cari colleghi il quesito che Vi porgo è il seguente: lavoratore infortunatosi con livelli di alcolemia superiori a 0,5; l 'Inail in sede di risarcimento come si comporta? Più genericamente un infortunio alkcool correlato ha diritto ad un risarcimento INAIL? C 'è ina corresponsabilità del Datore di lavoro?
Grazie anticipatemante
Secondo me ti rimborsa se l 'alcolemia è in qualche modo giustificata... (mettiamo il caso di una vinaio che si intox col solo odore del vino... (passatemi l 'espressione...).
Altrimenti scusa... se io mi trinco la grappa, vado a lavorare e cado posso pretendere pure i soldi per un infortunio?
Comunque non essendo un medico del lavoro ma una semplice studentessa... non fidarti per niente di queste considerazioni delle 9.15 del mattino!
Ape
Ma come fai ha conoscere il tasso di alcolemia??
L 'INAIL ha diritto di rivalsa su chi ha violato norme in materia di sicurezza che hanno causato l 'infortunio.
Ha ragione Giancarlo: non può essere fatta nessuna misurazione dell 'alcoolemia sul luogo di lavoro(manca il decreto attuativo all 'art.15 D.L. 125/01), a meno che il lavoratore non sia un autista che causato un incidente ed è stato successivamente fermato dalla polizia stradale con test del palloncino. Pertanto non può essere dimostrato dal datore di lavoro e tantomeno dall 'INAIL che l 'infortunio del lavoratore possa essere alcolcorrelato.Il datore di lavoro deve sempre garantire l 'integrità psico-fisica del lavoratore, quindi sec. D.L.125/01 può fare divieto di vendita e/o consumo di bevande alcoliche all 'interno della propria azienda: in questo caso la trasgressione può portare al licenziamento.
Cari Colleghi, sono al corrente delle limitazioni della legge 125 e delle sue problematiche attuative; la domenda che ponevo era relatyiva a quelle situazioni in cui o come correttamente sostenuto si tratti di autisti , oppure alcolemia dosata al Pronto Soccorso per un bubbio diagnostico cosa peraltro non così infrequente. La domanda scaturiva dall 'osservazione che il Documento di Valutazione dei Rischi in qualche maniera debba stimare e quantificare il rischio aggiuntivo alcool correlato per le diverse mansioni e di conseguenza mettere in attoi tutti gli adempimenti che ne derivano come una corretta informazione e formazione relativa al consumo di alcolici e rischi lavorativi, quindi per essere breve in assenza di tali adempimenti l 'INAIL non garantirà la copertura pur essendoci una mancanza a monte?
Premesso quanto già detto sull'impossibilità di effettuare accertamenti "preventivi" sul tasso alcolemico dei lavoratori da parte del medico competente, non credo l'Inail possa rivelersi sul datore di lavoro per non aver fatto informazione (o addirittura formazione?) specifica sui rischi da abuso di alcool e/o sostanze psicotrope, a meno che tali rischi siano propri della lavorazione svolta (per assurdo, un sommelier); francamente, mi sembra che sia come andare a cercare le more di gennaio.
Vorrei suggerire ai colleghi di dare un'occhiata alle statistiche INAIL sulla prevalenza degli infortuni alcool correlati per capire le dimensioni del fenomeno , evitando chiaramente someliers; e soprattutto dei possibili contenziosi su rivalse o meno; non meno importanti saranno poi le indagini degli organi di vigilanza in materia di sicurezza e prevenzione infortuni nel determinare responsabilità e/o coresponsabilità nella genesi dell'infortunio (non stiamo parlando di more ma di infortuni gravi spesso mortali che con una corretta opera di formazione e divigilanza del datore di lavoro forse potrebbero essere evitati)
Grazie
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti