Si segnala articolo interessante del MISE che lascia adito a profonde riflessioni anche relativamente alla Medicina del Lavoro -come più volte e da più parti rimarcato su questo stesso forum. Sarebbe ora di prendere seriamente posizione.
http://www.dottnet.it/articolo/19...-aprire-gli-studi-odontoiatrici-/
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
lasciando stare i dentisti (e cito da lettere di S.Paolo " Carissimi !...)
veniamo a noi ci vuole una Società tra professionisti iscritta all'Ordine e riconducibile a singoli professionisti della salute in attività.
Lo afferma il Ministero dello Sviluppo Economico, dando ragione al recente indirizzo della Camera di Commercio di Trento. Nella nota 415099 dello scorso 23 dicembre il MiSE afferma che solo la Società tra Professionisti (StP) contempera il duplice interesse a sviluppare la concorrenza sui mercati e a tutelare il paziente che riceve cure e servizi legati alla responsabilità personale del professionista. Le società non-StP possono al massimo svolgere attività di supporto al professionista, fornendogli i mezzi strumentali utili a svolgere le attività cliniche, previo contratto sottoscritto da entrambe le parti.
non vi pare il caso di svegliarsi ed agire? facciamo società tra professionisti ( StP) e i non-StP (cioè certe SdS, svolgano attività di supporto) si può fare accordi in tal senso ....( studiamo un contratto tipo...)
meditiamo gente !!!
incomprensibile
nicox691 il 13/01/2017 07:05 ha scritto:
i lampredotti e i lonardotti non sono certo specialità toscane!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
cosa rappresentano di diverso da una società di servizio.
Per essere benevoli e clementi quanta malafede ed ipocrisia.
incomprensibile
lasciamo al freddo delle valli alpine i cervelli altrui e veniamo a noi ci vuole una Società tra professionisti iscritta all'Ordine e riconducibile a singoli professionisti della salute in attività.
Lo afferma il Ministero dello Sviluppo Economico, dando ragione al recente indirizzo della Camera di Commercio di Trento. Nella nota 415099 dello scorso 23 dicembre il MiSE afferma che solo la Società tra Professionisti (StP) contempera il duplice interesse a sviluppare la concorrenza sui mercati e a tutelare il paziente che riceve cure e servizi legati alla responsabilità personale del professionista. Le società non-StP possono al massimo svolgere attività di supporto al professionista, fornendogli i mezzi strumentali utili a svolgere le attività cliniche, previo contratto sottoscritto da entrambe le parti.
non vi pare il caso di svegliarsi ed agire? facciamo società tra professionisti ( StP) e i non-StP (cioè certe SdS, svolgano attività di supporto) si può fare accordi in tal senso ....( studiamo un contratto tipo..
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