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piccola pesca

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 2499 volte.

milvio.piras

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Provenienza
Cagliari
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
601
  • piccola pesca
  • (15/04/2005 20:42)

In seguito ad uno scambio di opinioni avuto con alcuni colleghi riguardo all'applicazione del D.Lgs. 271/99, riguardo l'obbligo di nominare il M.C. per gli operatori della piccola pesca che lavorano da soli e senza far parte di associazioni o cooperative, vorrei riproporre l'argomento in questione in questa sede:

In seguito a parecchie discussioni sull'argomento, nel corso di diversi congressi, incontri e giornate di informazione ed aggiornamento sulle novità introdotte dalla 271/99, organizzati dalle principali associazioni di categoria e dalla Sanità Marittima, ai quali ho partecipato in qualità di relatore e ai quali sono intervenuti i rappresentanti di diversi organismi di controllo (Carabinieri, Capitaneria, Forestali, ecc), si è data una interpretazione del decreto in questione in senso piuttosto restrittivo (o forse sarebbe meglio dire "protettivo" nei confronti dei lavoratori interessati e preventivo per quanto riguarda i possibili problemi per la salute e l'incolumità fisica dei singoli e degli equipaggi nel complesso).

In sintesi, due sono state le interpretazioni del decreto nel caso del proprietario di una piccola unità, della quale egli sia armatore, comandante ed unico componente dell’equipaggio, non associato in cooperative o altre forme di lavoro che prevedano fasi di collaborazione con terzi:

la prima, considerando la 271 come "figlia" della 626 non prevederebbe l'obbligo di nominare il medico competente e di sottoporsi alla visita di idoneità specifica;

la seconda, invece, prevederebbe (si suppone anche nelle intenzioni del legislatore) l'attuazione di un'azione di prevenzione anche per questi lavoratori, considerando che coloro che praticano la piccola pesca spesso lavorano da soli, in completo isolamento, e in genere non si sottopongono mai ad alcun accertamento sanitario che possa valutare il loro stato di salute (come invece accade per coloro che possiedono il libretto di prima categoria).
Seguendo in qualità di M.C. parecchie centinaia di operatori del comparto pesca in Sardegna ho potuto constatare che non sono rari i portatori di condizioni o patologie piuttosto pericolose per chi si trova da solo in mezzo al mare senza possibilità di ricevere soccorso immediato (ad es., ho trovato diversi portatori di anomalie della conduzione cardiaca come la sindrome di W.P.W.), nè mancano coloro che stanno sviluppando, o rischiano di sviluppare, qualcuna delle classiche patologie professionali a causa dell'attività lavorativa condotta senza un minimo di informazione al riguardo (che, si suppone, lo Stato dovrà indennizzare nè più nè meno che come per i lavoratori di qualunque altro comparto).

Sulla base di queste considerazioni si è deciso (interpretazione personale quanto si vuole, ma concordata fra tutti i presenti agli appuntamenti citati) di applicare il decreto alla lettera e di estendere l'obbligo di sottoporsi a controlli preventivi periodici anche ai singoli pescatori autonomi.

Se qualcuno vuole esprimere altre opinioni in proposito, ritiene che si stia commettendo un qualche abuso o ha l'autorità per dare altre indicazioni, ben venga.

saluti a tutti.

nofertiri9

nofertiri9
Provenienza
Napoli
Professione
Laureato non medico
Messaggi
1256
  • Re: piccola pesca
  • (16/04/2005 22:55)

Sono anni che mi chiedo per quale motivo ci sono, dal punto di vista della tutela della salute, lavoratori di serie A (i dipendenti doc), recentemente quelli di serie B (i lavoratori occasionali) e infine quelli che militano nel girone oratoriale: i datori di lavoro di se stessi.
Se qualcosa fa male, fa male a prescindere del rapporto giuridico che regola la prestazione lavorativa.
Se le patologie in nesso causale con l'attività lavorativa sono un danno sociale ed economico per il ns. sistema sanitario, lo sono indifferentemente per un dipendente e per un DdL lavoratore. Insomma, sono d'acordo con la seconda tesi: perchè, in un negozio di parrucchiere, sorvegliare solo i dipendenti? Perchè, in un'officina o in una carrozzeria a conduzione familiare, escludere il DdL dalla sorveglianza sanitaria se non è socio-lavoratore?
E un qualunque libero professionista -architetto, commercialista etc.- che sta anche 10 ore di seguito davanti a un PC ?

Nofer

Nofer
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