A che livello di rumore espresso come Lep,d può essere esposta una donna in gravidanza?
Domanda semplice ma risposta non univoca. Leggendo il D. Lgs. 151, il rischio rumore è riportato in due parti: nell'allegato C si parla di "rumore", nell'allegato A si afferma di non adibire la donna in gravidanza ai lavori indicati nel decreto legislativo 4 agosto 1999, 345 e dal decreto legislativo 18 agosto 2000, 262 (vedi allegato I).
A complicare la vita ci pensano anche le Linee Guida.
In questo ambito vi sono due Linee Guida di rilievo ma purtroppo in contrasto tra loro.
In base alle Linee Guida dell'ASL di Bologna il livello da non superare è 80 decibel. Nelle Linee Guida dell'ISPESL è riportato: "...sulla base del D. Lgs. 277/91 che rende obbligatoria la sorveglianza sanitaria per lavoratori esposti a Lep,d maggiore di 85 dB(A) SI CONSIGLIA DI ATTIVARE LE PROCEDURE PREVISTE DAL D. Lgs. 151/01 AL SUPERAMENTO DI TALE LIVELLO”.
Se qualcuno ha da presentare dati, ricerche, riferimenti normativi (non opinioni ma dati oggettivabili) è invitato a partecipare. Grazie
Quello che conta è l'allegato A ma :
per la lettera A il limite sopra il quale è fatto divieto al datore di lavoro di adibire le lavoratrici è di 90 dB
per la lettera C sono i lavori che espongono alle altre malattie professionali di cui al DPR 1124 e successive modificazioni.
Dico la mia:qualora ci sia una valutazione del rischio rumore secondo 277/91 e ci sia una lavoratrice fertile farei la valutazione del rischio secondo DL 645/96 e informerei la lavoratrice sui diritti della 151/01 e al momento in cui la lavoratrice informa il datore di lavore dello stato di gravidanza ,dopo avcer escluso possibili latre mansioni non a rischio,farei inoltrare alla lavoratrice domanda di astensione anticipata di gravidanza per maternità a rischio lavorativo( lettera a) e b) art.17 151/01) e ,poi la Direzione Provinciale del Lavoro ,tramite i Servizi USl di PISLL (o PRESAL) ,deciderà per la soluzione di massima tutela per la lavoratrice .
Riprendiamo quesiti già aperti. Mi rispondo da solo. Seguendo la linea della cautela, divese Linee Guida ASL (Bologna, Modena...), i dati della letteratura e le "dritte" di un amico non espongo la Lavoratrice in gravidanza a rumore superiore a 80 dBA (Lex, 8 h) per il periodo della gravidanza e a 85 fino a 7 mesi dopo il parto.
Un saluto
Pennacchio il 30/01/2008 04:53 ha scritto:
Riprendiamo quesiti già aperti. Mi rispondo da solo. Seguendo la linea della cautela, divese Linee Guida ASL (Bologna, Modena...), i dati della letteratura e le "dritte" di un amico non espongo la Lavoratrice in gravidanza a rumore superiore a 80 dBA (Lex, 8 h) per il periodo della gravidanza e a 85 fino a 7 mesi dopo il parto.
Un saluto
Non mi dire niente... mentre sono d'accordissimo con i mesi prima (tutela del cucciolo), ho i miei dubbi per i mesi dopo. E comunque questa eventuale soluzione convincerà un altro datore di lavoro a non assumere personale di sesso femminile in età feconda non ancora sufficientemente riprodotto.
Beh', guardiamola da un altro punto di vista: le 50enni potranno finalmente trovare lavoro!!!
Nofer
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