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ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI

Questo argomento ha avuto 112 risposte ed è stato letto 4568 volte.

La Redazione

La Redazione
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  • ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (22/05/2005 23:52)

Il testo ci è stato inviato da un collega che preferisce rimanere anonimo. Il contenuto è molto interessante:

Come tutti sanno la nostra attività è in gran parte disciplinata dai seguenti articoli del D.L. 626/94 che riporto qui di seguito:
“Art. 16 (Contenuto della sorveglianza sanitaria)
(omissis)

2. La sorveglianza di cui al comma 1 è effettuata dal medico competente e comprende:
b) accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
3. Gli accertamenti di cui al comma 2 comprendono esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente.
Art. 17 (Il medico competente)
1. Il medico competente:
a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione di cui all'art. 8, sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione dell'azienda ovvero dell'unità produttiva e delle situazioni di rischio, alla predisposizione dell'attuazione delle misure per la tutela della salute e dell'integrità psico-fisica dei lavoratori;
b) effettua gli accertamenti sanitari di cui all'art. 16; “
Ciò premesso, è lecito che i medici SPISL che controllano il nostro operato verificando i nostri accertamenti diagnostici, in caso di spirometria si rifacciano ai criteri di esecuzione del test dettati dall’American Thoracic Society ( e quindi sforzo espiratorio di almeno 6 sec. o plateau curva flusso/ volume di almeno 1 sec.) bocciando quindi tutte le spirometrie che non seguono questi criteri ed applicando di conseguenza (per accertamenti sanitari “non mirati”) le sanzioni per inosservanza dell’art. 17 surriportato? Oppure secondo voi si tratta di un abuso?
Stesse considerazioni potrebbero valere per l’audiometria: è lecito essere sanzionati per non aver eseguito un’audiometria anche per via ossea?
Oppure per l’esame del rachide lombo-sacrale: dove sta scritto che si debbano applicare le linee-guida regionali?
Che ne pensate in definitiva? Chiedo questo perchè in alcune ASL del Lazio oramai l’andazzo è questo. D’accordo, è un bene che venga controllata l’attività del medico competente (vorrei vedere come si mettono in questo modo gli igienisti, per esempio...), però mi sembra anche che si stia esagerando da parte di qualcuno troppo zelante nel controllare da dietro una scrivania se l’operaio visitato ha espirato per 3 secondi anzichè 6, altrimenti il medico-competente, pure se fa le visite mediche regolarmente, nonchè la visita degli ambienti di lavoro, l’informazione sanitaria, etc. etc. viene fulminato dal collega pubblico ufficiale.

La redazione di MedicoCompetente.it

mdl

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (23/05/2005 11:10)

Rispondo esclusivamente per l'esecuzione dell'audiometria:
I "criteri per il controllo della funzione uditiva dei lavoratori" sono definiti nell'allegato VII del D.Lgs 277/91. A questo allegato si fa richiamo nell'Art.44 comma 2 sempre del D.Lgs 277 .


Riporto poi l'articolo relativo alle contravvenzioni:
"Art. 53. CONTRAVVENZIONI COMMESSE DAL MEDICO COMPETENTE. -
1. Il medico competente è punito:
a) con l'arresto fino a due mesi o con l'ammenda da lire un milione a lire sei milioni per l'inosservanza delle norme di cui agli articoli 7, commi 1, 3 e 6, 15, 16, 20, 44 e 48, comma 3;"

Secondo me, se il controllo della funzionalità uditiva è almeno corrispondente a quanto prescritto da qs allegato, il medico non è punibile.

