Il Prof. Manno, crediamo anche a nome di altri medici del lavoro, ha avanzato a tutti i medici del lavoro una proposta che si può sintetizzare nella frase:
" Convinti che l’abrogazione dell’art. 1-bis sia la soluzione professionalmente ed eticamente più corretta e giuridicamente meno rischiosa, auspichiamo che la S.I.M.L.I.I. chiami una Conferenza Nazionale delle società e associazioni di medicina del lavoro italiane, aperta alle parti sociali, per un confronto sui contenuti della bozza del Testo Unico, ivi compresa la proposta del Master biennale per igienisti e medici legali".
Visto il delicato momento La Redazione chiede ai colleghi medici del lavoro un pronunciamento su tale proposta. La Conferenza, così come proposta, non sarà sicuramente la panacea di tutti i nostri problemi ma può rappresentare un momento di coagulazione di forze disponibili a mobilitarsi attorno ad un progetto da definire e da sostenere tutti insieme.
La rassegnazione è inutile e dannosa, la critica può servire da stimolo ma da sola non basta, la partecipazione di tutti è l 'unico modo per far sperare di far avanzare le nostre ragioni.
La redazione di MedicoCompetente.it
billi
Finalmente una proposta concreta: per me OK
Concordo
Ditemi solo dove e quando.... Spero il più presto possibile...
".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925
assolutamente concordo, anche se ritengo che, prima della conferenza, aperta a chi volete, ci dovremmo vedere solo tra di noi
Sicuramente d 'accordo, facciamolo e facciamolo presto perchè il tempo stringe.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Non si può che concordare sulla proposta formulata dal Prf. Manno. Un simile evento, peraltro, va preparato con cura e attenzione, per non fare passi falsi o suscitare false speranze. In ogni caso ricordiamoci sempre che la Simlii, la "casa comune" di tutti i MeLC (medici del lavoro competenti) è una società scientifica e NON un partito politico o un sindacato, anche se in alcuni momenti sicuramente prende posizione come tale - a concreta difesa della dignità e della profonda inspirazione sanitaria, culturale e sociale della nostra disciplina. Segnalo inoltre che già sindacati e altre associazioni di varia natura (ad esempio Ambiente e lavoro) hanno promosso iniziative di discussione e confronto, anche a livello nazionale (basta andare sul sito https://www.amblav.it ). Ben venga la nostra Conferenza Nazionale, quindi, ma avendo ben presente il suo obiettivo e i suoi limiti.
Ovvio che sono d’accordo.
Alcune considerazioni: mi sembra che talvolta sfugga il senso di quello che sta avvenendo con il Nuovo Testo Unico e che se non diamo al nostro impegno anche il respiro di una grande battaglia ideale, magari aspettando che cada il governo prima di giugno 2005, non caveremo un ragno dal buco.
La realtà dei fatti è che è in atto un grosso attacco a tutto il concetto di sicurezza e prevenzione della salute dei lavoratori. Paradossalmente, anche se noi siamo toccati nei nostri interessi, la sorveglianza sanitaria è un aspetto parziale del problema.
Il non sanzionare il datore di lavoro che non effettua la valutazione dei rischi o la misurazione del rumore o che non provvede ad utilizzare macchinari sicuri per evitare infortuni, riporta tutta la normativa italiana sulla sicurezza indietro di più di 30 anni e completamente al di fuori dell’Europa e inoltre favorisce ancor di più il proliferare del “lavoro nero” , che già tante vittime sul lavoro ha procurato, a danno di tante aziende rispettose della legge e perciò doppiamente danneggiate!
Se a tutto questo si sostituisce una bonaria “pacca sulle spalle” al datore di lavoro inosservante (fino a prova contraria? - non è chiaro cosa succederebbe al datore di lavoro che non osserva le norme di buona tecnica...) aumenteranno gli infortuni, gli ipoacusici, i lavoratori che pur inidonei per quel lavoro continueranno a farlo a prezzo di un aggravamento delle condizioni di salute, etc.
Entrando anche nell’aspetto commerciale, crolleranno le richieste di consulenze per attuazione della legge 626 e leggi correlate, con tutto quel mondo di tecnici chi più chi meno preparati che concorrono ad una corretta valutazione dei rischi sul lavoro.
Ed è curioso che, ad esempio, da parte di quest’ultimo “mondo” finora non abbia sentito preoccupazioni per quel che sta succedendo? I tecnici a cui mi sono rivolto per avere un’opinione o ignorano o si augurano che non succeda niente. Tutto ciò è semplicemente pazzesco ma è la realtà che stiamo vivendo. Ripenso agli anni ’70 ed ai testi del Prof. Maccacaro: come sembra lontano quel fervore medico intellettuale che portò a profondi cambiamenti nella gestione della sicurezza sui posti di lavoro!
Ebbene ho l’impressione che se non ricreeremo un clima perlomeno simile a quello non potremo aspettarci favori o sconti da nessuno.
Chi vuole potrà sperare che vista l’influenza politica di cui sono capaci gli igienisti, forse verrà mantenuto l’obbligo della sorveglianza sanitari per alcuni rischi lavorativi...
Guido Marchionni
Andiamo avanti così,sono d 'accordissimo,finalmente una proposta seria
Mi sembra che l 'ipotesi di una conferenza sia un ottimo strumento di comunicazione e riflessione ma consiglierei una conferenza che porti ad un documento di consenso con quante piu ' associazioni possibili, aperta anche ai politici ed ai massimi dirigenti degli enti piu ' importanti del settore ISPESL, INAIL, Ministero del Welfare e Ministero della Salute ect. Bisogna smascherare l 'ipocrisia di chi si nasconde dietro al dito dinanzi ad una proposta scritta. Verba volant scripta manent.
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