Salve
sono l'RSPP interno di un'azienda. Di recente è scaduto il periodo di convenzione con il medico competente. Il datore di lavoro si pone il dubbio sul dover riaffidare l'incarico allo stesso MC (già nominato per 2 volte consecutive).
Cosa potrebbe impedirglielo? Aiutatemi per favore.
Saluti
Framur
framur il 07/11/2017 01:45 ha scritto:
Salve
sono l'RSPP interno di un'azienda. Di recente è scaduto il periodo di convenzione con il medico competente. Il datore di lavoro si pone il dubbio sul dover riaffidare l'incarico allo stesso MC (già nominato per 2 volte consecutive).
Cosa potrebbe impedirglielo? Aiutatemi per favore.
Saluti
Framur
Se il datore di lavoro è pubblico deve sottostare alle regole specifiche dell'amministrazione di appartenenza. Se, invece, è un DdL privato può fare quello che gli pare.
Saluti
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Già. Nel bene e nel male, a volte.
milvio.piras il 07/11/2017 06:22 ha scritto:
Già. Nel bene e nel male, a volte.
Che ti risulti, c'è niente che lo impedisca?
faggiano.danilo il 07/11/2017 02:09 ha scritto:
Se il datore di lavoro è pubblico deve sottostare alle regole specifiche dell'amministrazione di appartenenza. Se, invece, è un DdL privato può fare quello che gli pare.
Saluti
Si siamo nell'ambito del pubblico, cosa potrebbe impedire la nomina per la terza volta?
framur il 08/11/2017 12:42 ha scritto:
Si siamo nell'ambito del pubblico, cosa potrebbe impedire la nomina per la terza volta?
A volte il pubblico non può rinnovare una nomina per più di 3 anni di fila senza al 4° anno fare una nuova gara pubblica. Ma questo dipende, ripeto, da eventuali norme del settore specifico. Lo saprà bene il Direttore Amministrativo dell'ente pubblico
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
framur il 08/11/2017 12:40 ha scritto:
Che ti risulti, c'è niente che lo impedisca?
Credo che non si sia capito se si tratti di un'azienda pubblica o privata.
Nel primo caso (ma in molti casi anche nel secondo) l'incarico viene dato in appalto con una pubblica gara; nel secondo si va, talvolta, anche "a simpatia". In entrambi i casi la vera discriminante (criterio di scelta) è quasi sempre e solo il prezzo. Può essere, quindi, che già in partenza questo risulti troppo basso per farci stare un servizio di qualità (ho l'impressione che sia questo il motivo della malcelata avversione verso l'attuale medico competente); in altri casi il medico competente è semplicemente INcompetente. Raramente risulta troppo zelante e rompe i cosiddetti; in altri casi ancora, poi, e non di rado, fa semplicemente il suo dovere con coscienza e professionalità e piace a tutti,venendo così riconfermato di volta in volta.
In sintesi: cosa c'è che non và?
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