https://m.facebook.com/story.php?...3600932996969&id=1074730969217307
Menomale che c'è sempre l'Emilia Romagna a svegliare le menti !
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Bella iniziativa. Speriamo che le altre Regioni emettano provvedimenti simili
Un documento parlamentare, che attraverso la collaborazione di vari esperti, ha messo in evidenza i rischi sull'uso dell'uranio impoverito e le problematiche inerenti le "vaccinazioni multiple compresse" nei militari italiani. Da notare che lo schema delle "vaccinazioni multiple compresse" è stato adottato, per la popolazione civile, nel Decreto-legge 07 giugno 2017 , n. 73 Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale (17G00095)
(G.U. Serie Generale , n. 130 del 07 giugno 2017) Lorenzin.
http://www.informasalus.it/it/dat...zione-finale-approvata-7feb18.pdf
maurizioturbati il 19/03/2018 02:41 ha scritto:
Un documento parlamentare, che attraverso la collaborazione di vari esperti, ha messo in evidenza i rischi sull'uso dell'uranio impoverito e le problematiche inerenti le "vaccinazioni multiple compresse" nei militari italiani. Da notare che lo schema delle "vaccinazioni multiple compresse" è stato adottato, per la popolazione civile, nel Decreto-legge 07 giugno 2017 , n. 73 Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale (17G00095)
(G.U. Serie Generale , n. 130 del 07 giugno 2017) Lorenzin.
http://www.informasalus.it/it/dat...zione-finale-approvata-7feb18.pdf
Appena ho un po' di tempo leggo con attenzione l'articolo proposto.
Tengo a sottolineare che i militari devono essere vaccinati di base, ovvero senza aver in programma di andare all'estero o in missioni equiparate all'estero (operazioni strade pulite o strade sicure) contro tetano, polio, meningite, epatite A e B, morbillo-parotite-rosolia. Dunque non sono poi tantissimi, spesso devono fare solo dei richiami perchè hanno già ricevuto i cicli primari quando erano ragazzi.
I vaccini utilizzati sono acquistati dalle stesse case produttrici che riforniscono i nostri ambulatori vaccinali civili. Dunque nessun prodotto "particolare".
I nostri militari sono di norma di carriera ed hanno tutto il tempo per potersi vaccinare con intervalli sufficientemente lunghi. In tal modo, quando c'è l'esigenza di andare all'estero o in qualche missione particolare, sono già quasi pronti. Al massimo c'è bisogno di integrare con qualche dose, per es. antitifica o anti-febbre gialla.
Se un militare di carriera non si vaccina perchè non ci fa caso, perchè è contrario alle vaccinazioni, perchè si spaventa di farle, ecc., quando vuole/deve andare all'estero dovrà ricevere diverse dosi in tempi ristretti ma comunque rispettosi degli intervalli dettati dal Ministero della Salute (non della Difesa).
I militari VFP1, che invece sono arruolati per un solo anno, all'arruolamento riceveranno quelle dosi di cui sopra per raggiungere il profilo di base. Siccome sono giovani, spesso devono fare giusto un richiamo dell'antitetanica o dell'antipolio. Se in anamnesi risulta che hanno avuto già morbillo-parotite-rosolia, si risparmiano anche la trivalente. Dunque, nessun accanimento contro chi porta le stellette.
I ricordi di alcuni delle vaccinazioni da "macelleria" raccontate durante la leva dagli attuali 50-60enni sono appunto vecchi ricordi (peraltro da valutare con l'occhio del medico e non del ragazzetto 18enne che usciva di casa per la prima volta).
Detto questo, mi leggerò l'articolo.
Saluti
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
https://www.google.it/amp/s/www.w...conferenza-vaccini-camera-verita/
La redazione di MedicoCompetente.it
Da vecchio medico competente ospedaliero trovo irritanti le posizioni talebane (pro e contro) sui vaccini. Sui "contro" non perdo tempo, sui "pro" vorrei ricordare che:
1) C'è vaccino e vaccino e per quanto riguarda specificamente gli operatori sanitari la campagna per la vaccinazione contro HBV aveva basi ben più solide di quella (sciagurata) per la vaccinazione H1N1
2) La lotta alle malattie contagiose non si può basare solo sui vaccini: prima ci sono gli spazi di degenza, le ventilazioni, le dotazioni preventive, le procedure… tutti aspetti che vengono trascurati per mancanza di soldi, di organico, di formazione professionale, di mentalità, di priorità "politiche".
