Il portale del Medico del Lavoro Competente

Sezioni del portale

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

esposizione professionale a farmaci antiblastici.

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 2921 volte.

Vittore

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Cagliari
Professione
Medico Competente
Messaggi
5
  • esposizione professionale a farmaci antiblastici.
  • (22/10/2001 07:59)

Secondo voi l 'utilizzo della cappa a flusso laminare nella preparazione dei farmaci antiblastici è sempre obbligatoria a prescindere dal numero delle preparazioni effettuate?

Mi hanno segnalato, in un ospedale periferico, un centinaio di chemioterapie/anno; oltre ai DPI previsti dalla normativa e dopo la valutazione dell 'esp. professionale devo dare indicazioni per l 'acquisto della cappa ? grazie .

La Redazione

La Redazione
Provenienza
Pisa
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1659
  • Re: esposizione professionale a farmaci antiblastici.
  • (25/10/2001 15:01)

Sia a livello Regionale che Nazionale le linee guida prevedono la preparazione dei FA su piano libero (senza cappa) "solo in casi di comprovata emergenza".



Premesso questo, è necessario aggiungere che anche in questi casi di c.d. emergenza il locale deve comunque avere precise caratteristiche:

- uso esclusivo;

- all’ingresso deve avere segnali di divieto di accesso al personale non addetto;

- un lavandino;

- un contenitore rigido per rifiuti;

- adeguata pulizia prima e dopo l’attività.



Inoltre il personale deve essere adeguatamente protetto con i segg. Dispositivi di protezione:

- facciale filtrante FFP2S;

- camice TNT lungo idrorepellente;

- cuffia monouso TNT;

- sovrascarpe TNT;

- occhiali di protezione;

- guanti in latex (spessore 0,5 mm minimo) non lubrificati lunghi al polso da sostituire comunque ogni 20 min.



Adottare le segg. procedure di sicurezza generali:

L’operatore deve:

- indossare i DPI in un locale adiacente;

- verificare l’assenza di correnti d’aria e fonti di calore;

- coprire il piano di appoggio con telo monouso assorbente sopra e impermeabile sotto;

- dopo ogni evidente spargimento di FA decontaminare secondo linee guida;



Tornando al quesito, un’attività di 100 preparazioni/anno non sembrerebbe essere considerata di emergenza e quindi rientrerebbe nell’ambito dell’attività da effettuarsi sotto cappa a flusso laminare.

La redazione di MedicoCompetente.it

boccalon

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Firenze
Professione
Medico Competente
Messaggi
10
  • Re: esposizione professionale a farmaci antiblastici.
  • (28/10/2001 20:52)

L 'uso della cappa è indispensabile per la protezione dei lavoratori ma anche dei pazienti (garantisce la sterilità della preparazione).

E ' da valutare se sia economicamente ragionevole installare la cappa per poche chemioterapie o se non sia meglio organizzare la preparazione in un punto a maggiore utilizzazione.

Non basta che ci sia una cappa, è indispensabile che i lavoratori siano addestrati alla preparazione in condizioni di sicurezza; se fanno poche preparazioni è possibile che non si ottenga un grado di addestramento adeguato (100 preparazioni significa 1 un giorno si ed uno no, se la fanno più persone, in base ai turni, alla fine per ogni lavoratore si contano poche decine di preparazioni all 'anno). Nella mia esperienza (Azienda Ospedaliera che utilizza circa 50 chilogrammi di antiblastici all 'anno) ho notato che è fondamentale che chi prepara tali antiblastici sia correttamente addestrato e formato sulle procedure da rispettare. Basta non cambiare i guanti ai tempi previsti per poter presentare tracce di assorbimento di antiblastici (dati in corso di stampa).

Va posta attenzione anche ai locali ed alle procedure di somministrazione, anche se in questo campo le idee sono meno chiare e ci sono meno certezze.

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti