Con riferimento a quanto in oggetto mi si richiede da parte dell'ufficio legale aziendale una sintetica relazione riguardo al caso in essere, oltreché l'accesso alla documentazione sanitaria (cartella sanitaria e di rschio, con relativi allegati). Vi chiedo un sollecito parere in merito. Grazie.
Non è ben chiaro il tema (perché il datore di lavoro ricorre avverso il giudizio SPISAL ? il giudizio emesso dall'Ente pubblico non gli sta bene ? e come, in base a quale normativa o appiglio legislativo ?) ma è evidente che tutti i documenti sanitari dei lavoratori sono riservati e che non è possibile darne copia al datore di lavoro o al suo ufficio legale (neanche all'avvocato, se ci fosse un vero e proprio contenzioso in tribunale). Personalmente resto perplesso anche sulla richiesta della "sintetica relazione", a meno che non si tratti solo di riepilogare gli elementi principali della vicenda, i giudizi espressi in passato dal medico competente etc. ma anche in questo caso si tratta di una documentazione che dovrebbe essere già in possesso del DDL.
Il giudizio dello SPISAL recante limitazioni a fronte di quello da me formulato di completa idoneità è ritenuto non corretto dal DDL e, perciò, di nocumento e danno per l'azienda. Da ciò la volontà del ricorso e la richiesta della relazione, oltre che della documentazione sanitaria. Anche se personamente rimango molto perplesso a tal riguardo. Qualcuno ha esperienza in merito, derivante da casistiche similari? Grazie anticipate per la vs. collaborazione al forum.
Di che tipo di ricorso si tratta?
Al giudice monocratico del lavoro?
Per quanto ne so io è possibile fare ricorso contro il giudizio dello Spresal al TAR di competenza ma solo in caso di vizio di forma (ad esempio lo Spresal indica una mansione diversa da quella effettiva del lavoratore). Non è invece possibile fare ricorso perché non si è d'accordo col contenuto di quanto scritto dallo Spresal (o meglio, si può anche fare ricorso in questo caso ma verrebbe sicuramente respinto).
Ecco qui:
La decisione dello SPISAL è impugnabile entro 60 giorni con ricorso giurisdizionale dinanzi al TAR ed entro 120 giorni con ricorso amministrativo straordinario dinanzi al Presidente della Repubblica.
Tutto a mio avvviso condivisibile. Resta il problema di come il DDL debba e possa impostare il ricorso. Io credo solo e soltanto sulla base dei giudizi d'idoneità lavorativa. Unico e solo elemento di contenuto specifico su cui fondare il proprio ricorso amministrativo al TAR.
Ciao Peppe, secondo me il DDL non ha e non può avere elementi per fare ricorso, dal momento che non può conoscere ufficialmente i fatti di salute del proprio dipendente.
Ovviamente tu non puoi dire nulla riguardo ai fatti di salute.
Saluti
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti