Gentilissimi, per gli edili, nel protocollo sanitario che seguo, includo l'emocromo, la creatininemia, la glicemia, le transaminasi e l'esame urine. Ho però notato che sempre più spesso, nella pratica quotidiana, mi imbatto in protocolli che non prevedono l'esecuzione degli esami ematici. Questo è senz'altro legato al discorso degli accertamenti di I e di II livello e dell'invasività degli stessi. Anch'io stò abolendo gli esami ematici in alcune categorie lavorative, ho però forti remore per gli edili. Sarei grato a chiunque abbia la cortesia di esprimere un parere.
grazie
rocco lucchetti
Beh, dipende. Oggi il settore edilizia è diventato alquanto specialistico. C'è chi fa il classico muratore, chi fa solo intonaci, chi il parquettista e via dicendo. Di conseguenza anche i protocolli sanitari possono variare. In genere io, se l'attività prevede solo rischi polveri, mmc, rumore, non faccio fare esami ematici. In altri casi invece usano diversi prodotti chimici tossici o nocivi ed in questo caso, ovviamente, li faccio fare.
ciao
sauro raspanti
Caro Collega Raspanti, io non vedo come fai ad esprimere un giudizio di idoneità per un Edile che durante la visita omette di dichiarare che ha (per esempio) seri problemi di funzionalità Epatica o renale se non gli fai effettuare gli esami.
Come fai a dichiarare la sua idoneità per lavori in altezza se sempre lo stesso edile é Diabetico?
Caro Collega Rocco, e allora come faccio a dare l’idoneità ad un edile che mi omette di dichiararmi, ad esempio, un sindrome di Meniere o qualche altra forma di vertigine? Dovrei fare la prova otofunzionale a tutti per poter dare l’idoneità al lavoro in altezza? Se si ragiona in questo modo la lista degli accertamenti diventerebbe infinita. Io ritengo che emocromo, funzionalità epatorenale e glicemia non siano necessari alla formulazione di un giudizio di idoneità che per noi medici competenti è un giudizio di idoneità alla mansione SPECIFICA (e non alla mansione generica, al generico stato di salute). Nello specifico, la mansione classica di muratore prevede rischi da cemento, movimentazione manuale di carichi, rumore, posture incongure, microclima sfavorevole, polveri, vibrazioni ecc. (di certo non sostanze chimiche a meno che non facciano lavorazioni particolari) pertanto visita medica con valutazione del rachide e dell’arto superiore, spirometria, audiometria ed eventuale ECG (scrivo eventuale perchè per molti cardiologi l’ECG “predittivo” serve a poco nulla) sono a mio avviso più che sufficienti come accertamenti di primo livello.
Buonanotte a tutti. Marco F.
Credo che almeno la glicemia possa servire quanto meno per intercettare un possibile diabetico che potrebbe svolgere dei lavori in altezza.
Proporrei come protocollo generale per un edile: glicemia - spirometria - audiometria(eventuali integrazioni: ECG e/o altri esami ematochimici)
Ciao
Personalmente mi trovo in accordo coi pareri degli altri Colleghi. Parlando di visite periodiche (non preventive) occorrerà agire in base al rischio connesso nello specifico alla mansione. E così non ci si potrà esimere ad esempio dal valutare la glicemia in persone che operano in altezza, come scrive carlitos, o di volta in volta esplorare gli indici di funzionalità epatica, renale, l'emopoiesi.
Saluti a tutti.
Io la butto lì.
Un paio di mesi fa, una ASL di Napoli ha chiesto ad un MC come avesse fatto a dare un giudizio di idoneità alla mansione di "operaio edile" (dunque, direi generica) atteso che nel protocollo sanitario non comparivano né glicemia né le prove vestibolari. Il MC in questione pare abbia risposto che compito del MC è prevenire l'insorgenza di malattie professionali. La ASL ha sostenuto che la MdL ha anche il compito di prevenire gli infortuni collegati a condizioni fisiche individuali, e ha quindi disposto l'integrazione del protocollo sanitario con i suddetti accertamenti integrativi, con esplicita richiesta di esprimere il giudizio con la formula aggiuntiva "anche per -" oppure "ad esclusione delle lavorazioni in altezza".
E il DdL ha immediatamente dato il benservito al MC.
Vi pongo anche un altro ambito di riflessione: Reumatest e Waaler-Rose positive sono compatibili con l'uso di strumenti vibranti (es. martellina pneumatica) o con una movimentazione ripetuta? Ancora, un iperlipemico grave (es. trigliceridi > 600 mg%, colesterolo > 350 mg%) può in tanquilllità essere addetto alla conduzione di automezzi pesanti di cantiere? E uno con campo visivo limitato? Grazie delle risposte!
Nofer
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
L’idoneità di un edile credo che sia uno dei banchi di prova più complessi per un MC, non tanto dal punto di vista clinico, quanto da quello dell’approccio metodologico, che mi pare di capire varia moltissimo non solo da collega a collega, ma anche da una usl all’altra. Ho già espresso in un’altra occasione il mio pensiero in modo diffuso e pertanto mi limito a ribadire che secondo me l’esecuzione di esami ematochimici sia fondamentale per poter stabilire con serenità una idoneità. Vi dirò di più, secondo me è una delle poche categorie che si meritino anche un EGC di routine ed una attenta valutazione della funzione cocleovestibolare. La segnalazione di nofer deve farci riflettere su di un fatto, che ci sono delle condizioni fisiche individuali che possono determinare una aumentata probabilità di infortunio, e credo che sia dovere del MC impedire che questi avvengano.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
sono d'accordo con te gandalf
Grazie del conforto!
Nofer
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