Una conoscente ha fatto richiesta di visita extra al medico competente il quale l'ha giudicata idonea con limitazione no mmc sup 8 kg e che doveva svolgere un servizio inerente al lavoro solo con l'aiuto di collega. Dopo un mese senza visitarla ha modificato il certificato, scrivendo no mmc sup a 8 kg ma poteva svolgere quel determinato servizio da sola. Ha fatto ricorso avverso in ats. Giudicata idonea con limitazioni, no mmc sup 8 kg e sempre quella mansione doveva svolgerla con l'aiuto collega. Dopo 2 mesi si è ritrovata una lettera del medico competente che scriveva: in seguito alla telefonata intercorsa con il dott . dellla commissione la sig.ra può svolgere la mansione da sola ma non mmc sup. a 8kg. La domanda è: possono modificare un verbale con una lettera di una telefonata intercorsa tra med.competente e med. di commissione?
Formalismi a parte, trovo che lo scambio di informazioni tra colleghi sia sempre auspicabile e lodevole.
A me capita che cambino radicalmente le mie conclusioni senza neanche sentirmi, ma nemmeno prendere visione della cartella, del DVR e tanto meno del luogo e della modalità di lavoro
Formalismi a parte, trovo che lo scambio di informazioni tra colleghi sia sempre auspicabile e lodevole.
A me capita che cambino radicalmente le mie conclusioni senza neanche sentirmi, ma nemmeno prendere visione della cartella, del DVR e tanto meno del luogo e della modalità di lavoro
Qui la procedura è stata corretta, prima di fare la visita hanno chiesto cartella clinica,rischi lavoro. Il medico competente era stato contattato. Lo scambio è giusto che ci deve essere. Ora il problema è: questa lettera scritta dal med. competente ha valore? Un verbale di una commissione come può essere modificato?
Cosa significa "ricorso in ats"?.Se ha ricorso all 'organo di vigilanza competente per territorio come da art.41 del DL 81 avrà' ricevuto,sia la lavoratrice sia il datore ,la disposizione emessa dal servizio PSAL,che è' l'unico ad aver valore e se non rispettato porta ad una prescrizione sempre salvo il diritto di ricorrere contro a tale disposizione al TAR,al presidente della Repubblica .
Scusi, ats è l'asl. Si ha fatto ricorso all'organo di vigilanza prevenzione e sicurezza ambienti lavoro. I quali dopo aver valutato il caso hanno redatto un verbale, inviato al lavoratore, al datore ed al medico competente. Dopo 2 mesi il medico competente ha inviato lettera con modifica verbale. Il lavoratore non si oppone al verbale della commissione.
Quanto emerge dal racconto del fatto presenta, credo almeno due anomalie che mi paiono gravi:
1 Il MC modifica un giudizio senza rivedere la lavoratrice, se non altro per spiegarle le motivazioni del (tardivo) ripensamento.
2 il MC che comunica, tramite lettera, la modifica dell'esito del ricorso, modifica motivata da una telefonata intercorsa con un membro della commissione. Credo che il giudizio della commissione possa essere modificato (ma ancora un volta la modifica"postuma" mi pare strana) ma solo con un atto formale della commissione e non per interposto MC.
Ripeto , la disposizione emessa dal l'organo di vigilanza ha valore sono alla scadenza della stessa (come il giudizio di idoneità del MC).Puo essere fatto ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica dalDL o dal lavoratore.Sino a quando questi non si esprimono ha valore la disposizione.Nel caso presentato l'unica alternativa "lecita"e che dopo l'emissione della disposizone il lavoratore abbia chiesto una visita o che sia stato assente piu di 60 giornii o abbia cambiato la mansione ,il medico competente lo ha sottoposto a sorveglianza sanitaria e ha emesso un nuovo giudizio.Altrimenti ha valore la disposizione Dell organo di vigilanza Sino a cadenza e se non messa in atto l organo di vigilanza emetterà una prescrizione al datore di lavoro.Se non ricordo male art.11 del DL 758/1994.
Grazie a tutti delle risposte. E' come credevo sono stati commessi degli errori credo gravi.
Cosa può fare il lavoratore per far rispettare il verbale della commissione?
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