Il portale del Medico del Lavoro Competente

Sezioni del portale

Ricerca

Login

Network

Articoli del mese

Il Giudizio di idoneità specifica al lavoro in edilizia - Aprile 2003

Il Giudizio di idoneità specifica al lavoro in edilizia

L'obiettivo principale della Sorveglianza Sanitaria, così come espresso chiaramente dal legislatore nel D.Lgs. 626/94 articolo 16 comma 2, è quello di "[...] controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere un giudizio di idoneità alla mansione specifica".

Il giudizio di idoneità alla mansione deve stabilire se il lavoratore è in grado di eseguire i compiti che gli sono stati assegnati in modo che ciò non comporti un rischio per la sua o altrui salute. In edilizia, più che in altri settori, esso rappresenta uno degli atti più complessi e delicati per il Medico Competente, sia per la difficoltà di conoscere in modo approfondito i fattori di rischio sia per la difficoltà di un reinserimento lavorativo sufficientemente protetto del lavoratore ritenuto idoneo ma con limitazione per problemi di salute.

A ulteriore complicazione, si ricorda che, soprattutto da qualche anno, le mansioni di "manovalanza" sono sempre più frequentemente svolte da lavoratori immigrati con scarsa qualificazione professionale. Di questi lavoratori spesso non sono note le condizioni sanitarie di base: vaccinazioni, malattie pregresse, nominativo del medico curante...

Al fine di fornire elementi utili alla discussione sull'argomento riteniamo importante riferire l'esperienza dei colleghi della U.O. di Medicina del Lavoro di Bergamo che hanno sottoposto a sorveglianza sanitaria 1485 lavoratori di 150 imprese edili. Tra i 1485 lavoratori visitati

  • 245 (16,5%) sono risultati idonei;
  • 920 (62%) idonei con prescrizioni;
  • 291 (19,6%) idonei con limitazioni;
  • 29 non idonei (1,9%).

Così come riportato nella tabella successiva, le prescrizioni riguardavano nel 91% dei casi l'uso dei dispositivi individuali di protezione dell'apparato auricolare: scarsa è infatti l'abitudine all'utilizzo di questi mezzi di protezione che o non vengono impiegati o vengono utilizzati in modo scorretto. Inoltre nell'1,3% dei casi riguardavano l'impiego di guanti imbottiti, nell'1,5% della maschera antipolvere, nell'1,3% di occhiali protettivi, nell'1,3% di lenti correttive e nel 3% l'impiego di doppi guanti (cotone e PCV).

Prescrizioni riportate nei giudizi di idoneità lavorativa.

Otoprotettori 840 91,3%
Guanti imbottiti 12 1,3%
Maschera antipolvere 14 1,5%
Occhiali protettivi 12 1,3%
Lenti correttive 12 1,3%
Doppi guanti (cotone e PVC) 30 3,3%
TOTALE 920

La patologia osteoarticolare su base cronico / degenerativa al rachide ed agli arti superiori e inferiori rappresenta la principale causa di limitazione nello svolgimento della attività di cantiere: il 61% di giudizi di idoneità con limitazioni di cui nell'80% dei casi per patologie a carico della colonna vertebrale e nel 20% dei casi per patologie a carico degli arti superiori. In tutti questi casi abbiamo sconsigliato il sovraccarico del rachide e degli arti superiori oltre che l'utilizzo di strumenti vibranti. Altre limitazioni sono riportate in dettaglio nela successiva tabella.

Limitazioni prevalenti per ognuno dei 291 soggetti

Non sovraccarico colonna vertebrale 126 43% 27 ernie discali
4 traumi
8 spondilolistesi/lisi
87 spondiloatrosi
Non sovraccarico arti superiori (escluso impigo di strumenti vibranti) 51 18% 8 sofferenza nervo ulnare e/o radiale
38 artrosi
5 epicondilite
Non uso di strumenti vibranti 22 8% Angioneurosi e/o marcata ipereattività arteriolare in 4 casi con Dupuytren
Non lavori in altezza 38 13% 4 etilisti cronici
20 disturbi equilibrio
14 ipertensione arteriosa non compensata dalla terapia
Non sforzi fisici 53 18% 9 ernie inguinali
4 epatopatie croniche scompensate
20 ipertensione arteriosa non compensata dalla terapia
20 coronaropatie
Non lavori di impermeabilizzazione con guaine bituminose 1 0,0% Epitelioma basocellulare
Totale 291

I risultati più interessanti riguardano i giudizi di non idoneità lavorativa: 29 su 1485 lavoratori visitati (2% della popolazione indagata).

L'età media di questi lavoratori è risultata: 42,8 anni.

L'anzianità lavorativa media è elevata 27,2 anni (range 20-50).