Dario73

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (23/05/2005 14:50)

Certi atteggiamenti possono alle volte sconfinare effettivamente in una sorta di "abuso", soprattutto se supportati dall'arroganza e dalla presunzione. Pur tuttavia in merito mi sento di spendere due parole. Innanzitutto ritengo che effettivamente, troppo spesso e da più parti, la qualità delle nostre prestazioni sia scaduta a livelli poco consoni alla dignità professionale. Non starò qui ad analizzarne le mille ragioni ma è una realtà di fatto. Un "controllo" diciamo così della nostra attività è sicuramente auspicabile perchè ciò non avvenga. Penso che, come dovrebbe avvenire un pò in tutti i campi e quindi a maggior ragione in questo nostro, dove ci si muove spesso in una selva di leggi e circolari contrastanti e contraddittorie, dovrebbero essere il buon senso e la ragionevolezza a guidare nei rapporti tra colleghi liberi professionisti e colleghi che si adoperano negli SPISAL.
Scendendo nel dettaglio personalmente ritengo che i criteri della ATS per la spirometria siano molto validi ed occorra perciò tenerne conto. Ovviamente ci si potrà imbattere in persone poco collaboranti all'esame, dove sarà realmente difficile anche dopo molti tentativi, raggiungere un FET sui 6 secondi (tra l'altro statisticamente ho notato come, una volta spiegata bene la manovra, la qualità della collaborazione del soggetto tenda a decrescere irrimediabilmente con l'aumentare dei tentativi, quasi subentrasse frustrazione). Qui entra appunto il discorso del buon senso.
Per ciò che concerne l'esame audiometrico la cosa mi appare molto più chiara: se eseguiamo un audiogramma mirato allo specifico rischio rumore, dal momento che il danno da rumore prevede un abbassamento consensuale della soglia per via ossea e per via aerea, non vedo come ci si potrà esimere dall'eseguire la via ossea, per discriminare un danno uditivo trasmissivo da uno percettivo (tipico, tra le altre cose, effetto di esposizione non protetta a rumore otolesivo). Aggiungerò anche come spesso nella pratica mi sia capitato di riscontrare "l'infrequenza" dell'esame otoscopico il quale invece è previsto per legge.
Perdonate la prolissità. Un caro saluto a tutti.

Dario73

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Terni
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Medico del Lavoro
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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (23/05/2005 14:55)

Errata corrige: un innalzamento e non un abbassamento consensuale della soglia per via aerea e per via ossea. :)
Devo imparare a rileggere i miei contributi prima di premere invio. Chiedo scusa.

mantello

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (23/05/2005 20:29)

Se la sorveglianza sanitaria ha l’obiettivo di valutare lo stato di salute del lavoratore e di verificare l’assenza di controindicazioni allo svolgimento della mansione assegnata mi pare doveroso, non solo per rispetto della legge ma –ancora prima- per rispetto dell’etica professionale, che gli tutti gli accertamenti eseguiti siano tecnicamente ineccepibili. Infatti l’obiettivo della sorveglianza sanitaria non è quello di eseguire un esame purchessia, ma di ottenere informazioni attendibili sullo stato di salute attuale del lavoratore e sulle sue modifiche nel tempo.
Per quanto riguarda la spirometria gli standard ATS (non solo relativamente alle modalità di esecuzione dell’esame, ma anche relativamente alla prestazioni tecniche dello strumento utilizzato ed alle modalità di interpretazione dell’esame) mi pare debbano essere considerati irrinunciabili requisiti per garantire quanto sopra. Altrimenti si eseguono esami il cui contenuto informativo è quantomeno discutibile e, conseguentemente, si assumono decisioni basate sul nulla. Si genera inoltre la falsa impressione di tenere sotto controllo la situazione mentre in realtà non si è in grado di controllare nulla.
Il fatto che l’organo di vigilanza intervenga con determinazione sul problema mi sembra una bella novità ed auspico che l’attenzione al problema della qualità degli accertamenti sanitari si diffonda su tutto il territorio nazionale. Magari prima della repressione sarebbe utile una discussione comune sulle motivazioni e sugli obiettivi di questo tipo di intervento. Non ho tuttavia dubbi sul fatto che debba essere eliminato dal mercato chi esegue esami tanto per farli (non solo gli igienisti, purtroppo) e danneggia, con questo comportamento, non solo chi intende operare secondo standard qualitativi adeguati ma anche gli stessi lavoratori di cui dovrebbe tutelare la salute.
Detto questo riterrei che il problema vada posto non certo per il singolo esame tecnicamente inadeguato ma per la sistematica noncuranza del rispetto dello standard.

