Leggo il comunicato Simlii inerente il tavolo di "incontro" al Ministero della Salute sulla questione 3B.
La sensazione è che fosse un tavolo rovesciato, con le gambe in aria, rimarco in aria.
Mi parrebbe, ma forse è una sensazione del tutto personale e per nulla condivisibile, che il 3B, già come configurato ora, mostri con evidenza oltreché la sua balorda inutilità (numeri in libertà)anche la sua onerosa presenza nella vita personale di ciascuno di noi. Ci bastava così insomma.
E', a ben vedere una "suppostona" che abbiamo ospitato nel tratto terminale dell'apparato digerente con qualche mugugno, ma che ormai è entrata a far parte delle "sofferenze tollerate", sorta di male necessario.
Ma che sia ulteriormente implementata con arzigogoli epidemiologici quali quelli che sono proposti in divenire, appare effettivamente rappresentare un progetto punitivo.
Il tavolo che vorrei, invece, dovrebbe trovare confronto sul delicato e spinoso tema del grave conflitto di interesse esistente tra il medico del lavoro e i numerosi attori (datore di lavoro in primis) che, in raffinate diversificazioni di ruolo, partecipano alla limitazione della autonomia professionale del medico. Andrebbe individuato e proposto, forse e correttamente, un soggetto "terzo" nella mediazione economica tra professionista ed impresa.
E' tuttavia evidente che un tale indirizzo determinerebbe il venir meno delle attuali estese "mediazioni" improprie e non è del tutto casuale che il tema giaccia orfano di attenzione da tempo immemorabile.
Quindi dedichiamo le nostre risorse al 3B.1 in attesa del 3b.2 e succ. mod. ed integrazioni con buona pace di tutti.
Tcam
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tcam il 04/03/2017 12:19 ha scritto:
Il tavolo che vorrei, invece, dovrebbe trovare confronto sul delicato e spinoso tema del grave conflitto di interesse esistente tra il medico del lavoro e i numerosi attori (datore di lavoro in primis) che, in raffinate diversificazioni di ruolo, partecipano alla limitazione della autonomia professionale del medico. Andrebbe individuato e proposto, forse e correttamente, un soggetto "terzo" nella mediazione economica tra professionista ed impresa.
E' tuttavia evidente che un tale indirizzo determinerebbe il venir meno delle attuali estese "mediazioni" improprie e non è del tutto casuale che il tema giaccia orfano di attenzione da tempo immemorabile.
Quindi dedichiamo le nostre risorse al 3B.1 in attesa del 3b.2 e succ. mod. ed integrazioni con buona pace di tutti.
Tcam
Non intervengo sulla prima parte del post di tcam in quanto parte in causa (ero presente alla riunione del Ministero) e non intendo qui ritornare sulla questione dell'allegato 3B, ampiamente discussa e polemizzata, sulla realtà dei rapporti di forza e dei concreti spazi per azioni di protesta da parte nostra etc.
Relativamente al secondo punto evocato dal collega Camerotto, invece, faccio presente che è da tempo all'attenzione un po' di tutte le Società e le associazioni dei medici del lavoro (e dei medici competenti) e che qualche proposta, sia pure da vagliare e commentare, l'abbiamo anche fatta in occasioni pubbliche, convegni e congressi. Inoltre, proprio a fine mese, il 31 marzo e il 1° aprile, terremo la IV edizione della Convention Nazionale dei Medici Competenti a Roma (vedi sezione eventi del sito: https://medicocompetente.it/event...LE-MC-Il-Medico-Occupazionale.htm ) nell'ambito della quale un ampio spazio sarà dedicato proprio a questo tema. Quest'anno abbiamo scelto apposta di tenere il convegno nella capitale, città facilmente raggiungibile da tutte le zone del nostro Paese, di accreditarlo al sistema ECM (come ogni anno, del resto) e di tenere molto basse le quote di iscrizione per i soci SIMLII (ovviamente) ma anche per i non soci. Ci aspettiamo, quindi, la partecipazione numerosa e attiva dei colleghi più interessati ai temi della nostra "categoria" professionale, in grado di formulare proposte credibili e praticabili, da accogliere, condividere e rappresentare nel panorama nazionale.
"Relativamente al secondo punto evocato ........... è da tempo all'attenzione un po' di tutte le Società e le associazioni dei medici del lavoro (e dei medici competenti) e che qualche proposta, sia pure da vagliare e commentare, l'abbiamo anche fatta in occasioni pubbliche, convegni e congressi. Inoltre................,un ampio spazio sarà dedicato proprio a questo tema. .................... colleghi più interessati ai temi della nostra "categoria" professionale, in grado di formulare proposte credibili e praticabili, da accogliere, condividere e rappresentare nel panorama nazionale".
