Pubblichiamo il link ad una pagina relativa alla notizia di uno stato d'agitazione di bancari campani circa le problematiche inerenti la medicina del lavoro e il medico competente.
La problematica è locale ma propone ampi spunti di riflessione a tutti: http://www.caserta24ore.it/comuni...unicato.asp?id=4530&tt=Comunicati
La redazione di MedicoCompetente.it
Inquietante. Mi sembra quasi che nella situazione descritta nell'articolo qualcuno si sia divertito a prendere tutti gli articoli e commi relativi alle attribuzioni del medico competente per poi andare a cercare il singolo problema. Sembra fatto ad arte..... sembra quasi che in quella banca un vero MC non ci sia mai entrato.... mi sembra impossibile che uno specialista in mdl abbia lavorato così male da generare tali e tanti quesiti nei lavoratori da lui controllati. Certo è stato carente anche l'organo di vigilanza, credo che certe situazioni non dovrebbero essere tollerate. Comunque non posso mettere in dubbio il contenuto dell'articolo, ed allora mi chiedo quale ricaduta possano avere situazioni del genere.... sicuramente non positiva, perchè si rischia di generalizzare, e poi nel calderone ci finiamo tutti.... Insisto sul discorso che dobbiamo, tutti insieme (e per tutti intendo proprio tutti, MC liberi professionisti, dipendenti ASL, universitari, etc) alzare la qualità del nostro lavoro, dobbiamo confrontarci apertamente, senza la paura di scoprire che, magari dopo anni di attività, abbiamo ancora da imparare da qualcuno lavora meglio di noi.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Mi associo allo stupore ed alla ben celata rabbia espressa da Gandalf ( che saluto cordialmente ) L'arte e la professionalità del Medico del Lavoro veramente Competente non è facile ne tanto meno ricercata dai Datori di Lavoro ne proposta dai Consulenti del Lavoro.
Un esempio, per tutti: Contattato da uno studio di consulenza del lavoro, illustro quanto di mia competenza e come svolgo il mio lavoro. Conclusione " i miei medici del lavoro non hanno questo standar qualitativo, per me è difficile raggiungerlo anche se è un sogno." questa è l'affermazione del Consulente del lavoro. Rinuncio all'offerta per non diventare un medico che esegue solo visite mediche a macchinetta, rinunciando ad un introito non indifferente.
La qualità attualmente non rende, la colpa è in primo luogo di coloro che sfoggiano il titolo di medico competente,non essendono degni. Un esame di coscenza dovremmo farlo tutti , dobbiamo aver il coraggio di rinunciare a facili guadagni che vanno sempre a scapito della nostra professionalità. E' troppo facile chiamare in causa l'organo di sorveglianza ( anche se sarebbe auspicabile un controllo della qualità del lavoro svolto dal Medico Competente); la professionalità si costruisce nell'intimo di ognuno di noi ,e questa è la base di una serena vita passata all'interno degli ambienti di lavoro e a stretto contatto con i lavoratori, che vedranno nel medico competente una figura importante disposta ad ascoltarli e a rispondere professionalmente ad ogni loro aspettativa.
Ci sono sicuramente tanti medici incompetenti ma la maggior parte sono disorganizzati, non incompetenti. A volte la burocrazia sommerge non lasciando spazio a casi o pratiche degni di maggiore attenzione. Spezzo una lancia a favore delle POCHISSIME strutture (mediche e non) che sanno affiancare i medici competenti aiutandoli nella burocrazia consentendo loro di non essere sommersi di cartelle cliniche e pratiche e datori di lavoro con domande a cui poi non si ha il tempo di rispondere. Chi non ha mai lavorato all'interno di una struttura così la confonde per una "fabbrica di visite" come ce ne sono tante...chi ci ha lavorato all'interno invece non sa più farne a meno, potendo gustare di questo lavoro la ricerca e l'approfondimento, l'occupazione a casi particolari, l'attenzione all'esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro (vi assicuro che se prestate maggiore attenzione, le domande, l'interesse e la considerazione si moltiplicheranno e ci penseranno almeno due volte prima di mandarvi una disdetta passando a un medico più ECONOMICO...parola di chi l'ha testato!).
Sono convinto, in merito al topic in questione, che tutti, chi più chi meno, su quell'argomento o quell'altro, abbiamo bisogno di confrontarci, mettere in comune contenuti, indicazioni, esperienze professionali. Non si finisce mai di imparare insomma e l'aggiornamento dello Specialista deve per forza essere continuo, soprattutto in una branca come la nostra per l'eterogeneità dei rischi in ambiente di lavoro e per le complesse interazioni del binomio uomo-ambiente di lavoro, nonchè per le inevitabili implicazioni di carattere sociale e medico-legale che la nostra attività comporta.
Questo è l'aspetto positivo che bisogna trarre da situazioni come queste, che devono essere di sprone per tutti. Ecco perchè ho personalmente accolto molto favorevolmente l'iniziativa dellla SIMLII per l'accreditamento continuo e la nascita delle Linee Guida.
L'altra faccia della medaglia è una realtà (non la sola, ne esistono di altre) sconcertante, quasi "da far west", per certi versi grottesca. Essa non fa che confermare che stiamo attraversando uno dei periodi più bui della storia della nostra amata branca. Il tutto è figlio sicuramente di imperizia, scarsa preparazione, "faciloneria", la classica trincea della Medicina del Lavoro. Ma è un cane che si morde la coda: come esigere qualità, presenza costante del MC, attenzione, giustamente, anche a particolari di vitale importanza, in un mondo dove esistono persone che intendono lucrare alle spalle di altre? La dignità profesionale è l'unica in grado di illuminarci, purtroppo esistono persone che non esitano a porla da parte, abbassandosi a compromessi bassi ed a miseri compensi. E d'altro canto, come non "comprendere" (non giustificare) un collega che per necessità debba scendere in situazioni difficili pur di "procacciarsi" l'onorario? E' un malefico e crudele circolo vizioso...le società di servizi ferreamente capitanate..la corsa all' "Ok! Il prezzo più basso è quello giusto", da parte di tutti, datori di lavoro per primi...da parte di certe leggine a mio avviso superficiali e frutto di compromessi politici di lobby. Lo sconforto alle volte sembra prendere il sopravvento. Ci vuole uno sforzo comune, la soluzione è complessa ma possibile.
Perdonate la prolissità ed il pessimismo del mio intervento, forse per nulla costruttivo.
Un caro saluto a tutti.
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