In parte diverso mi pare il discorso sul problema della patologia della colonna vertebrale. In questo campo non credo che i protocolli definiti a livello regionale debbano essere automaticamente considerati “gold standard”. Credo sia accettabile utilizzare strumenti e criteri diversi a patto che gli strumenti utilizzati siano adeguatamente validati e che sia possibile motivare la non adozione di quanto proposto a livello regionale. Quel che conta, a mio avviso, è di evitare di cadere nella soggettività e nella estempoaraneità nel condurre gli accertamenti e nel valutare i risultati.

Per quanto riguarda l’audiometria, infine, condivido quanto detto da altri: esistono norme di legge che vanno rispettate circa le circostanze di esecuzione dell’esame; esistono norme tecniche sulle prestazioni e sulla taratura degli strumenti; esistono norme tecniche sull’esecuzione dell’esame. Il loro rispetto penso debba essere vissuto dal medico competente come un obiettivo non rinunciabile di qualità della prestazione e non già come un insopportabile gravame posto da occhiuti vigilanti.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (23/05/2005 21:32)

In merito a questo argomento credo si debba fare una doverosa riflessione: la qualità degli accertamenti nal nostro settore è vitale, e pertanto ben vengano i controlli di qualità da parte delle asl. Personalmente preferisco spendere un pomeriggio del mio tempo a parlare con dei colleghi, in un franco scambio di opinioni su quale che sia la via da seguire o il teorico più attendibile, piuttosto che andare a convegni di pseudoaggiornamento con oratori di profilo sempre più basso... Credo che tutti abbiamo da imparare qualcosa dagli altri, anche se sono anni che facciamo questo lavoro, e se gli organi di vigilanza cominciassero ad entrare VERAMENTE nelle aziende non solo per fare la repressione (sacrosanta in alcuni casi), ma anche per controllare la qualità del nostro lavoro, alla fine avremmo tutti da guadagnarci qualcosa: il lavoratore sarebbe più tutelato, noi medici (volenti o nolenti) più professionali, e forse anche i datori di lavoro meno illuminati comincerebbero a capire l'importanza del nostro lavoro (che potrebbe anche essere pagato meglio a quel punto...). E poi, ve la immaginate che scena in una azienda il cui mc fosse un igienista? In merito ai teorici credo che tutti abbiano la loro validità scientifica, e pertanto credo che sia sufficiente mettersi d'accordo; certo trattandosi di spirometria è difficile non fare riferimento alla ATS, come per l'audiometria mi pare un delitto non considerare l'intramontabilità della Merluzzi....
Sarebbe molto interessante avere un commento da parte di un collega di una asl in merito alla questione in oggetto.
Saluti a tutti

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

legale

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (24/05/2005 13:06)

Citate tutti gli igienisti come massimo male per la medicina del lavoro, in tutti i commenti ci sono apprezzamenti di vario genere verso i colleghi...ma siete sicuri che i grandi mali della medicina del lavoro possano essere ricondotti al fatto che un piccolo numero di igienisti e medici legali, pochissimi sul totaledi coloro che lo possono fare, svolgano la mansione di medico competente?
più realmente penso che i problemi reali siano ben altri.....a partire dalle società che offrono prestazioni a prezzi stracciati
non ho mai sentito nessuno dire nulla in proposito.....

ciao!

