Il bitume è un materiale di origine naturale utilizzato in miscela con materiali inerti per produrre asfalto impiegato nelle opere di pavimentazione stradale. Il bitume contiene in piccole quantità idrocarburi policiclici aromatici (IPA), e perciò nell'attività di asfaltatura c'è un potenziale rischio di esposizione a questi composti organici. Mentre i fumi di bitume sono classificati dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) nel gruppo 3 (evidenze inadeguate di cancerogenicità per l'uomo), alcuni IPA sono invece classificati nel gruppo 1, 2A o 2B (certi, possibili o probabili cancerogeni per l'uomo) . Gli IPA si originano dalla combustione incompleta di materiali organici e per questo motivo sono presenti come inquinanti sia degli ambienti di vita che di lavoro. L'esposizione a IPA può avvenire per via inalatoria, dermica (per contatto con materiali sporchi o per deposizione aerea) o gastrointestinale. Dato che le sorgenti e le vie di esposizione a IPA sono molteplici, il monitoraggio biologico è lo strumento più adatto per valutare l'esposizione complessiva. A tal fine viene utilizzata da alcuni anni la misura del metabolita urinario del pirene, 1-idrossipirene .Scopo di questo lavoro è stato la valutazione dell'esposizione a IPA in addetti ad opere di asfaltatura in ambito autostradale, mediante misura di 1-OHPyr. Inoltre è stata valutata l'influenza di alcuni fattori lavorativi e/o personali sull'escrezione di 1-OHPyr.
Relazione al Congresso Nazionale SIMLII. L'articolo è scaricabile qui:
http://www.medicocompetente.it/documenti/625/Articolo-del-mese-settembre-2012-Asfaltatori.htm
Autori: Laura Campo, Roberto Calisti, Elisa Polledri, Francesco Barretta, Roberta Stopponi, Stefania Massacesi, PierAlberto Bertazzi, Silvia Fustinoni
Pubblicato su G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl, 43-45
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