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ACTIVE AGEING....IL DIVARIO TRA L'IPOCRISIA POLITICA E LA REALTA' SOCIALE

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 3352 volte.

tcam

tcam
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Firenze
Professione
Medico Competente
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  • ACTIVE AGEING....IL DIVARIO TRA L'IPOCRISIA POLITICA E LA REALTA' SOCIALE
  • (10/05/2017 12:01)

Active ageing
- La Comunità Europea prende atto del fatto che le modifiche dell’assetto del mondo del lavoro determinate dalle generali variazioni demografiche della sua popolazione e delle “riforme” sociali (ritardato accesso all’indennizzo prevenzionistico - pensione) hanno determinato un consistente aumento della coorte dei lavoratori ultracinquantenni.
- I medici del lavoro prendono atto che diviene sempre più difficile definire idonei molti lavoratori, specie in alcuni settori produttivi, appartenenti alla coorte degli over 55.

SOLUZIONI?
Convegni e dibattiti...proposte che non tengono conto di una realtà chiave, cioè del fatto che il tessuto produttivo nazionale è formato per il 97% di micro/piccole imprese in "terapia intensiva" ......

Leggendo i programmi delle politiche di inclusione proposti anche a livello nazionale, si legge che sarebbero rappresentati da:

1) Una gestione proattiva della forza lavoro di età inoltrata tramite:
-Una maggiore motivazione;
-Una maggiore soddisfazione rispetto al lavoro;
-Una migliore conciliazione tra vita e lavoro tramite pratiche di flessibilità oraria
-Una maggiore produttività dei gruppi di ogni età;
-Il mantenimento della abilità lavorativa e occupabilità per l’intera carriera.
-regolare revisione della valutazione dei rischi in relazione anche alla presenza di lavoratori anziani
-Considerare le mansioni proprie di particolari lavori;
-Fondare le misure correttive dovrebbero sulle capacità e sui rischi anche in relazione all’età
-Effettuare regolarmente visite mediche di controllo per individuare i problemi di salute
-attivare percorsi di promozione della salute
-garantire l’accesso a percorsi formativi per aggiornare le conoscenze e abilità. Ciò è particolarmente rilevante nel contesto delle prassi di lavoro in continua evoluzione e delle nuove tecnologie.

2) E con riferimento ai luoghi di lavoro:

-Adattare le attrezzature esistenti o fornirne di nuove al fine di eliminare o ridurre i processi manuali, i movimenti ripetitivi, gli sforzi e le posizioni scorrette;
- Fornire postazioni di lavoro regolabili affinché si adattino a tutti coloro che vi operano e a tutte le età;
- Disporre la turnazione nell’assegnazione dei compiti;
- Automatizzare i compiti routinari o ripetitivi;
- Differenziare l’organizzazione dei turni;
- Regolare l’illuminazione
- enfatizzare l'approccio ergonomico specifico dei luoghi di lavoro

Applicando la regola del "fare" in sostituzione a quella del "dire", le domande che vengono spontanee sono
Chi'
Come?
Quando?

Tcam

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milvio.piras

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Cagliari
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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: ACTIVE AGEING....IL DIVARIO TRA L'IPOCRISIA POLITICA E LA REALTA' SOCIALE
  • (11/05/2017 15:19)

Sssi!

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