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (24/05/2005 13:20)

Caro collega medico legale, se tu seguissi con più attenzione il forum avresti certamente letto aspre requisitorie contro le società di servizi che operano a prezzi stracciati, come pure le critiche all'operato di molti colleghi specialisti in mdl che non operano al meglio della loro professionalità. Il fatto però, concedimelo, è che l'operato degli igienisti e ml che si improvvisano medici competenti rasenta spesso la comicità. Credo, in tutta sincerità, che lo stesso succederebbe se un mdl si improvvisasse ml..... Non è una questione di simpatie o antipatie è una questione di COMPETENZE SPECIFICHE CHE DERIVANO DA UNA PREPARAZIONE SPECIFICA. Se poi vogliamo continuare a far finta di niente, beh, parliamone, se la discussione rimane nei limiti del civile io ci sono....

Sergio Truppe
................................................................

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legale

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (24/05/2005 14:04)

Al collega Gandalf....spero da parte mia di mantenere i toni su un livello civile...pero' ho anche letto da qualche parte ipotesi ventilata da qualcuno di atteggiamenti un po' più severi da parte delle ASL verso medici competenti igienisti e legali.....la cosa misembra assurda ed ingiusta...discriminati per il solo fatto di non essere medici del lavoro.....
e se ti trovassi un medico dello Spresal specialista in igiene e medicina preventiva, so per certo che ce ne sono,
che ti contesta qualcosa???
quanti anni sono passati dall'estrensione della funzione a medico competente a igienisti e lagali?

risposta quasi quattro....e tutti i tentativi di abrogazione sono miseramente falliti....

perchè non punti il dito su coloro; e sono tanti, che svolgono la mansione di medico competente senza averne il titolo....mi riferisco ai medici generici che lavorano per le società che eseguono audio, spirometri e pure visitano.....
cosa mi dici?
Non voglio alzare i toni ma la derisione da parte di colleghi un po' saccenti non la sopporto proprio....

docorru

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  • Re: ACCERTAMENTI SANITARI MIRATI
  • (24/05/2005 19:08)

Tra i tanti mali che affliggono questo mestiere, caro collega Legale, la presenza di affaristi che guardano solo al guadagno ed al fatturato è uno di quelli su cui, personalmente, ho sempre posto l'indice. Basta che tu vada a rivedere (se ne hai voglia) alcuni dei miei interventi. I "CENTRI" sono la rovina della nostra professione. Lo sostengo, a voce alta, da anni.
Così come lo è lo sfruttamento di colleghi che, pur di guadagnare, visto che non hanno altre possibilità. si prestano a queste ed altre cose.
Così come lo sono quei colleghi che fungono da prestanome e firmano qualsiasi cose per un pugno di euro.
Ma lo sono ancor di più le connivenze che hanno questi centri e la miopia, per non dire cecità, sia di ordini dei medici che di strutture di vigilanza...
Quanto all'atteggiamento della nostra categoria. Credo che capirai il nostro atteggiamento quando consideri esempi simili, presenti anche nel tuo settore.
Mi spiego meglio: tra le innumerevoli possibilità che offre la tua specializzazione, c'è, ad esempio, la medicina assicurativa. Fonte di guadagno tranquilla, seppure decisamente sottopagata e ridotta, da due anni a questa parte dall'introduzione, da parte dell'ANIA, della procedura "cid lesioni". Non ti dico nulla di nuovo e non mi dilungo in merito. Ma a me consta, per esempio, che sono fiduciari di assicurazione (anche a livello provinciale) medici privi di ogni specializzazione. E ti chiedo: oggettivamente, non credi che chi, come te, ha seguito un percorso formativo specifico, avrebbe il diritto di poter mettere a frutto le proprie conpetenze senza doversi confrontare con altri che, invece, non hanno (certamente) la preparazione necessaria? Pensaci. Io, al posto dei medici legali, mi incazzerei e cercherei di tutelarmi...
Ma si sa.. Questo è il bel paese…..

Saluti cordiali

".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925

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