Non raramente, nei DVR posti alla mia (nostra) attenzione e redatti, ovviamente, senza richiedere la mia (nostra) partecipazione, a parte le altre eventuali (in realtà immancabili) “amenità”, la valutazione di alcuni rischi di natura particolare, come il rischio elettrico, pare fornire dati eccessivamente allarmanti (rischio di folgorazione alto per uso di attrezzature portatili o fisse), per i quali si dovrebbero applicare, in teoria, drastiche misure correttive, sulla base dei criteri seguiti per la valutazione indicati sul DVR stesso, che nella realtà non sono invece necessarie né attuabili, se gli impianti, gli strumenti e la loro manutenzione rispettano già tutte le norme di sicurezza.
Ad esempio, per il rischio da elettrocuzione, posto che la distribuzione dell'energia elettrica per uso domestico avviene, in Italia e in Europa, a tensioni di 220-230 V in corrente alternata, ben al di sopra quindi della soglia di pericolosità (essendo la soglia di tensione minima considerata pericolosa di 120 V in corrente continua e 50 V in corrente alternata), si può e si deve attribuire al danno possibile il massimo valore (4) della scala di magnitudo (M);
tuttavia, è anche vero che, per legge, gli impianti elettrici autorizzati per l’uso domestico o industriale devono essere tutti dotati di sistemi di sicurezza che riducono quasi a zero la probabilità (P) di elettrocuzione, il cui valore, nella scala di probabilità, non può essere quindi superiore a 1,
ne consegue che il valore ottenuto applicando la formula R = P x M, in un range che va da 1 a 16, è pari a 4, che vuol dire che sono già poste in essere tutte le misure di sicurezza tecnicamente possibili (compresa la formazione e l’addestramento dei lavoratori).
(da dove sono saltate fuori le scale a soli 4 gradi entità di rischio per cui 4 x 4 = 4?)
Di conseguenza il risultato dell’applicazione della formula R = P x M sarà al massimo 4, cui corrisponde la classe di rischio basso e per la quale non sono necessarie (ulteriori) misure correttive o di miglioramento.
Concordate?
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