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lavanderia

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 3457 volte.

carlas

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  • lavanderia
  • (25/02/2005 09:45)

salve e complimenti per il forum. vorrei sapere se in una lavanderia i due dipendenti, una stiratrice e un autista devono effettuare la sorveglianza sanitaria? la visita per stabilire l 'idoneità alla mansione deve essere fatta prima dell 'assunzione? da parte di chi ? della Asl o da um medico qualsiasi? la Asl ha scritto al medico competente e per conoscenza al titolare della ditta di recarsi con le cartelle sanitarie dei dipendenti presso il dipartimento di prevenzione, ma se queste cartelle non sono state elaborate dalla ditta ritenendole non necessarie a che cosa si va incontro? grazie per le risposte e scusate per la confusione ma è la prima volta che mi trovo in questa situazione

mantello

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544
  • Re: lavanderia
  • (25/02/2005 19:52)

Penso che il modo corretto di affrontare il problema sia costituto dal valutare i rischi cui i dipendenti sono esposti formalizzando tale valutazione nel documento previsto dalla legge (anche se potrebbe essere redatto in forma semplificata qualora le dimensioni dell 'azienda lo consentono). L 'utilizzo della autocertificazione non coincide, a mio avviso, con l 'esonero dall 'obbligo della valutazione.
Se i rischi individuati per i vari dipendenti possono essere adeguatamente contrastati ricorrendo anche (ma non solo) alla sorveglianza sanitaria, la sorveglianza nei confronti di tali rischi dovrebbe essere attuata.
Purtroppo la legge demanda al datore di lavoro la valutazione dei rischi, ma non è scritto da nessuna parte che il datore di lavoro debba possedere le conoscenze necessarie per decidere se la sorveglianza sanitaria sia opportuna e necessaria. Se però, come pare di capire, l 'azienda ha nominato un medico competente, e se questo medico (come dovrebbe) è a conoscenza/ha partecipato alla valutazione dei rischi, compete a lui decidere in merito.
Se la visita preventiva (prima dell 'adibizione alla mansione a rischio) possa coincidere con la visita preassuntiva (prima di essere assunto per effettuare una determinata mansione) è un problema non univocamente risolto. Per quel che mi pare di capire la legge nega tale possibilità. Mi risulta peraltro che sia diffusamente praticata (anche con valide motivazioni a supporto) ed accettata dalle ASL. Quindi è bene sapere cghe aria tira nell 'ASL di competenza.
Qualora la visita preassuntiva non sia effettuata dal medico competente mi pare chiaro che non possa essere effettuata da un medico qualsiasi, ma, per lo statuto dei lavoratori (così come interpretato dalla giurisprudenza) solo da un ente pubblico o da un ente specializzato di diritto pubblico. In esito a tale visita non può tuttavia venire espresso un giudizio di idoneità alla mansione specifica laddove la mansione esponga a rischi per cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria da parte del medico competente.
Se il medico competente non ha ritenuto opportuno attuare la sorveglianza sanitaria (ossia non esistono cartelle da esibire all ' ASL) il medico competente dovrà spiegare perchè non ha ritenuto opportuna la sorveglianza sanitaria.
Se il medico competente non ha effettuato la sorveglianza sanitaria perchè il datore di lavoro non lo ha informato dell 'assunzione dei lavoratori o non lo ha correttatmente messo a conoscenza della valutazione dei rischi, il datore di lavoro dovrà spiegare perchè non ha ritenuto di informare il medico.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
Provenienza
Perugia
Professione
Medico del Lavoro
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416
  • Re: lavanderia
  • (26/02/2005 12:26)

Il punto fondamentale di tutto il discorso è la valutazione del rischio, che va fatta comunque. Purtoppo molte aziende con meno di 10 dipendenti per nsano che fare una autocertificazione li esoneri dal fare la valutazione dei rischi, mentre in realtà la valutazione dei rischi va fatta comunque, ma si può non redigere il documento. I problemi sorgono quando c 'è un controllo da parte di un organo di vigilanza, che, giustamente, pretende di vedere cosa è stato fatto.
Il fatto poi che la ditta abbia nominato un medico competente implica che una valuatzione dei rsichi sia stata fatta, o che quanto meno si ritenesse che l 'attività comportasse dei rischi per la salute dei lavoratori. Spero che il collega, nel caso non abbia fatto le visite, abbia delle valide giustificazioni (magari una piccola relazione scritta, nella quale indica il perchè e prcome delle scelte fatte), altrimenti credo che potrebbe passare un guaio......

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

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