ciao a tutti,
secondo voi è da considerare lavoratore notturno un lavoratore che termina, per oltre 80 giorni all'anno, il proprio turno alle 01.00? Secondo me no perchè, a prescindere dal numero dei giorni, il turno lavorativo comprende solo un'ora nell'arco temporale 24-05.00, pero' la mia potrebbe essere una interpretazione errata
Oggetto: art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 - risposta istanza di interpello avanzata dall’Ordine dei consulenti del lavoro di ……..
…. In particolare, ai sensi dell’ art. 1, comma 2, lett. e) del d. lgs. n. 66 deve considerarsi lavoratore notturno chi: a) svolga durante il periodo notturno almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale; ovvero, b) svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all'anno ed il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Sentenza 24 giugno - 30 luglio 2008, n. 20724
Nell'interpretare tale norma è sorto il problema se gli anzidetti requisiti siano da ritenersi concorrenti ovvero alternativi: il giudice, ….. ha optato per l'alternatività dei requisiti, ritenendo che la previsione di cui al n. 2 anzidetta (riferita allo svolgimento di almeno ottanta giornate lavorative annue) riguardi il caso in cui il lavoratore svolga un parte del lavoro giornaliero inferiore alle tre ore (ipotesi disciplinata, come già detto, dal n. 1).
mantello il 20/05/2018 06:17 ha scritto:
Oggetto: art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 - risposta istanza di interpello avanzata dall’Ordine dei consulenti del lavoro di ……..
…. In particolare, ai sensi dell’ art. 1, comma 2, lett. e) del d. lgs. n. 66 deve considerarsi lavoratore notturno chi: a) svolga durante il periodo notturno almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale; ovvero, b) svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all'anno ed il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Sentenza 24 giugno - 30 luglio 2008, n. 20724
Nell'interpretare tale norma è sorto il problema se gli anzidetti requisiti siano da ritenersi concorrenti ovvero alternativi: il giudice, ….. ha optato per l'alternatività dei requisiti, ritenendo che la previsione di cui al n. 2 anzidetta (riferita allo svolgimento di almeno ottanta giornate lavorative annue) riguardi il caso in cui il lavoratore svolga un parte del lavoro giornaliero inferiore alle tre ore (ipotesi disciplinata, come già detto, dal n. 1).
clamagio2@tin.it il 21/05/2018 08:32 ha scritto:
quindi chi svolge per almeno 80 giorni lavorativi / anno un turno che comprende anche solo un'ora del periodo notturno è da considerarsi lavoratore notturno, se non ho compreso male?
Credo di si.A mio parer ha anche rilevanza il fatto che la contrattazione collettiva potrebbe definire (e retribuire) come lavoro notturno anche lo svolgimento di meno di 80 notti all'anno.
Collateralmente segnalo come la definizione di lavoro notturno contenuta nell'allegato 3b sia inadeguata.
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