Riassumendo:
sul primo tema: "no comment"
sul secondo tema: la palla ai colleghi?
Ma Simlii qualche idea ce l'ha?
Ha in mente qualche soluzione, non irrealizzabile per questioni giuridico-politico-economiche (mercato),che possa essere sostenuta con qualche speranza concreta di fattibilità?
Se così fosse, perchè non se ne parla in modo "battente"?
............oppure parafrasando Enzo Fusco in "dicitanciello vuje".......
I' nce 'o vvulesse dicere,
Ma nun nce 'o ssaccio dì ?
Tcam
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Qualcuno dovrebbe spiegare, in un contesto che ama richiamare la necessità di valutare il rapporto costi benefici e che vorrebbe calibrare la propria attività sull'evidenza scientifica più avanzata e accreditata, quale sia l'utilità dell'allegato 3b. Quello che era il sospetto di qualcuno dovrebbe, con gli anni, essere diventata la certezza di tutti. Persino delle Società Scientifiche (con le dovute maiuscole), cui non si chiede di essere profetiche e rivoluzionarie, ma almeno di avere occhi per vedere.
Non credo sia di alcuna utilità correggere le storture dell'operazione 3B. E' necessario dire chiaramente che non serve a nulla e invitare i Colleghi a non compilarlo più.
Completamente d'accordo. ci si chiede con quale sfrontatezza i vari organi di controllo presentino studi statistici ed epidemiologici basati su questa scempiaggine
infatti è come direbbe il rag Fantozzi...
All 3 b e' nato perche' l'inail abbia dati "freschi " gratuitamente da noi medici competenti sherpa ,
di alcuna utilita' epidemiologica ,
sbandierando poi questi come successi nella lotta alla prevenzione nei luoghi di lavoro .
Professori e tecnici che lavorano per elaborare e estrapolare i dati definitivi si glorificano dei nostri dati..inutili...e ridicoli
ma gli permettono di avere un ruolo di " prevenzione " in ambito lavorativo giustificando la loro presenza e il loro ruolo .
La Simlii che dovrebbe difenderci migliorando le nostre condizioni di lavoro ,ha sempre in questi anni parzialmente avallato all. 3b .......o si e' resa neutrale .
L' immettere dati per 3 mesi per noi medici sherpa e' ridicolo , inconcludente ,senza senso e fa perdere tempo nel reperire dati per ogni azienda ,lavoratore che potrebbero essere utilizzati nella prevenzione fattiva in ambito aziendale,
inoltre i dati sono gia' reperibili dai datori di lavoro o dall' inail ........
Al convegno simlii attendiamo risposte ...., se mai ce ne siano ,
dato che la societa' dovrebbe tutelarci nel nostro lavoro ,
dopo 7 anni inconcludenti visti i risultati e .le proposte ......
volgiamo fatti non il niente!!!!!!
Oggi e' nuvolo ....con tempesta visto il periodo storico e come siamo considerati .........
cara simlii basta poco per rivedere il sole .....attendiamo risposte da anni ......forse ora e' il vostro momento .....di gloria???????Lo Spero ...lo Speriamo TUTTI.............
A proposito del famigerato allegato 3B,ricordo bene che nel congresso nazionale tenuto a Siracusa dalla Simli,l'entourage del direttivo ha si' criticato questo ennesimo e inutile obbligo da parte nostra,ma alla fine l'ha accettato, come lo accetta anche ora,come pure l'Anma.Bisognerebbe tirar fuori gli attributi e da parte nostra non farlo mai piu'. A proposito di Inail, qualcuno per caso ha provato a fare una denuncia di malattia professionale recentemente? Io ho tentato,ma il malloppo burocratico-informatico che l'Inail ha messo in piedi me lo ha impedito,e ci sono stato su una giornata intera,senza riuscirci.Allora l'ho spedito per PEC, ma l'Inail in questo caso di Mantova ( Lombardia),non me l'ha accettato, in quanto non stilato sui moduli Inail. L'Inail di Pavia ( sempre Lombardia dunque) invece ha accettato due denunce da me fatte nello stesso modo per Pec. Mi sembra quantomeno che i soloni dell'Inail dovrebbero organizzare in tutte le Province una mezza giornata informativa per noi per chiarire come si deve fare per queste benedette (!!!!!!) denunce,e non pretendere che chiamiamo a nostre spese degli informatici per risolvere il problema.
Ma per chi ha dimenticato di inviare l'allegato quali punizioni corporali sono previste? Si può rimediare?
Grazie
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