Buon giorno, vorrei condividere con voi una discussione pacifica avuta con un collega su quanto segue:
Un datore di lavoro chiede l’anticipazione della visita medica periodica per un lavoratore disabile ( percentuale di invalidità 45%).
La motivazione attribuita è l’ aggravamento delle condizioni di salute del lavoratore, che a giudizio del datore di lavoro costringe il dipendente a ridurre notevolmente la sua attività lavorativa.
Il lavoratore disabile risulta esposto a un rischio biologico non deliberato.
Può in questi casi il medico competente anticipare la visita medica periodica tenendo in considerazione l’art. 4 comma 5 lettera c del D.Lgs. 626/94?.
In caso di risposta affermativa, tenuto conto che il lavoratore presenta una patologia che non può essere aggravata dal rischio a cui risulta esposto, quale potrebbe essere il giudizio del medico competente?
Deve considerare il lavoratore idoneo alla mansione, e nello stesso tempo consigliare al datore di lavoro di richiedere una visita medica collegiale per l’aggravamento delle condizioni di salute del lavoratore?
Ringraziando anticipatamente a chi partecipa alla discussione auguro una buona giornata.
Gennaro Bilancio
Se la persona è "disabile" ai sensi della L.68/99, cioè è invalido civile >45% ed è assunto tramite collocamento obbligatorio (o mirato, con il nuovo regime), è opportuno demandare la questione - soprattutto se è in gioco l'efficacia dell'insermento - alla Commissione ex L.104/92, ai sensi dell'art.10, L.68/99 e dell'art.8, D.P.C.M. 13 gennaio 2000, attuativo delle procedure sanitarie.
Naturalmente, valutando anche i tempi di intervento della Commissione...
Diversamente (invalido
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti