2 ipotesi:
1. errore nell'URL (nel caso provvedi...grazie)
2. pagina rimossa (e qui....)

Vabbe' dai... qual'è quella esatta?

milvio.piras

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (29/10/2016 23:58)

nicox691 il 29/10/2016 05:22 ha scritto:
È stata presentata alla Camera, lo scorso 30 Settembre 2016, la proposta di legge C.4065 a firma dei deputati Ribaudo, Boccuzzi e altri (in totale 33 firmatari) di modifica dell’art. 39 del D.Lgs. 81/08, finalizzata a sottrarre ai datori di lavoro (e ai dirigenti) il compito di nominare il Medico Competente per affidarla all’Asl competente per territorio, cui i Medici Competenti così nominati risponderebbero.

Un primo giudizio di merito riguarda l’articolato in sé, che è in netto contrasto con la definizione di medico competente “che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto”. (art. 2 comma 1 lett. h) e con l’art. 18, C.1 lett. a), per il quale sono il Datore di Lavoro o il Dirigente che provvedono a “nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria” .
Che ben 33 Parlamentari, si presume con tanto di collaboratori, non si avvedano che non basta modificare l’art. 39, ma occorrerebbe quantomeno modificare anche gli art. 2 e 18, la dice lunga sulla “competenza” dei firmatari, alcuni de quali, più volte invitati a Convegni e Seminari indetti anche da Assoprev sulla figura del Medico Competente, sono sempre stati uccel di bosco, salvo poi scoprirsi esperti del tema, tanto da presentare siffatta proposta.

Un secondo giudizio di merito riguarda la proposta in sé. L’impianto giuridico-legislativo italiano, a partire dall’art. 2087 del Codice Civile, dalla produzione legislativa degli anni ’50 del XX° secolo, alla legislazione di derivazione europea, a partire dalla Direttiva 89/391 fino al D.Lgs. 626/94 e infine al D.Lgs. 81/08, pone in capo al datore di lavoro l’obbligo primario di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, organizzando la prevenzione e la protezione dai rischi anche attraverso l’individuazione e la designazione di professionisti che con lui collaborano, a partire dal RSPP e dal Medico Competente. I firmatari della proposta, al contrario, sembrano volersi proporre di “liberare” i datori di lavoro da tale fastidiosa incombenza, scaricandola sulle spalle della Pubblica Amministrazione, cioè della collettività: un gigantesco passo indietro politico, culturale, sociale, scientifico, ed economico. E anche se nell’articolato si afferma che “la nuova norma non comporta maggiori ed ulteriori oneri per la Pubblica Amministrazione” in realtà gli oneri ci sarebbero, ed anche cospicui, sia in termini organizzativi che economici, dovendo nel caso l’Asl farsi carico di istituire elenchi, graduatorie, di raccogliere e gestire risorse umane ed economiche. Per non parlare dei criteri secondo i quali la stessa Asl dovrebbe nominare il medico competente: sorvolando sul paradosso per cui sarebbe un ente terzo, e non il datore di lavoro, a nominare uno dei due principali suoi collaboratori (e perché, allora, l’ASL non dovrebbe designare anche il RSPP?) con quali criteri si nominerebbe Tizio piuttosto che Caio? Anzianità lavorativa? Età? Amicizia o frequentazione di questo o quel dirigente Asl? A chi sarebbero assegnate le aziende più numerose? Quelle meno complicate o “noiose”? Quelle più piccole? Quelle disperse sul territorio? Quelle in aree disagiate?
E ancora: poiché ai sensi degli art. 25 e 41 del D.Lgs. 81/08 il Medico Competente ha obblighi che, in caso di inadempienza , comportano sanzioni penali ed amministrative, e che in base alla proposta il medico competente risponderebbe gerarchicamente all’Asl competente per territorio, avremmo il risultato che l’Asl, anche per quanto riguarda gli obblighi del medico competente, vigilerebbe su sé stessa.

Da ultimo, ma non meno importante, il giudizio sulle motivazioni che hanno portato alla proposta, declinate nella relazione di presentazione, di cui riportiamo di seguito alcuni stralci:
– “spesso il medico competente che sottopone a visita il lavoratore, pur riscontrando la necessità di ulteriori accertamenti e analisi non li richiede per non aggravare i costi che dovrebbe sopportare il datore di lavoro“;
– “in caso di visita di idoneità alla mansione il medico competente può subire pressioni del datore di lavoro nel determinare l’esito a propria convenienza, indipendentemente delle condizioni reali di idoneità o inidoneità del lavoratore“;
– “le visite mediche periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori e controllarne la idoneità alla specifica mansione in molti casi non vengono effettuate mettendo a rischio la sicurezza individuale dei lavoratori.”
E, dulcis in fundo:
– “Avere affidato lo svolgimento delle funzioni di sorveglianza…..alla deontologia professionale del medico non sembra aver risposto alle attese, non avendo ottenuto risultati ottimali sul piano della tutela della salute e della sicurezza, tanto che ancora oggi registriamo un numero elevato di incidenti sul lavoro, anche mortali, mentre sul versante delle malattie professionali siamo in presenza di una drastica riduzione in termini assoluti di denunce da parte dei lavoratori e soprattutto dei medici competenti“.
Si tratta di gravissime, infiammati quanto generiche accuse, veri e propri insulti, che offendono la dignità di tutti i Medici Competenti, in qualunque condizione operino: dipendenti o collaboratori di strutture pubbliche o private, liberi professionisti, dipendenti del datore di lavoro.
Ricordiamo ai 33 firmatari che il Medico Competente è un serio e preparato professionista (6 anni di laurea e 5 di specializzazione) che opera quotidianamente a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, seguendo come prevede la legge i principi del Codice Deontologico e del Codice ICOH.
Ancora una volta, anziché segnalare e punire, come previsto dalla legge, i singoli che eventualmente non adempiono compiutamente ai propri obblighi, si attacca in modo strumentale e con accuse tanto infamanti quanto generiche e non circostanziate, una intera categoria di professionisti. E che a farlo siano dei Parlamentari, appare a nostro giudizio un fatto di estrema gravità.
Assoprev in tutte le sedi istituzionali difende la professionalità e la dignità dell’intera categoria, e rappresenterà a tutti gli interlocutori l’inconsistenza e la natura offensiva e diffamatoria dei presupposti, unitamente alle incalcolabili problematicità, anche in termini di perdita di posti di lavoro nelle strutture private che operano nel settore, che comporterebbe l’adozione delle procedure del tipo di quelle prefigurate nella proposta di legge.

Graziano Frigeri
Presidente Assoprev

26 Ottobre 2016

FILED UNDER: NEWS
Comments
milvio piras says
28 ottobre 2016 at 1:54

Mi dispiace dirlo, ma i medici competenti non perdono occasione per dimostrare di essere una categoria di sxxxxxi (censura della redazione), indolenti, menefreghisti, sciacalli, ignoranti, e questa ne e’ la naturale conseguenza.

Rispondi
G. Frigeri says
28 ottobre 2016 at 14:53

Caro Piras, scusandomi per la “censura” su un termine un po’ troppo colorito, mi permetto di dissentire dal tono del tuo commento. Ci sono delle persone poco serie tra i medici competenti? Certo! Ci sono alcune “società di servizi” (che agli occhi di alcuni sono il male assoluto) poco serie e professionali?. Certo. Ma allora la soluzione non è attaccare con accuse infamanti quanto vigliacche (perché non si ha il coraggio di fare nomi e cognomi) una intera categoria o un intero settore, ma perseguire chi bara o chi non adempie compiutamente ai propri obblighi. Per questo dico che commenti come il tuo, certo involontariamente, portano acqua al mulino di chi, come l’On. Boccuzzi (secondo firmatario della proposta) invitato più e più volte ai nostri convegni sulla qualità del lavoro del Medico Competente non si è mai fatto vedere, salvo poi sparare a zero sull’intera categoria con proposte assurde e dissennate come questa.
Chi fa seriamente il proprio lavoro, con amore, dedizione, responsabilità ed impegno, cioè la stragrande maggioranza dei Colleghi, in qualsiasi contesto organizzativo operi, non può che ritenersi profondamente offeso dalle motivazioni che sottendono a questa proposta di legge. Poiché ritengo che tu sia uno di quei Colleghi, mi permetto di invitarti ad assumere un atteggiamento positivo e proattivo verso la nostra professione e la nostra categoria.
Con Amicizia,

Graziano Frigeri

Preso dal mio lavoro di medico competente, oberato da adempimenti formali e idioti che occupano gran parte del tempo lavorativo (che credo conosciamo tutti, almeno noi che cerchiamo di mantenerci, con sempre maggiore difficoltà, entro standard accettabili) e costringono a sacrificarvi una fetta sempre più ampia del tempo non lavorativo, mi ero già dimenticato del mio post così “critico” nei confronti dei colleghi, che in effetti potrebbe anche apparire eccessivo se non si considera che un tale sfogo trova motivazione proprio nella necessità di uniformarsi ad un tale regime vessatorio, con conseguente detrimento della qualità della vita, il tutto a causa dell’accettazione imbelle e supina, da parte della stragrande maggioranza dei colleghi, di tutte le idiozie che schiere di legislatori tanto ignoranti in materia quanto arroganti continuano a imporci da anni con una sfilza lunghissima di leggi e decreti zeppi di ambiguità, assurdità e contraddizioni, corredati, per giunta, di un apparato sanzionatorio pensato proprio a carico del soggetto più debole tra le parti in gioco, che non ha uguali in Europa e nei Paesi civilizzati.
Sinceramente non saprei come altro si potrebbe definire una categoria di professionisti che, pur svolgendo un ruolo che, come attribuito dalla legge, è indispensabile per il normale funzionamento di tutto l’apparato produttivo di una Nazione e pur essendo in numero abbastanza contenuto da poter facilmente fare cartello e costringere lo Stato e l’opinione pubblica ad ascoltare le proprie ragioni (ricorrendo, ad esempio, ad una astensione a tempo indeterminato della propria attività di medico competente, che costringerebbe le attività produttive a fermarsi o a procedere prive di sorveglianza sanitaria, e porterebbe la stampa e l’opinione pubblica ad interessarsi delle ragioni della protesta) continua piuttosto a dannarsi l’esistenza correndo su e giù per le strade scassate di tutta Italia per assolvere obblighi, peraltro, imposti dalla legge (senza che lo Stato riconosca neanche il diritto a detrarre totalmente le relative spese), costretta a vedere la propria professionalità valutata solo in termini di costi per il datore di lavoro, né più né meno di un qualunque altro sgradito adempimento fiscale.
Per la miseria! qualunque altra categoria, dai poliziotti, ai tranvieri, ai netturbini, ecc.ecc.ecc…, in condizioni simili scenderebbe in piazza e farebbe un casino della maremma, paralizzando città e nazione fino a quando qualcuno non ascolta le sue ragioni, e noi invece continuiamo a farci defecare in testa da ogni str…zo (cerco di non essere troppo volgare, per non urtare la sensibilità di qualche soggetto particolarmente delicato) che si permette di stabilire, senza saperne nulla, cosa e come dobbiamo fare, o che ci tratta da straccioni morti di fame proponendoci tariffe e condizioni che sono (quelle sì!!!) un insulto a tutta la categoria!
Purtroppo, ogni tentativo di coinvolgere la massa dei colleghi in un impegno concreto finalizzato a promuovere un’azione comune con l’obiettivo di far sentire la nostra voce ed il nostro peso a chi decide della nostra stessa esistenza si è dimostrato finora vano (e posso annoverarmi, nel mio piccolo, tra quelli che ci hanno provato e che ci stanno tutt’ora provando; non tanto per raccogliere gloria o consensi politici, ma per una semplice questione di sopravvivenza in condizioni di maggiore dignità e rispetto). Continuo invece ad assistere al progressivo svilimento di un ruolo ed una professione in cui credo, subendo io stesso l’affronto del datore di lavoro o dell’impiegato dell’ufficio acquisti o del responsabile di questo o quell’ente che si limitano a chiedermi solo quanto prendo per “le visite mediche” prima ancora di dirmi che cavolo di lavoro fanno, o si permettono di minacciare che, se faccio troppo il difficile, di altri medici competenti più concilianti ne trovano quanti ne vogliono.
Cordialmente, Milvio Piras.

milvio.piras

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (30/10/2016 10:24)

P.S.:"...attaccare con accuse infamanti quanto vigliacche"...?
Questo si che si può definire un attacco personale nei miei confronti, e credo proprio del tutto gratuito, soprattutto perché non credo ci si conosca, al di là di queste comparsate su questo e qualche altro forum (dove io mi presento con nome e cognome, e la mia foto ed indirizzo può essere facilmente reperita su internet). Non aggiungo altri commenti.

Assoprev

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (30/10/2016 13:37)

milvio.piras il 30/10/2016 10:24 ha scritto:
P.S.:"...attaccare con accuse infamanti quanto vigliacche"...?
Questo si che si può definire un attacco personale nei miei confronti, e credo proprio del tutto gratuito, soprattutto perché non credo ci si conosca, al di là di queste comparsate su questo e qualche altro forum (dove io mi presento con nome e cognome, e la mia foto ed indirizzo può essere facilmente reperita su internet). Non aggiungo altri commenti.

Come specificato sul nostro sito, in calce al commento di Piras, l’affermazione circa “accuse infamanti quanto vigliacche (perché non si ha il coraggio di fare nomi e cognomi)” non era ovviamente rivolta a lui ma agli estensori della proposta di legge.

milvio.piras

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (30/10/2016 13:50)

Assoprev il 30/10/2016 01:37 ha scritto:


Come specificato sul nostro sito, in calce al commento di Piras, l’affermazione circa “accuse infamanti quanto vigliacche (perché non si ha il coraggio di fare nomi e cognomi)” non era ovviamente rivolta a lui ma agli estensori della proposta di legge.

