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ramiste

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Medico del Lavoro

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• Re: visite periodiche
• (27/07/2005 16:05)

Il tono della domanda (anche dell'altro quesito posto in un altro forum, sempre dallo stesso autore) lascia intendere una totale disinformazione sull'argomento; probabilmente chi l'ha posta non è neanche medico ....... Ho il massimo rispetto di tutte le posizioni, all'interno dell'azienda in senso generale nnché della società tutta, soprattutto dei lavoratori (che sono poi i destinatari ultimi del nostro lavoro e della nostra disciplina, non dimentichiamolo mai) ma mi permetto di suggerire una maggiore .. come dire ... "attenzione" a porre questioni che non dovrebbero essere sollevate ... e a cui, ovviamente, non si può rispondere se non polemicamente - cosa che mi guardo bene dal fare. Per rispondere a certe questioni basta interpellare un MeLC ( = Medico del Lavoro Competente), uno di quelli "veri", per intenderci, inutile o, peggio, offensivo farlo su Internet in questo modo. Con i più cordiali saluti

furnom

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Padova

Professione

Medico del Lavoro Competente

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• Re: visite periodiche
• (27/07/2005 17:32)

Le tabelle non esistono più fortunatamente (anzi: quasi più) grazie al D.L.25/02 che ha abrogato gran parte della 303 (anche se non tutta). La periodicità, comunque, dipende dalla mansione lavorativa e dai rischi ad essi correlata. Ad esempio: sei un videoterminalista? La periodicità è quinquennale. Sei un videoterminalista un po’ più vecchiotto? Diventi biennale. Fai lavoro notturno? Biennale. Sei un saldatore? Semestrale. Sei un operaio con un determinato rischio chimico? Annuale! Il rischio chimico è maggiore o lo è di un certo tipo? Semestrale. Ecc. ecc. Ti ho fatto qualche esempio molto grossolano per farti capire, caro giuseppepepe, che la periodicità delle visite (e la tipologia di accertamenti sanitari da effettuare nel corso di una visita medica) non è una cosetta che si può inventare chiunque o che si scarica da internet ma è una attività specialistica di medicina del lavoro effettuata dal medico competente aziendale (che si spera essere un medico specialista in medicina del lavoro e non un “Tommassiano”) sulla base del documento di valutazione dei rischi, del sopralluogo negli ambienti di lavoro, delle indagini ambientali, della fonometria, delle schede di sicurezza, della normativa vigente ecc. ecc. Tale attività specialistica prende il nome di PROTOCOLLO DI SORVEGLIANZA SANITARIA.
Ciao Marco F.