Un lavoratore 43enne metalmeccanico, adibito a lavori con impegno fisico abituale non grave, ma con possibile impegno medio-grave periodico, esposto a rumore (> 85 dBA), in ambiente freddo (in inverno), affetto da cardiomiopatia dilatativa e classificato come NYHA 1, può essere dichiarato idoneo al lavoro senza limitazioni? Se limitazioni devono essere imposte, per la tipologia aziendale equivarrebbero a non idoneità alla mansione e conseguente possibile licenziamento. Voi come vi comportereste? Ringrazio anticipatamente ogni contributo.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
In una situazione simile, ritengo necessario una stretta collaborazione tra lo specialista che ha in cura il lavoratore ed il medico competente. Quest'ultimo deve fornire allo specialista informazioni dettagliate sulla mansione svolta dal lavoratore ed i relativi rischi connessi ( anche e soprattutto la necessità di compiere sforzi fisici per determinati tempi ). Lo specialista, conoscendo le effettive condizioni cliniche del lavoratore, può attraverso un suo parere scritto,dare indicazioni preziose circa lo svolgimento di tale mansione anche attraverso limitazioni ( necessità di evitare e sforzi intensi o necessità di avere pause di riposo, svolgendo magari altre mansioni poco impegnative). Le conclusioni devono essere però raggiunte attraverso un coloquio franco con il lavoratore stesso al fine di concordare tempi e metodiche per lo svolgimento della mansione. In oltre si deve trovare con l'accordo del datore di lavoro una mansione adeguata alle condizione del lavoratore.
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