Salve a tutti sono in infermiera con una patologia autoimmune,pannicolite settale (eritemi nodosi arti inferiori) e fibromialgia severa.assumo cortisonici quotidianamente,ed alterno plaquenil ed azatioprina in base ai vari stadi della malattia,ed assumo antidepressivi.ho un 'invalidità del 67 % e l.104 comma 1.Quando mi è stata diagnosticata la patologia lavoravo al blocco operatorio,la malattia si riacutizzava continuamente,il medico competente mi escluse dalla movimentazione manuale dei carichi e dalla prolungata stazione eretta.dopo vari problemi legati al mio carico di lavoro,sotto mia richiesta riuscii a farmi spostare all'accettazione del laboratorio analisi.dopo qualche anno ho vinto una mobilità presso un asl più vicino casa,e sn stata assegnata ad un distretto sanitario,svolgevo il mio lavoro per lo più in ambulatorio.ovviamente svolgendo un tipo di lavoro che richiede un attività fisica blanda sn riuscita a tenere sotto controllo le riacutizza zioni.circa un mese fa'sn stata sottoposta ad una mobilità d'ufficio verso l'ospedale,hanno bisogno di infermieri al pronto soccorso ed ortopedia.per il momento sono in malattia,ed ho chiesto la revoca della mobilità visti i miei problemi agli arti,ma la richiesta è stata respinta.ora mi chiedo possono obbligarmi a lavorare in questi reparti data la mia patologia?se richiedo visita al medico competente può esonerarmi da alcune attività che peggiorano il mio stato di salute?
direi di sì con la sua invalidità e cert L104 in più il MC ( anche se di altra ASL ha già indicato l'esclusione da Mmc e stazione eretta prolungata
cosa che non sarebbe possibile in ortopedia (anche se avessro sollevatori oledinamici in numero sufficente) e in pronto soccorso è lo stesso
Non è necessario che sia lei a richiedere la visita al medico competente. La sua Azienda ha l'obbligo di farla sottoporre a visita prima di adibirla a nuova mansione.
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