Allora vogliate accettare le mie scuse, con l'auspicio di una proficua collaborazione, nel tentativo di riscattare la figura del medico competente e restituirle la sua dignità ed importanza.

piosuprani

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (07/11/2016 19:46)

scusate se scrivo in questa parte del forum, perché già dal giugno 2015, il Poliambulatorio di S. Teresa di Ravenna, mi ha tolto tutte le ditte che seguivo perché escluso dall'elenco nazionale dei medici competenti, come vuole la Lorenzin.
Il bello è che in questo ha avuto il sostegno del presidente dell'ordine provinciale di Ravenna. E' curioso scoprire che le aziende maggiori sono state assorbite dal aziende di servizi come il Fisios e la Teco di Fidenza, gestite da persone che non sono medici, non sono specialisti in medicina del lavoro e non hanno conseguito i punti ECM.
Eppure io avrei pagare il pizzo a delle aziende come la Consulcesi, Conoscenza Medica, Labor Securiti che non hanno niente a che fare con la medicina. e sono competenti forse soltanto perché la Lorenzin gli ha dato l'accreditamento.
D'altronde cosa vogliamo aspettarci da un ministro come la Lorenzin, priva di competenze per svolgere il suo lavoro e che a gamba tesa ha interpretato male un decreto legge togliendo il lavoro a migliaia di medici del lavoro, che come me, per fare il proprio lavoro sono dovuti andare all'estero.
Adesso si sono messi anche gli enti certificatori di qualità come il Rina a definire grave non conformità il fatto di essere stato escluso dall'elenco.
Ma state tranquilli questo è uno zuccherino se passa la "riforma" di Renzi. I nuovi mostri siamo noi
Pio Suprani, Ravenna
suprani.pio@gmail.com
...e se volete ne ho ancora dei nomi da fare

caballero

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (14/08/2018 11:50)

La medicina del lavoro in Italia prima o poi verrà smantellata: non eliminata ma "italianamente" di fatto resa nulla... basta modificare di poco la normativa (vedi sanzioni, obblighi di nomina o di sorveglianza sanitaria, sanatorie, etc.) e cambieremo tutti lavoro, rendendoci conto di non sapere fare altro (il MC fa il medico o il burocrate o il "tecnico"?). Consiglio a tutti i giovani medici che ci leggono di trarre le opportuni conclusioni prima di buttare la propria professionalità in questo schifo... l'unico dato positivo è il fatto di essere liberi professionisti e di poter guadagnare più di altri Colleghi, se si è disposti a bendarsi gli occhi e tapparsi il naso, metaforicamente parlando e non solo. Oppure, se volete diventare "cultori" della materia, di infilarsi in qualche SPISAL e prendere il volo verso voli pindarici, lontani dal pianeta terra (vedi linee guida e interventi vari) senza più visitare un paziente (avete mai visto un lettino per visite in uno SPISAL?).
Auguro a tutti Buone Vacanze e godiamocela finchè dura!

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (17/08/2018 07:48)

caballero il 14/08/2018 11:50 ha scritto:
La medicina del lavoro in Italia prima o poi verrà smantellata: non eliminata ma "italianamente" di fatto resa nulla... basta modificare di poco la normativa (vedi sanzioni, obblighi di nomina o di sorveglianza sanitaria, sanatorie, etc.) e cambieremo tutti lavoro, rendendoci conto di non sapere fare altro (il MC fa il medico o il burocrate o il "tecnico"?). Consiglio a tutti i giovani medici che ci leggono di trarre le opportuni conclusioni prima di buttare la propria professionalità in questo schifo... l'unico dato positivo è il fatto di essere liberi professionisti e di poter guadagnare più di altri Colleghi, se si è disposti a bendarsi gli occhi e tapparsi il naso, metaforicamente parlando e non solo. Oppure, se volete diventare "cultori" della materia, di infilarsi in qualche SPISAL e prendere il volo verso voli pindarici, lontani dal pianeta terra (vedi linee guida e interventi vari) senza più visitare un paziente (avete mai visto un lettino per visite in uno SPISAL?).
Auguro a tutti Buone Vacanze e godiamocela finchè dura!

Mi dispiace ammetterlo, perchè vorrei che la realtà delle cose non fosse così, ma sono d'accordo con te. Finchè però non ci vorremo bene come categoria le cose andranno sempre peggio.
Ci vorrebbe un po' di amor proprio in più.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

caballero

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  • Re: I NUOVI MOSTRI ....
  • (21/08/2018 12:40)

Il problema non è "l'amor proprio" ma, come la Storia ci insegna, l'unione del gruppo, della corporazione, dei lavoratori... come vogliate chiamarla. Solo con una "rappresentanza rappresentativa", slegata da interessi occulti (baronaggi, poliambulatori o studi, lobby politiche...) potremo avere un peso come categoria e far sentire la nostra voce, altrimenti dovremo subire tutte le storture tecniche dovute a malafede, incompetenza, utopistiche idee, etc. etc.
Buone Ferie Finali a tutti!!!

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