Tutti questi lavoratori erano addetti ad attività manuali in cantiere (18 muratori, 3 ferraioli/carpentieri, 4 manovali e 2 escavatoristi). I lavoratori non idonei lavoravano in 20 imprese diverse: 7 provenivano da imprese con più di 100 dipendenti, 12 da imprese con più di 30 dipendenti, 10 da imprese con meno di 10 dipendenti.

La tabella successiva riporta le patologie raggruppate per apparato con le rispettive limitazioni che hanno condizionato un giudizio di non idoneità lavorativa: dalla tabella si evince che nella maggioranza dei casi il motivo della non idoneità lavorativa era quello di evitare sforzi fisici seguito da lavori in elevazione ed ald alto rischio infortunistico. Dalla tabella si evince inoltre che le ragioni per le quali è stato espresso un giudizio di non idoneità lavorativa riguardavano l'impossibilità a svolgere sforzi fisici, il sollevamento manuale dei carichi, il sovraccarico funzionale dell'apparato osteoarticolare, lavori in altezza e/o ad elevato rischio anti-infortunistico.

Patologie raggruppate per apparati condizionanti il giudizio di non idoneità lavorativa su un campione di 1485 lavoratori in provincia di Bergamo

Apparato osteoarticolare 12 Evitare sforzi fisici ed il sollevamento manuale di carichi e/o il sovraccarico della spalla
Apparato cardiovascolare 8 Evitare sforzi fisici ed il sollevamento manuale di carichi
Epatopatie 3 Evitare sforzi fisici
Neuropatie 4 Evitare lavori in altezza, sforzi fisici ed il sollevamento manuale di carichi.
Patologie psichiatriche 2 Evitare lavori in altezza ed ad alto rischio infortunistico
Deficit della funzione visiva 2 Evitare lavori in altezza ed ad alto rischio infortunistico
Tossicodipendenza 1 Evitare lavori in altezza ed ad alto rischio infortunistico

Patologie che hanno condizionato un giudizio di non idoneità lavorativa e relative mansioni svolte.

Apparato osteoarticolare Ernie discali 4
malattie professionali?
1 carpentiere/ferraiolo
2 muratori
1 manovale
Fratture vertebrali in esito (infortunio lavorativo) 3 (2 invalidità INAIL) 3 muratori
Osteonecrosi bilaterale della testa del femore con atroprotesi monolaterale 1 1 muratore
Cifoscoliosi grave 1 1 manovale
Sindrome del tunnel carpale + sindrome del tunnel di Guyon monolaterale 1 (malattia professionale denunciata) 1 carpentiere/ferraiolo
Lesione importante della cuffia dei rotatori 3 2 muratori
1 escavatorista
Apparato cardiocircolatorio Angina da sforzo in coronaropatico (di cui uno con pregresso IMA ed uno con pregressa angiplastica) 5 3 muratori
1 carpentiere
1 escavatorista
Aritmia (fibrillazione atriale non controllata da terapia farmacologica e con impianto di pacemaker) 1 1 muratore
Aneurisma dell'aorta toracica ed insufficienza valvolare aortica di grado severo 1 1 muratore
Cardiomiopatia dilatativa 1 1 muratore
Epatopatie Cirrosi epatica attiva in trattamento con interferone post epatite virale 3 3 muratori
Neuropatie Ipostenia arti inferiori per ematoma midollare in un caso, nell'altro per esito di trauma cranico 2 1 manovale
1 operaio speciclizzato
Esiti di ischemia cerebrale 1 1 muratore
Encefalopatia tossica alcoolica 1 1 muratore
Epilessia 1 1 apprendista muratore
Psicosi Sindrome da disadattamento 1 1 manovale
Depressione grave scompensata 1 1 muratore
Tossicodipendanza Non seguito da SERT 1 1 muratore
Deficit funzione visiva Corioidite recidivante 1 1 muratore
Riduzione acuito visiva (2/10 bilaterale) 1 1 muratore

Nota: Alcuni lavoratori erano portatori di più di una patologia.


Come è evidenziato nella tabella le patologie che più frequentemente hanno condizionato il giudizio di non idoneità lavorativa sono quelle a carico dell'apparato osteoarticolare; seguita dalle cardiovasculopatie, dalle epatopatie gravi, dalle neuropatie, dalle patologie psichiatriche ed infine da importanti deficit della funzione visiva e dalla tossicodipendenza.

Se si analizza poi lo stato di invalidità di questi soggetti non idonei risulta che solo 12 erano invalidi riconosciuti: 3 avevano una invalidità INAIL per esiti d'infortunio e 9 una invalidità civile (di cui 3 in misura inferiore al 46%): ciò conferma l'inadeguatezza delle procedure di collocamento di lavoratori invalidi.

