Salve a tutti,
Il mio ragazzo è stato convocato per un colloquio di lavoro che ha avuto esito positivo e pertanto il giorno successivo è stato chiamato a sottoporsi a visita medica preassuntiva. Non essendo stato avvisat preventivamente rispetto ad un possibile test tossicologico mi chiedevo se nelle urine e nel sangue andassero a ricercare qualcosa di preciso.
Grazpeemettendo che la sua mansione è quella di addetto alle bonifiche ambientali ma anche la patente da mulettista,che non ha mai usato a fini professionali.
Grazie
Intendevo chiaramente dire premettendo
Ed ha la patente da mulettista che tuttavia non ha mai usato a fini lavorativi.
I controlli specifici per esclusione di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e
stupefacenti vengono, o dovrebbero essere, eseguiti solo su quei lavoratori che stanno svolgendo o sono destinati a mansioni indicate dalla legge con specifica normativa, e di norma dovrebbero essere eseguiti a sorpresa, con un preavviso minimo, anche se per comodità vengono spesso eseguiti nell’ambito della visita generale, preventiva o periodica. Nulla, però, esclude la possibilità di una chiamata a sorpresa quando meno la si aspetta.
Poiché, in caso di positività, l’iter cui viene avviato il lavoratore è, quantomeno, parecchio oneroso, in termini di danaro e di seccature (almeno per il datore di lavoro, che poco gradisce), il rischio è di non vedersi rinnovato il contratto se questo prevede una scadenza; inoltre, se si viene a sapere in giro (possibile, soprattutto nei luoghi dove girano sempre gli stessi nomi), si rischia di non essere più assunti da nessun’altra azienda. Per cui il mio consiglio è: lasciate perdere alcol e droghe di qualsiasi tipo finché vi preme il lavoro. E passate parola.
La ringrazio per la sua esauriente risposta ma quando io parlavo di preavviso non mi riferivo al fatto che pretenderei ricevere l'avviso chissà quanto tempo prima per disintossicarmi(quantanche lo si avesse bisogno),ma invece ad un foglio che generalmente si firma e tramite cui si è consapevoli dell'esame a cui ci si sta sottoponendo. Intanto Ne approfitto per porle un altro quesito: per svolgere un esame tossicologico sulle urine è necessaria una particolare procedura? Spero di essere stata chiara.
Grazie ancora
Si alla prima domanda (il lavoratore deve dare il suo consenso informato controfirmato su un modulo sul quale sono riportate le sue generalità e quelle del medico,oltre ad alcune informazioni utili all'interpretazione dei risultati) e quindi si anche alla seconda domanda (bisogna rispettare una precisa procedura stabilita dalla legge, che normalmente è richiamata sulla stessa modulistica o notificata comunque al lavoratore.
Accordo stato regioni 18/9/2008
Precisiamo che ciò che il lavoratore deve controfirmare in occasione degli accertamenti in questione non è un "consenso informato", ma un verbale di prelievo che attesta la corretta esecuzione e la corretta identificazione del campione (che pertanto il lavoratore firma evidentemente DOPO che il campione è stato raccolto). Il lavoratore non deve dare alcun consenso, in quanto la sorveglianza sanitaria è un obbligo: qualora si rifiutasse di effettuare l'esame in questione - così come altri accertamenti previsti dal protocollo sanitario - non sarebbe possibile per il medico competente esprimere il giudizio di idoneità alla mansione / attività in oggetto.
Tutti i lavoratori devono essere comunque informati dal medico competente sul significato e sugli esiti della sorveglianza sanitaria, per cui, in genere, firmano un apposito modulo o la cartella sanitaria stessa con riferimento a tutti gli accertamenti effettuati, non solo quelli relativi all'assunzione di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda le tempistiche, in Lombardia (ma in Sicilia o in Sardegna potrebbero differire) le indicazioni operative dicono semplicemente che il medico competente, se non si occupa personalmente della raccolta del campione, può decidere di effettuare la visita medica prima del test, in modo da informare il lavoratore e raccogliere i dati anamnestici utili (es. soggetto già seguito dal SerT), ovviamente senza comunicare la data (compito che invece spetta al ddl con il preavviso indicato dalla normativa).
Per tutte le procedure può comunque far riferimento all'Accordo Stato-Regioni e alla normativa regionale.
La ringrazio per la sua risposta. Lui non ha firmato comunque nessun foglio nè prima nè dopo il prelievo urinario. Ho comunque letto attentamente l'accordo stato regioni nel punto in cui tratta della visita medica preventiva all'assegnazione della mansione in cui è espressamente affermato che controlli tossicologici non possono essere previsti durante la visita preassuntiva così come previsto dal d. Lgs 81/08 . Credo ,così, di avere fugato ogni mio dubbio.
Lacofa il 02/11/2016 06:26 ha scritto:
La ringrazio per la sua risposta. Lui non ha firmato comunque nessun foglio nè prima nè dopo il prelievo urinario. Ho comunque letto attentamente l'accordo stato regioni nel punto in cui tratta della visita medica preventiva all'assegnazione della mansione in cui è espressamente affermato che controlli tossicologici non possono essere previsti durante la visita preassuntiva così come previsto dal d. Lgs 81/08 . Credo ,così, di avere fugato ogni mio dubbio.
Sulla questione della firma faccio ovviamente atto di fede, anche se mi pare strano (anche solo per questione di autotutela da parte del mc).
Riguardo agli accertamenti in fase preassuntiva, invece, bisogna ricordare che quanto riportato nell'Accordo Stato-Regioni si rifaceva al divieto di effettuare visita e accertamenti prima dell'assunzione imposto all'epoca dal DLgs 81/08, che tuttavia è stato successivamente abolito.
Di certo, in generale, la ricerca di scappatoie, in assenza di abusi da parte del mc, contrasta un po' con lo spirito della normativa, peraltro ampiamente criticabile nella sua formulazione, che sarebbe di evitare che almeno coloro che assumono regolarmente sostanze stupefacenti svolgano attività a rischio.
Ovviamente non mi riferisco né a lei né al suo ragazzo.
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