... si sa più niente? Qualcuno sa quando sarà discussa in conferenza stato regioni?
Ci sperate ancora?
E' stato più facile mettere tutti d'accordo per emanare discutibilissimi provvedimenti che non per dare un minimo di razionalità e coerenza al sistema. Ogni illazione su competenza tecnica e onestà intellettuale di chi siede a quei tavoli credo sia lecita e, forse, doverosa.
... spero passi la matrice salivare per un discorso di praticità (almeno la possibilità di scegliere se fare i test su matrice urinaria o salivare).
... spero vivamente che qualcuno "di noi" stia lavorando per evitare che gli accertamenti si facciano solo al 10% dei lavoratori. Già la medicina del lavoro - come ben sapete - è considerata meno di niente da tutti (colleghi compresi), stabilire che vi sia un rischio e valutare il 10%... no comment
apemeticolosa il 26/05/2017 09:11 ha scritto:
... spero passi la matrice salivare per un discorso di praticità (almeno la possibilità di scegliere se fare i test su matrice urinaria o salivare).
... spero vivamente che qualcuno "di noi" stia lavorando per evitare che gli accertamenti si facciano solo al 10% dei lavoratori. Già la medicina del lavoro - come ben sapete - è considerata meno di niente da tutti (colleghi compresi), stabilire che vi sia un rischio e valutare il 10%... no comment
per quando sarà in vigore la nuova normativa, io ho già cominciato a proporre alle aziende che seguo il controllo di almeno la metà dei dipendenti all'anno: un terzo per la scadenza triennale e una parte aggiuntiva per evitare che chi avesse appena fatto il test si rilassi troppo.
è quasi certo che ciò mi metterà fuori mercato, a vantaggio di qualcuno che presenta le cose in modo meno zelante, ma secondo me è l'unico modo perché questi controlli abbiano un senso.
resta inoltre il caso delle lavorazioni escluse, seppure a rischio elevato di incidenti, per cui si dovrà concordare col datore di lavoro l'opportunità di tali accertamenti ai quali, tuttavia, dovrà provvedere la ASL.
insomma, ditemi voi se si poteva pensare ad una scemenza più grossa di questa normativa.
milvio.piras il 28/05/2017 10:01 ha scritto:
per quando sarà in vigore la nuova normativa, io ho già cominciato a proporre alle aziende che seguo il controllo di almeno la metà dei dipendenti all'anno: un terzo per la scadenza triennale e una parte aggiuntiva per evitare che chi avesse appena fatto il test si rilassi troppo.
è quasi certo che ciò mi metterà fuori mercato, a vantaggio di qualcuno che presenta le cose in modo meno zelante, ma secondo me è l'unico modo perché questi controlli abbiano un senso.
resta inoltre il caso delle lavorazioni escluse, seppure a rischio elevato di incidenti, per cui si dovrà concordare col datore di lavoro l'opportunità di tali accertamenti ai quali, tuttavia, dovrà provvedere la ASL.
insomma, ditemi voi se si poteva pensare ad una scemenza più grossa di questa normativa.
Io seguo una azienda nella quale effettuiamo da alcuni anni circa 200 esami tossicologici all'anno (x carrellisti: esami sempre negativi): la possibilità di diradare la periodicità mi sembra quanto mai opportuna. In passato è stato richiesto alla regione Puglia un parere circa la possibilità di ridurre la periodicità ma senza risposta. E' evidente che il rischio è fortemente sopravvalutato e al d fuori di qualsiasi logica di prevenzione Chi ha ha intrapreso la pratica (sensata) di effettuare esami a campione e a rotazione ha avuto problemi con l'Organo di Vigilanza?
Io non mi fiderei.
A me capita spesso di beccarli... e guarda caso quelli positivi spesso si perdono e non trovano lo studio medico, sono malati, si dimenticano... mi metto nei panni di un datore di lavoro che deve mandare a visita (anche in azienda via uno l'altro) e ha i minuti contati, se uno è in ritardo cosa fa? Ne sceglie un altro. Se uno casualmente è in bagno cosa fa? Ne sceglie un altro. Io resto dell'idea di controllarli tutti... ma non giudico o critico chi ha idee contrarie ci mancherebbe.
milvio.piras il 29/05/2017 02:49 ha scritto:
Io non mi fiderei.
Per sopraggiunti impegni ho dovuto sintetizzare e chiudere, ma intendevo dire che non mi fiderei dell'autorizzazione della ASL o della regione (?) ad allungare le scadenze dei controlli se non in forma scritta e firmata. Già qualcuno ha da ridire sulle scadenze delle visite superiori ad un anno, per quanto motivate dalla valutazione dei rischi (e in quel caso abbiamo un certo margine di discrezionalità), figurarsi in un ambito dove la legge pone limiti relativamente precisi. Soprattutto se dovesse esserci un'inchiesta a seguito di un infortunio. Tanto più che i casi di positività capitano abbastanza di frequente, persino quando la verifica cade neanche tanto imprevista.
milvio.piras il 30/05/2017 02:40 ha scritto:
Per sopraggiunti impegni ho dovuto sintetizzare e chiudere, ma intendevo dire che non mi fiderei dell'autorizzazione della ASL o della regione (?) ad allungare le scadenze dei controlli se non in forma scritta e firmata. Già qualcuno ha da ridire sulle scadenze delle visite superiori ad un anno, per quanto motivate dalla valutazione dei rischi (e in quel caso abbiamo un certo margine di discrezionalità), figurarsi in un ambito dove la legge pone limiti relativamente precisi. Soprattutto se dovesse esserci un'inchiesta a seguito di un infortunio. Tanto più che i casi di positività capitano abbastanza di frequente, persino quando la verifica cade neanche tanto imprevista.
Grazie, infatti abbiamo continuato a effettuare controlli annuali ma con convinzione veramente scarsa
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti