Illustri Medici competenti,
scrivo queste righe perché ho bisogno di una Vostra consulenza in merito ad una vicenda che, mio malgrado, da qualche mese mi vede protagonista.
Lavoro per un'industria alimentare, settore lattiero caseario in qualità di operaio addetto alla produzione. Un lavoro piuttosto fisico e manuale, poiché la filosofia della meccanizzazione non è mai stata perseguita con costanza e serietà.
Ad ottobre 2017 vengo visitato dal medico competente per la visita periodica. Porto con me il referto e le immagini della risonanza magnetica effettuata nel mese di luglio, a causa di alcuni sporadici eventi di lombalgia, risoltisi con sedute di fisioterapia. Valutando referto della risonanza magnetica, il medico competente stila seguente giudizio di idoneità: idoneo con prescrizione limitazione: condizioni: evitare movimentazione manuale dei carichi i maggiori di 10 kg di manuali e flessione del rachide lombosacrale in modo continuo e ripetitivo. Evitare movimenti di traino e spinta con indici di S/C > 1
A causa di una disventilazione nasosinusale secondaria ad iperattività mucosale e varianti etmoidali ( documentate radiologicamente tramite TAC massiccio facciale) il paziente soffre di episodi di rinosinusite acuta fronto etmoidale. Al fine di limitare tale sintomatologia è opportuno evitare sbalzi termici che rappresentano condizioni scatenanti la clinica e la patologia sopra riportata, per il paziente estremamente invalidante. A seguito di tale prescrizione medica, il medico competente suggerisce di evitare esposizione al freddo in celle con temperature inferiori ai 10°.
A seguito di tale giudizio di idoneità con limitazioni/prescrizioni, l'azienda per cui lavoro ha deciso di inviarmi ad una visita di secondo livello presso una Ambulatorio di Medicina del Lavoro. Anche la visita di IIº livello ha sostanzialmente confermato un giudizio di idoneità con limitazioni, declinandolo nel seguente modo:sono da evitarsi:
1)attività caratterizzati da indici di rischio calcolati secondo le norme ISO 11228 parti 1 e 2 in area gialla o rossa.
2) attività che richiedono l'esecuzione di movimentazioni manuali in condizioni e con modalità operative ergonomicamente scorrette o flessioni del rachide ripetute e prolungate
3) attività che comportino il mantenimento fisso e protratto di una postura incongrua. A questo proposito si precisa che, in accordo con la norma ISO 11226, sarà da evitare il mantenimento protratto di posture del tronco in flessione superiore a 20° e del rachide cervicale superiore a 10°
4)attività in cui la esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero ed agli arti superiori non sia contenuta entro il valore d'azione giornaliero prescritto dall'Art.201 del D.Lgs. 81/2008
5) quando la temperatura ambientale sia al di sotto dei 4 °C, pur opportunamente equipaggiato con indumenti termo isolanti, eviti la permanenza in cella per periodi continuativi superiori a 30 minuti per ora di effettivo lavoro e non rimanga in postura fissa.
Il medico competente ha fatto sue le prescrizioni dell'ambulatorio della medicina del lavoro, consegnandomi una lettera con i cinque punti di cui sopra. L'azienda si è ancora presa del tempo per valutare tali prescrizioni...
Chiedo cortesemente ad Voi, di aiutarmi a tradurre "lavorativamente" parlando, le prescrizioni che mi sono state date.
a) essendo idoneo con prescrizioni, rischio il licenziamento per giusta causa? b) dato che non sono ancora stato reintegrato a lavoro, probabilmente non potrò più ricoprire la mansione di addetto alla produzione:quali mansioni, a Vostro giudizio, potrei assumere? c) le mie prescrizioni sono molto limitanti per quanto concerne la MMC? d) ho pensato di far ricorso allo Spresal entro 30gg: cosa mi consiglia la vostra esperienza? Vi ringrazio per tutto ciò che vorrete condividere per aiutarmi a districare l'intricata matassa ed a recuperare la serenità. Grazie a tutti.
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