Mi risulta che la vaccinazione contro l' Epatite virale B è raccomandata ma non obbligatoria per i lavoratori addetti ai servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti con dei decreti ministeriali (Ottobre 1991 mi sembra). vorrei conoscere notizie ed esperienze dei colleghi. Grazie
Mario Concetto Giorgianni
I riferimenti normativi sono i seguenti: Circolare del Ministero della Sanità Misure di Profilassi n.4 del 13 Marzo 1998 e dal Decreto Ministeriale 20 Novembre 2000 del Ministero della Sanità ed ovviamente D.Lgs. 626/94. Non esiste un obbligo di legge se non quello di valutare l'opportunità della necessità che ti attribuisce la 626 in quanto esiste un vaccino efficace e senza controindicazioni particolari per una categoria a rischio. Puoi però stimare il rischio anche sulla base del registro infortuni ed alla luce di questo operare di conseguenza. Io personalmente propenderei per la vaccinazione perchè è altamente efficace e con scarsissimi (per non dire inesistenti) effetti collaterali (è ottenuto con DNA ricombinante).
la vaccinazione antiepatite può ben essere consigliata (non naturalmente la antiepatite A a trasmissione alimentare, mitili in particolare, come talvolta ho visto chiedere , almeno fino a qualche anno fa, come struttura pubblica ) come per il tetano può essere gratuita per soggetti a rischio,nella struutra pubblica . Non si dovrebbe trascurare la vaccinazione antileptospira ma il vaccino è "orfano" e in Italia non è commercializzato (le farmacie cosìdette internazionali lo fanno arrivare dalla Francia/ via Svizzera ) nelle persone che effettuano il lavoro di sfalcio e pulizia dei canali dovrebbe anzi essere considerato di elezione specie nel Veneto (bassa veronese, e bassa padovana) e zone di risaie piemontesi e lombarde
le epatiti B sono attualmente circa il 20% delle epatiti; l'efficacia del vaccino è prossima all 70-80%.
Penso quindi che la vaccinazione vada interpretata solo nel senso che è meglio di niente. Io propendo per non farla
ciao a tutti
lucchetti
Anche se sono contro quasi tutti i vaccini che attualmente vengono raccomandati o resi obbligatori trovo che quello contro l'epatite B dal punto di vista scientifico sia quasi perfetto nel senso che non ha effetti collaterali ed attecchisce nel 90% dei casi. Anche la mia esperienza professionale mi conferma questi dati ed io stessa l'ho effettuato con successo. Trovo pertanto giusto l'estensione di tale misura di prevenzione in modo diffuso soprattutto in coloro che hanno attività a contatto con rifiuti speciali pericolosi. Non sono pochi i casi che conosco di cancro cirrosi non professionale dopo un lungo periodo di condizione asintomatica dell'infezione. Trovo la misura condivisibile anche in maniera estensiva per i risvolti sociali e per l'eliminazione dei possibili serbatoi del virus. Del resto è obbligatoria per tutti i soggetti fino a 12 anni. Dobbiamo riscoprire anche il significato della nostra diciplina come medicina sociale e non rinchiuderla in puri obblighi di legge.
la vaccinazione antiepatite B è raccomandata (fin dal DM 22. 12 1988) per tutta una serie di lavoratori a rischio d'infezione,ai quali viene offerta gratuitamente dal SSN. Fra queste categorie è compresa l'attività di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani (pericolo di aghi potenzialmente infetti ecc.). La vaccinazione antiepatite è invece obbligatoria nel corso del primo anno di vita per i neonati, dal 1991. Se ricordo bene, era obbligatoria anche nel corso del dodicesimo anno di vita fino al 2003 (anno in cui è avvenuta la "saldatura " con le due coorti di vaccinati (lattanti e undicenni).
Mi risulta che sia efficace in circa il 95% dei soggetti giovani, con qualche minor efficacia negli obesi. Di norma non è necessario effettuare i dosaggi postvaccinali, se non in casi particolari; nè effettuare dosi di richiamo, una volta fatte le tre iniezioni di base IM nel deltoide.Fra l'altro, è anche il primo vaccino "antitumorale". Non ho mai incontrato seri effetti collaterali o reazioni avverse. E' infine molto importante per chi è affetto da un'epatite cronica di altra natura, infettiva o non. Pertanto, ai lavoratori interessati, sieronegativi e HBsAg negativi, io la proporrei. Saluti.
Quasi tutti i desideri del povero sono puniti con la prigione (Celine)
Sono anch'io d'accordo con pipius, zaffina e margherita.
concordo con pipius e margherita, un elemento da tenere in conto invece è la durata dell'immunità, come tutti i vaccini virali (preparati o no con DNA recombinante ) numerosi studi rilevano la decadenza dei livelli anticorpali a tassi probabilmente non più protettivi (vaccinando nell'infanzia è noto l'effetto di spostamento delle malattie di cui si tratta a coorti di età più avanzate, se non viene superato il tasso di eradicazione riferito a tutta la poplazione e non solo a quella infantile come la dr.ssa Ciofi degli Atti (Ist.Sup. Sanità) non ha ancora capito.
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