Secondo voi, a seguito di cessazione dell'incarico, il medico competente deve consegnare al datore di lavoro la documentazione sanitaria dei lavoratori anche quando il datore di lavoro pretende di conoscerne il contenuto assolutamente riservato in "ragione del fatto che è lui che paga" e che per questo il medico competente l'ha mandato cordialmente a quel paese?
Poiché è più che verosimile che, non appena ne entrasse in possesso, si affretterebbe a ficcarci il naso, non è opportuno, piuttosto, consegnare tutto ai colleghi della ASL accompagnandolo con una nota che spieghi le circostanze?
La legge ti obbliga a consegnare la documentazione sanitaria al datore di lavoro, ma, considerato quanto hai scritto, ti consiglio di fare una segnalazione alla ASL, chiedendo come ti devi comportare. Oppure, puoi comunicare formalmente (scrivendo) all'RLS, se c'é, le intenzioni del datore di lavoro.
E ammesso che lo dici alla ASL, cosa ti aspetti che facciano? E l'RLS, cosa ti aspetti che faccia?
Le lotte di principio ti sottraggono tempo e pazienza e alla fine non sarai tu a dover decidere, sanzionare, far rispettare la norma. Altrimenti alla fine tu sarai il cattivo e gli altri (AL, RLS, ecc.) che non si saranno espressi e, dunque, risulteranno solo non pervenuti.
Chi te la fa fare?
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
faggiano.danilo il 25/09/2017 08:46 ha scritto:
E ammesso che lo dici alla ASL, cosa ti aspetti che facciano? E l'RLS, cosa ti aspetti che faccia?
Le lotte di principio ti sottraggono tempo e pazienza e alla fine non sarai tu a dover decidere, sanzionare, far rispettare la norma. Altrimenti alla fine tu sarai il cattivo e gli altri (AL, RLS, ecc.) che non si saranno espressi e, dunque, risulteranno solo non pervenuti.
Chi te la fa fare?
Beh, non credo che alla ASL possano avere molto da obiettare, pur essendo una procedura anomala, considerando che, seguendo le disposizioni di legge alla lettera, si metterebbe in condizioni di commettere effettivamente un reato qualcuno che ne ha già manifestato l'intenzione. E' una delle TANTE lacune normative cui si deve porre rimedio con l'improvvisazione e il buon senso, anche se c'è sempre il rischio (comunque minore rispetto al danno che altrimenti ne deriverebbe) che qualche cervellone abbia da ridire.
ma secondo voi cosa gliene può fregare (con rispetto parlando...) all'ASL delle vostre beghe da medico competente? vi risponderanno che se non lo fate siete sanzionabili secondo l'art. XXX comma XXX riga XXX...
Io mi faccio firmare dal DL (con timbro, data e firma su carta intestata) che consegno la documentazione in busta chiusa tutelata dal CP etc etc poi che apra pure tutto, che ci faccia aeroplanini di carta e che la dia al nipote per disegnare o che la usi come meglio/peggio crede...
oppure si potrebbe fare una foto che immortala il momento della consegna della busta sigillata...
caballero il 26/09/2017 12:36 ha scritto:
ma secondo voi cosa gliene può fregare (con rispetto parlando...) all'ASL delle vostre beghe da medico competente? vi risponderanno che se non lo fate siete sanzionabili secondo l'art. XXX comma XXX riga XXX...
Io mi faccio firmare dal DL (con timbro, data e firma su carta intestata) che consegno la documentazione in busta chiusa tutelata dal CP etc etc poi che apra pure tutto, che ci faccia aeroplanini di carta e che la dia al nipote per disegnare o che la usi come meglio/peggio crede...
oppure si potrebbe fare una foto che immortala il momento della consegna della busta sigillata...
Ma infatti..tra l'altro comunicare formalmente (?!) che una persona ha intenzione di commettere un reato mi pare un tantino rischioso (diciamo così), a meno che non ti abbia scritto espressamente di voler frugare tra le cartelle sanitarie..
In ogni caso non siamo nè Batman nè Spiderman, quindi direi di cercare di svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile, dato che già abbiamo svariati obblighi, senza ambizioni da supereroi.
lanfraz il 26/09/2017 05:47 ha scritto:
Ma infatti..tra l'altro comunicare formalmente (?!) che una persona ha intenzione di commettere un reato mi pare un tantino rischioso (diciamo così), a meno che non ti abbia scritto espressamente di voler frugare tra le cartelle sanitarie..
In ogni caso non siamo nè Batman nè Spiderman, quindi direi di cercare di svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile, dato che già abbiamo svariati obblighi, senza ambizioni da supereroi.
bah, a ben pensarci, non posso che concordare con voi.
grazie
milvio.piras il 27/09/2017 12:17 ha scritto:
bah, a ben pensarci, non posso che concordare con voi.
grazie
Avevo capito che ci tenessi alla tutela dei lavoratori, altrimenti avrei scritto, banalmente, solo la prima frase...è chiaro, se lo hai pure mandato a quel paese, che il datore di lavoro vuole utilizzare dati riservati per motivi che non hanno a che fare con la prevenzione nei luoghi di lavoro. Nessun consiglio di fare il supereroe! Cosa aspettarsi dalla ASL? Magari un confronto e un chiarimento con il datore di lavoro...ma, come suggerito da qualcuno, chi te lo fa fare?
Non tralascerei il consiglio di segnalare la cosa al RLS. In fin dei conti è l'unica figura, insieme al nuovo MC, che dovrebbe, almeno in teoria, tenere al segreto dei dati contenuti nelle cartelle sanitarie.
Diffamazione: « Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente (ingiuria), comunicando con più persone (es. RLS e ASL), offende l'altrui reputazione, è punito, ecc."
Naturalmente io credo alla versione di milvio.piras, ma non vorrei che si trovasse nella condizione di dover giustificare le proprie azioni formali, mettendo la sua parola contro quella del ddl..
Se si vuole coinvolgere l'RLS, magari sarebbe più intelligente consegnare le cartelle sanitarie in sua presenza, ribadendo verbalmente ciò che la legge prevede riguardo alla loro custodia (e che sarà già riportato sul modulo di consegna e sul plico stesso).
Poi, per carità, ognuno è libero di scrivere e segnalare qualsiasi cosa a chiunque.
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