- i dati presentati nella relazione mancano dei tassi relativi al numero degli assicurati/ore lavorate ma riportano solo i dati assoluti (quanto ha pesato eventuale riduzione del numero degli assicurati e relative ore lavorate?)
- Anche relativamente alle morti da infortunio commenterei piu che le denunce il numero di casi riconosciuti visto che ben il 40% NON viene riconosciuto come professionale (in questo modo i 1104 infortuni mortali denunciati in realtà diventano 618 casi riconosciuti come professionali al massimo 652 se anche tutti i casi ancora in istruttoria venissero riconosciuti )
-cè un abbassamento notevole e di gran lunga superiore agli anni scorsi relativamente alla percentuale casi indennizzati (improvvisamente gli infortuni e le MP sono diventate meno gravi...)
-cè stata una diminuzione importante della percentuale di riconoscimento delle MP denunciate (ora siamo solo al 32% circa) a fronte di un aumento assoluto delle denunce di MP!! anche se tutti i casi in via di definizione fossero riconosciuti come positivi avremmo un trend della % dei riconoscimenti comunque in discesa.
- Le malattie asbesto correlate ed in particolari le morti sono in diminuzione da vari anni a fronte delle stime accreditate di trend che (le piu rosee) prevedono un picco tra il 2015 e il 2020 dei mesoteliomi. Io stesso ho seguito un caso riconosciuto positivo da un registro mesoteliomi regionale e non riconosciuto da INAIL (in causa)
- Si segnala inoltre la continua sottodenuncia di Malattie Professionali che riguarda la Lombardia scavalcata oltre che da emilia e toscana (che denuncia un numero doppio) anche da marche e abruzzo e sardegna!!!
Considerato tutto ciò sembrerebbe prorio che INAIL a fronte di quello che dice nei congressi (di promuovere la denuncia di MP) stia tirando la cinghia dei riconoscimenti ed indennizzi delle MP (ed in parte degli infortuni) perdendo di vista l'allocazione delle risorse nei suoi compiti primari sociali e di assistenza...
Andrea Angelo Bordiga
Bravo Bordiga, sintetico ma "ficcante". D'altronde cosa possiamo aspettarci da INAIL? Quale obiettività da chi detiene i criteri di attribuzione, valutazione e dispensazione? L'unico modo di controbattere è rivolgersi ai magistrati i quali poi si affidano ai CTU disponibili sul mercato (anno orribilis.....). Il risultato è UN sistema MOSTRUOSO.
Poi facciamo "ricerca attiva" e a seguito INAIL boccia per "mancanza di prove" che essa stessa con CONTARP potrebbe/dovrebbe supportare o confutare (quando mai???). Mi chiedo: cos'è CONTARP?
INAIl non puo' valutare e indennizzare. E' un non senso. Forse in Germania funzionerebbe, non in Italia. Non ci sono le condizioni.
Amen. Poi la statistica offre anche spunti rassicuranti (bias).
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