vi metto il link
http://www.welfare.gov.it/Lavoro/...ispettiva/commissioni/default.htm
In particolare nella risposta al secondo quesito si ribadisce che il medico deve avere un rapporto di dipendenza e non semplice collaborazione con una struttura privata (centro di MDL) ai fini dell'attribuzione di responsabilità, cosa ne pensate?
Per me sono entrambe ineccepibili. Il MC non può certificare nulla se non ha un'incarico diretto di MC; pertanto il sostituto dovrà avere a sua volta una nomina, magari a tempo, del Datore di Lavoro; solo così può firmare un certificato di idoneità (beninteso che per "certificare" occorre aver "visitato" personalmente e non per interposta persona, anche se altro Medico del lavoro, altrimenti si commette un reato, già pluricondannato in sede giudiziaria).
Circa la dipendenza del MC dalla Società di Servizi, la 626 parla chiaro e tutti più o meno sapevamo. Infatti il famigerato "testo unico" sanava questa questione a favore delle Società di Servizi. Il problema è che si continua a far finta di nulla.
Vorrei segnalarVi il Forum da me proposto alla fine del 2005, se non erro il 27 dicembre, in merito a tale Nota del Ministero.
Saluti
Penso che tutti siano d'accordo, ma poi guardando ciascuno al proprio "particulare" nessuno è disponibile a fare qualcosa di concreto (sollecitare gli Ordini, gli organi di vigilanza affinchè vigilino e così via....) salvo poi piangersi addosso secondo il classico e retorico costume italico....
Dipendente, Libero Professionista........E cosa cambia?? E' soltanto una stupifda questione di forma!!!!! Ben altri sono i problemi reali con cui ci confrontiamo ogni giorno nella nostra professione, eccone solo alcuni:
1: assoluta mancanza di collaborazione sul territorio degli organi cosiddetti di vigilanza che di "vigile "hanno ben poco (soltanto il blocchetto delle contravvenzioni per il M.C.).
2: mancanza di un controllo serio da parte degli Ordini e delle Ass. di Categoria sulla percezione degli onorari che raggiungono un minimo storico in questo periodo soprattutto per i consulenti delle Società dei Servizi alle Aziende.
3. mancanza di disponibilità dei datori di lavoro a collaborare con i M.C. per la soluzione delle reali problematiche di tipo igienico ambientale.
4: mancanza di una tutela professionale da parte delle varie ass. SIMLII, ANMA, etc.
5: costi elevatissimi degli eventi ECM per l'aggiornamento professionale.
6: mancanza di posti messi a concorso per la Struttura Pubblica su tutto il territorio nazionale ed una specialistica ambulatoriale praticamente inesistente.........Aggiungete voi il resto????!!!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
E meno male che sono il solo che vede..grigio il nostro futuro! Credo che il Collega abbia espresso sinteticamente ma compiutamente le problematiche che affliggono la nostra professione. Ah ovviamente che non gli si dia del disfattista solo perchè non ha elencato delle proposte concrete! Credo che gli Organismi preposti a questo, debbano attivarsi velocemente e non rimanere impaludati come hanno fatto finora.
Certamente le problematiche esposte dal college sono vive e attuali. Però non sottovaluterei l'importanza del parere del ministero del lavoro, con cui concordo appieno e che, personalmente, auspicavo.
Infatti, non si fa altro che ribadire - 12 ANNI DOPO...- quanto detto dalla 626...Il MC o è libero professionista (e se ne assume le responsabilità), o dipende dalla stessa Azienda (e anche in questo caso le responsabilità sono facilmente evidenziabili) o dipende dalla ASL o da un corrispettivo privato. Lo status di dipendente (e non un generico rapporto di consulenza) è fondamentale per garantire tutte le controparti...
...La cosa assurda, piuttosto, è che queste norme risultino così palesemente inapplicate dopo così tanto tempo...
Cordialità
Sulla questione mi trovo in accordo ( sfido a trovare qualcuno che non lo sia, almeno in linea di principio) col collega maxmd. Rischio di ripetermi nel ribadire quanto di peggio si possa immaginare sulla maggior parte delle società di servizi che guazzabugliano nella mota che soffoca ormai da tempo la nostra amata disciplina: organizzazioni che sfruttano la professionalità di molti colleghi, con forme di bassa manovalanza, all'insegna di un rapporto di lavoro nebuloso ed ai limiti della legalità. Il tutto genera bassa qualità delle prestazioni, tariffe ai minimi storici e di concerto il crollo di immagine della branca cui tutti, più o meno impotenti, stiamo assistendo. Senza voler fare di tutta l'erba un fascio.
Saluti a tutti.
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