Potete aiutarmi a comprendere il problema del monitoraggio biologico dell'antimonio urinario? Nelle tabelle ACGIH esistono solo i TLV per l'antimonio, non esistono BEI. Quindi come va interpretata l'antimoniuria ? Ci sono valori per la popolazione "normale", ed altri per gli "esposti" ? Come valutare eventuali valori in aumento ?
Grazie
"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)
vedo solo ora questo quesito.
Probabilmente è tardi .Comunque personalmente ho fatto un review su Medline ,per valutare se fosse utile il dosaggio dell'antimonio ( o stilbenio ) nelle urine di lavoratori addetti all'estrusione di materie pèlastiche in cui è presente come ritardante di fiamma .
I risultati del review comunque , per bassi dosaggi, sono stati controversi .L'antimonio è un cosiddetto inquinante globale , in quanto presente nelle urine anche dei non esposti, in quanto è entrato nella catena alimentare ed idrica ,è inoltre presente nell'aria della grandi città .Non sono noti al momento attuale gli effetti di basse dosi sugli esposti .
Effetti possibili sembrano essere: alterazioni immunologiche , con idebolimento delle difese specialmente a livello respiratorio , alterazioni elettrocardiografiche aspecifiche .
Bisogna considerare che l'antimonio è ancora oggetto di studio da parte dello IARC , ma che è rimasto in classe III ( ANTIMONIO TRIOSSIDO ).
E' necessario verificare il tipo di sale oppure se si trova allo stato di triossido .
Se hai qualche notizia a proposito , è gradita una tua comunicazione.
Saluti ( comunque non ci sono ancora limiti biologici certi, si parla di 10 mcg/litro urine , ma non è sicuro)
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