Dopo di che va dato atto che gli operatori sanitari non sono il massimo della disponibilità alla vaccinazione ma che ancor meno sensibili sono (almeno nella mia esperienza) le direzioni sanitarie.
Tutto questo per dire che, a mia parere, l'espressione "finalmente... anche gli operatori sanitari" esprime una visione troppo semplificata della realtà.
Per non parlare di certe incredibili prese di posizione delle Società scientifiche
mantello il 20/03/2018 03:05 ha scritto:
Da vecchio medico competente ospedaliero trovo irritanti le posizioni talebane (pro e contro) sui vaccini. Sui "contro" non perdo tempo, sui "pro" vorrei ricordare che:
1) C'è vaccino e vaccino e per quanto riguarda specificamente gli operatori sanitari la campagna per la vaccinazione contro HBV aveva basi ben più solide di quella (sciagurata) per la vaccinazione H1N1
2) La lotta alle malattie contagiose non si può basare solo sui vaccini: prima ci sono gli spazi di degenza, le ventilazioni, le dotazioni preventive, le procedure… tutti aspetti che vengono trascurati per mancanza di soldi, di organico, di formazione professionale, di mentalità, di priorità "politiche".
Dopo di che va dato atto che gli operatori sanitari non sono il massimo della disponibilità alla vaccinazione ma che ancor meno sensibili sono (almeno nella mia esperienza) le direzioni sanitarie.
Tutto questo per dire che, a mia parere, l'espressione "finalmente... anche gli operatori sanitari" esprime una visione troppo semplificata della realtà.
Per non parlare di certe incredibili prese di posizione delle Società scientifiche
Tutto condivisibile ma l'obbligo, (per il MC e per tutta la collettività) è un forte strumento di prevenzione. Una cosa è consigliare la vaccinazione per rosolia a operatrici non immunizzate ben altra cosa è l'obbligo per accedere a certe professioni. Nella mia esperienza il 7,2% degli studenti di infermieristica non è protetta per rosolia. Adesso consiglio la vaccinazione. Se nella mia regione ci fosse l'obbligo, la verifica verrebbe effettuata al momento della iscrizione. Non vi pare che sia un modo di tutelare la salute dei lavoratori e degli stessi utenti ?
dal link della redazione:
Secondo quanto scritto dallo stesso Zaccagnini in un post su Facebook, uno dei punti chiave che merita approfondimenti è il rapporto Signum (Studio Impatto Genotossico nelle Unità Militari) elaborato sei anni fa in seguito al monitoraggio dei militari italiani impegnati in Iraq. Sui social Zaccagnini sostiene che “sono stati riscontrati danni al dna (alterazioni ossidative) a causa delle somministrazioni multiple di vaccini, in particolare quelle con più di 5 vaccini insieme”. Dal documento integrale disponibile online si legge però che il fenomeno è stato significativo per la sola popolazione geneticamente suscettibile (pari al 4% circa del campione esaminato), e soprattutto che l’effetto finale è dovuto anche “al carico funzionale indotto nel linfocita rispettivamente dall’attività psico-fisica correlata all’attività di pattugliatore” e “dalle condizioni climatiche”. La conclusione del rapporto è la necessità di studi più approfonditi,......
non dimentichiamo inoltre che la reazione ai vaccini nell'adulto è differente dal bambino, specie se trattasi di multivaccini...... quindi per favore siamo più scientifici ed ammettiamo che non abbiamo dati sufficienti per decidere almeno sull'adulto... per certo sappiamo che in certi casi somministrare un vaccino a chi ha già un carico anticorpale elevato può essere pericoloso ed avere effetti avversi
La Redazione il 19/03/2018 05:50 ha scritto:
https://www.google.it/amp/s/www.w...conferenza-vaccini-camera-verita/
Oggi su tutti i giornali" Vaccini, a scuola con l'autocertificazione"
dunque anche i lavoratori potranno autocertificare la vaccinazione
antitetanica
antiepatite
......
.....
https://www.repubblica.it/cronaca..._vaccinarsi-211710835/?refresh_ce
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