Vi pongo il seguente quesito caso clinico: un soggetto di 45 anni circa, infermiera, affetta da gammapatia IgA di significato indeterminato(MGUS), in servizio c/o U.O. di Anestesia con eventuali esposizioni a radiazioni.
Il Medico Competente attuale non le ha vitetato le esposizioni alle radiazioni, contrariamente al Medico Competente precedente.
Gentili colleghi apriamo un dibattito.
Ci sono colleghi esperti in materia o che abbiano dei dati di letteratura scientifica circa le relazioni che intercorrono(non solo in termini di nesso causale ma anche come gestione sanitaria del lavoratore affetto) tra MGUS e lavoro.
Cordiali saluti
Carlitos
Per quanto mi risulta le cause di una MGUS non sono note né si sa cosa distingue dal punto di vista biologico le forme evolutive da quelle stabili. Come per il mieloma, sono stati considerati i fattori ambientali (esposizione a pesticidi o altri agenti chimici, radiazioni, agenti infettivi), ma per nessuno è stata definitivamente comprovata la responsabilità. È probabile che anche la perdita di efficienza del sistema immunitario, che aumenta con l'età, abbia un ruolo patogenetico. Ritengo pertanto che possano essere valide entranbe le situazioni (prescrizione o non prescrizione). Personalmente tuttavia propenderei per dare la prescrizione, non vorrei che a distanza di tempo la malattia possa evolvere e trovarmi comunque a dovermi discolpare per una patologia di cui magari non sono responsabile; e poi ricordiamoci che stiamo parlando della salute delle persone, e che quando si tratta di patologie potenzialmente neoplastiche la logica dovrebbe essere quella di rifiutare anche solo la "possibilità più remota" del rischio.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Il caso Š interessante e mi Š capitato di doverlo affrontare due volte, nelle quali ho preso una decisione finale opposta (consentendo l'esposizione a radiazioni in un caso, negandolo nell'altro), a seguito di una analisi di tutti i fattori: storia clinica, verosimile eziologia del fenomeno morboso, evoluzione, caratteristiche, tipo ed entit… dell'esposizione. E' utile una analisi specialistica sulla malattia. Entrambe le decisioni dei colleghi medici competenti potrebbero trovare giustificazione, anche se la posizione di allontanere dal rischio Š apparentemente quella che tutela maggiormente il medico del lavoro ed il lavoratore. In realt… l'allontanemento Š una misura estrema, da prendere solo se il rischio non Š eliminabile o controllabile e se il pericolo Š reale. Anche in medicina del lavoro la cosiddetta "medicina difensiva" non Š una scelta moralmente valida: il medico competente Š eticamente tenuto a scegliere quella che Š la soluzione giusta per il lavoratore, piuttosto che cercare la tutela degli interessi personali.
billi
Da medico autorizzato, basandomi sul principio della assoluta prudenza, pur non essendo dimostrato il nesso causale tra MGUS e Radiazioni, non permetterei che prosegua l'esposizione del lavoratore, per tanti motivi (qualche caso e' diventato mieloma?)
Oltre alle osservazioni già fatte, a mio parere tutte condivisibili, sarebbe utile conoscere le misure dell'esposizione dell'infermiera. In base alla mia esperienza l'esposizione in quella mansione è solitamente inferiore a quella della popolazione generale e pertanto riconoscerebbe la correttezza di entrambe le decisioni anche se forse, visto che non comporta una perdita delle capacità professionali (potrebbe rimanere infermiera inun altro reparto)
potrebbe essere preferibile la prescrizione. Anche a me sono capitati due casi (nel primo ho messo la prescrizione confrontandomi anche con il servizio di vigilanza della ASL mentre nel secondo caso ho dato l'idoneità senza prescrizione confortato dal consulente ematologo.
Cari Colleghi, da tantissimi anni, in numerosi congressi dell'AIRM e corsi avanzati (es. Bressanone), abbiamo affrontato il problema dell'idoneità al lavoro con radiazioni ionizzanti in soggetti con MGUS. Vedo con piacere che i colleghi medici aurorizzati, anche in accordo con quanto così spesso dibattuto, tendono a concedere l'idoneità. In effetti i livelli di esposizione attuali sono tali da permettere una valutazione attenta dell'attività lavorativa con conseguente emissione di un giudizio positivo. Anche perchè ormai all'"ipotesi lineare senza soglia" non ci crede più nessuno! Certo sussistono sempre dei problemi medico legali connessi alla comparsa di eventuali patologie correlate alla MGUS (soprattutto dopo il famigerato decreto 488), ma sicuramente in tali casi una eventuale valutazione della PC può permettere di escludere il nesso di causalità. Bisogna sempre stare attenti agli eccessi di autoprotezione del medico. Cordialmente, Gabriele Campurra
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Gentilissimi colleghi è possibile ricevere riferimenti circa contributi scientifici, dati di letteratura scientifica in merito alla problematica da me sollevata.
Anticipatamente ringrazio.
Se vai su PubMed trovi praticamente qualsiasi dato di letteratura.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Pub Med, ok grazie, l'indirizzo internet per aprirlo?
Grazie
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi
E' l'indirizzo della biblioteca del Congresso. Se non lo ricordi, digita "Pub Med" su Google
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