Buonasera a tutti,
sono un neospecialista, che già da tempo seguiva le discussioni del forum durante la specializzazione. Avrei bisogno di qualche dritta per la gestione della cartella informatizzata.
Ho intenzione di utilizzare un software per la gestione delle Cartelle Sanitarie e di Rischio, ma vorrei sapere se ho l'obbligo di conservare PERSONALMENTE le vecchie cartelle redatte da altri colleghi in forma cartacea.
Mi spiego meglio.
A seguito di nomina presso un'azienda X, decido di istituire una nuova cartella sanitaria informatizzata per lavoratori, già in passato sottoposti a sorveglianza. Posso lasciare le "vecchie cartelle" in formato cartaceo in azienda, con apposito verbale firmato dal datore di lavoro, specificando che nuove, saranno invece custodite presso il mio studio in formato digitale o sono, invece, obbligato a conservare personalmente anche i vecchi documenti? Nel caso, vi sono dei modelli pre-impostati per il suddetto verbale?
Ultima domanda: è utile far firmare una liberatoria dai lavoratori per la conservazione dei dati protetti da privacy in formato digitale?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
Credo che la "cartella sanitaria" di ogni lavoratore, in costanza di rapporto di lavoro, sia unica (non esistono due cartelle). E' ovviamente possibile cambiare il supporto utilizzato per la sua tenuta. Se tu sei medico competente devi conservare e implementare la cartella di ogni singolo lavoratore. Le informazioni contenute nelle cartelle cartacee non dovrebbero passare in un "archivio morto" ma continuano ad essere parte di un cartella attiva che tu dovresti conservare e, al bisogno consultare. Potrebbero, a mio avviso essere abbandonate solo se le nuove cartelle informatizzate contenessero tutte le informazioni ed i documenti in esse contenute. Sei sicuro di volerlo fare?
I lavoratori dovrebbero essere informati delle modalità di registrazione e conservazione dei dati sanitari, nonchè delle precauzioni utilizzate per garantirne la sicurezza.
mantello il 15/01/2018 09:22 ha scritto:
Credo che la "cartella sanitaria" di ogni lavoratore, in costanza di rapporto di lavoro, sia unica (non esistono due cartelle). E' ovviamente possibile cambiare il supporto utilizzato per la sua tenuta. Se tu sei medico competente devi conservare e implementare la cartella di ogni singolo lavoratore. Le informazioni contenute nelle cartelle cartacee non dovrebbero passare in un "archivio morto" ma continuano ad essere parte di un cartella attiva che tu dovresti conservare e, al bisogno consultare. Potrebbero, a mio avviso essere abbandonate solo se le nuove cartelle informatizzate contenessero tutte le informazioni ed i documenti in esse contenute. Sei sicuro di volerlo fare?
I lavoratori dovrebbero essere informati delle modalità di registrazione e conservazione dei dati sanitari, nonchè delle precauzioni utilizzate per garantirne la sicurezza.
Quindi se decidessi di utilizzare la cartella elettronica, mi converrebbe stampare il tutto e aggiungerlo alla vecchia cartella oppure, correggimi se sbaglio, conservare presso il mio studio la "vecchia cartella" e sul mio PC i dati della cartella sanitaria informatizzata.
Quando ti riferisci all'informazione da fornire ai lavoratori, cosa che mi sembra più che corretta, intendi dire che dovrebbero firmare un documento?
Credo abbia poco senso usare una cartella elettronica e poi stamparla ogni volta. Personalmente, nell'infermeria aziendale, conservo le cartelle cartacee, le implemento con l'eventuale materiale cartaceo che mi perviene nel frattempo e compilo la cartella informatizzata man mano che eseguo le viste. Stampo la cartella informatizzata solo quando devo consegnarla al lavoratore (al termine del rapporto di lavoro la integro naturalmente con la copia della cartella cartacea, ricostruendo così l'intera storia della SS). Credo che il lavoratore debba essere informato su obblighi di legge (incluso quello di riferire correttamente i dati sanitari), modalità di esecuzione della SS e di conservazione dei dati, possibilità di rifiutare la SS e relative conseguenze, possibilità di fare ricorso contro il giudizio di idoneità. La firma serve a documentare che l'informazione è stata fatta.
Io quando eredito cartaceo guardo le cartelle precedenti e annoto i dati sulla mia cartella elettronica (quelli che trovo tipo l'anamnesi lavorativa riportata, APR, peso, altezza...) poi quando li visito faccio un riepilogo, implemento, correggo il tiro in caso di dati incompleti...
A quel punto ho la cartella aggiornata e potrei anche rendere i precedenti in azienda. Di solito però non lo faccio. Ad eccezione dei dimessi (ci manca che mi tengo anche la documentazione di gente dimessa!!!) il resto della documentazione la tengo (ma in quel caso non mi serve più guardarla perché mi basta la mia cartella informatizzata).
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