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Schermi grandi ed esame della vista

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 2321 volte.

Nonnoguido

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Roma
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Medico del Lavoro
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180
  • Schermi grandi ed esame della vista
  • (21/12/2005 16:29)

L’adozione di schermi da videoterminali più grandi ha modificato l’attendibilità degli esami della vista praticati sugli operatori esposti?
Diventa ad esempio più importante la determinazione dell’acutezza visiva “da vicino” rispetto a quella “da lontano” oppure bisognerebbe a questo punto procedere – come previsto da alcuni kit diagnostici della Essilor ad esempio ad esame della vista per “visione intermedia”?
Lo domando perchè da quando vengono utilizzati questi schermi e gli schermi piatti ho constatato che operatori che pur hanno carenze nella “visione da lontano” non lamentano alcun problema di sofferenza visiva sostenendo che, in pratica, è come se lo schermo si fosse più avvicinato e che quindi non si sognerebbero mai di potenziare gli occhiali utilizzati fino a quel momento, ma casomai “per guidare la vettura o lo scooter provvederò senz’altro dottore”.

Che ne pensate in proposito?

A proposito, siete a conoscenza di altri studi – dopo l’uscita di quello del team giapponese – circa l’aumento d’incidenza di glaucoma su soggetti miopi esposti al videoterminale?

Guido Marchionni

pmpsan

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Provenienza
Genova
Professione
Medico del Lavoro
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39
  • Re: Schermi grandi ed esame della vista
  • (22/12/2005 23:07)

Credo che il problema principale risieda nella tendenza del "miope lieve" a tenere lo schermo piuttosto vicino per "convincersi" e "convincere noi" che non ha bisogno della correzione (tipicamente -0,75 sf o -1 sf), inoltre a volte accade che l'ottico esageri con la correzione (non sono rari gli 11/10 per lontano per occhio), costringendo il miope a levare le lenti per il lavoro al computer.
D'altro canto, come sappiamo, dalle principali Linee Guida é necessario avere almeno 7/10 per lontano (e II DW per vicino).
In sintesi bisogna, per la mia esperienza, tenere il monitor alla distanza corretta (con i più grandi schermi anche 70-75 cm) e puntare ad una modesta sotto-correzione. Questo almeno nel caso di operatori miopi.
Ma ritengo più importante leggere il parere dell'oculista "del lavoro" che spesso ci aiuta con consigli e novità: "marcoculista".
Per la mia casistica, l'utilizzo dello schermo LCD sembra ridurre leggeremente i casi di astenopia, ma il principale vantaggio é nell'attenuazione dei riflessi (in caso di luce con provenienza posteriore all'operatore) e la possibilità di distanziare il monitor nel caso di piani di lavoro poco profondi.
Non mi risultano al momento ulteriori studi sulla correlazione glaucoma-uso intenso di VDT.

ex utente da milano

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Provenienza
Milano
Professione
Medico del Lavoro
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148
  • Re: Schermi grandi ed esame della vista
  • (23/12/2005 13:07)

Anch'io come pmpsan rispondo sulla base della mia esperienza di utilizzo di ortoanalizzatori che, sebbene abbiamo i limiti che tutti conosciamo, hanno il vantaggio, almeno per quanto mi riguarda, che mi spronano a riflettere sull'esito dell'esame. Sicuramente gli Lcd hanno risolto un problema non indifferente che é quello dello spazio disponibile sulla scrivania a dispetto del "vecchio" monitor e qundi anche della possibilità di distanziarlo come meglio si crede. Per quanto riguarda l'eventuale utilità di effettuare un test per visione intermedia secondo me, rispondendo a nonnoguido, essa non é legata all'utilizzo di questi schermi quanto più sull'eventuale riscontro di particolari situazioni visive del soggetto quali una presbiopia avanzata.

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