L'elevato numero di non idonei (2% della popolazione visitata) trova una giustificazione sia nella gravità della patologia riscontrata sia, soprattutto, nella difficoltà al reinserimento al lavoro di soggetti con deficit funzionali importanti in attività lavorative che comportano uno sforzo fisico medio-intenso e un elevato rischio infortunistico. Sono infatti le osteoartropatie le patologie prevalenti che hanno motivato la non idoneità lavorativa e rispetto alle mansioni ad elevato rischio infortunistico le malattie neurologiche e psichiatriche soprattutto quelle alcool correlate: il lavoro in edilizia richiede efficienza fisica ed all'interno del cantiere mansioni alternative con carichi di lavoro meno pesanti o a minor rischio infortunistico sono difficile da trovare.

Questi risultati confermano lavoro dimostra come in edilizia, più che in altri settori, il giudizio di idoneità alla mansione rappresenta uno degli atti più complessi e delicati per il medico competente, sia per la difficoltà di conoscere in modo approfondito i fattori di rischio sia per la difficoltà di un reinserimento lavorativo sufficientemente protetto del lavoratore con deficit.

Da una analisi dei i rischi in Edilizia (3,4), risulta che nell'ambito dei compiti lavorativi studiati nelle costruzioni civili ex novo e nelle ristrutturazioni l'80% circa della attività è caratterizzata da variabili difficilmente controllabili: impegno fisico , condizioni atmosferiche sfavorevoli, lavori in altezza, contemporanea presenza di lavoratori di altre imprese nello stesso cantiere, lavori a cottimo, orari che spesso superano ampiamente le 40 ore settimanali , rendono difficile un reinserimento al lavoro di soggetti con patologie e deficit come da noi descritti.

Rilasciare un giudizio di non idoneità nella maggioranza dei casi, equivale quindi ad una dichiarazione di invalidità, riconosciuta la quale, rimane comunque difficile un reinserimento lavorativo nella stessa impresa soprattutto se di piccole dimensioni. Il reinserimento dell'invalido, come è noto, deve tener conto sia della capacità lavorativa "residua" del soggetto sia delle effettive possibilità occupazionali: si comprende come in edilizia queste esigenze siano difficilmente conciliabili.

La nostra esperienza inoltre ci ha insegnato che spesso il lavoratore edile desidera continuare a lavorare nel comparto nonostante le precarie condizioni di salute. Questo trova una parziale giustificazione nella specifica qualificazione e specializzazione professionale che rende poi difficile una loro eventuale ricollocazione in attività lavorative di altri settori o comparti se non per attività manuali che richiedono comunque un importante impegno fisico.

Il fatto che il 66% dei lavoratori non idonei proviene da grosse e medie imprese (con più di 30 dipendenti) è riconducibile verosimilmente al fatto che per le imprese di maggiori dimensioni era stato più facile individuare attività lavorative non a rischio. I dati in nostro possesso dimostrano che sarebbe auspicabile in futuro prevedere per questi lavoratori con sicura qualificazione e specializzazione professionale, ma purtroppo non idonei, un sistema pensionistico adeguato che consenta loro o l'allontanamento del posto di lavoro o una collocazione nel rispetto delle loro condizioni di salute.

L'età, l'anzianità lavorativa avanzata di questi lavoratori e la natura cronico degenerativa delle patologie che hanno determinato le limitazioni ci inducono a ritenere che nel determinisno di questi quadri clinici possa aver avuto un ruolo importante, se non causale, l'attività lavorativa (per esempio nei casi di ernia inguinale).

Pertanto, riteniamo che i lavoratori di questo comparto dovrebbero essere inseriti, a giusta ragione, nelle attività considerate usuranti ai fini pensionistici.


Tab.1 Malattie professionali denunciate dalle aziende per settore di attività economica ed anno di intervento (15)

Settori di Attività Economica 1996 1997 1998 1999 2000
Totale 13.957 12.436 11.633 11.133 8.343
Agrindustria 85 74 93 74 35
Pesca 2 4 1 5 5
Estrazione minerali 279 184 163 190 129
Industria alimentare 402 303 310 327 280
Industria tessile 557 564 430 442 292
Industria conciaria 232 171 188 182 130
Industria legno 457 383 315 302 238
Industria carta 161 169 163 168 101
Industria petrolio 15 14 26 7 8
Industria chimica 250 243 209 192 122
Industria gomma 260 204 204 179 142
Industria trasformazione 954 722 667 638 469
Industria metalli 2.442 2.048 1.696 1.488 1.043
Industria meccanica 978 832 774 630 525
Industria elettrica 237 295 328 238 193
Industria mezzi trasporto 792 740 780 605 408
Altre industrie 424 382 319 362 243
Elettricità, gas, acqua 113 127 118 131 83
Costruzioni 2.242 2.046 2.175 2.040 1.565
Totale commercio 746 684 631 622 553
Alberghi e ristoranti 107 84 112 106 92
Trasporti 602 606 391 553 452
Intermediazione finanziaria 73 57 53 53 37
Attività immobiliari 382 385 315 327 262
Pubblica amministrazione 296 251 270 343 211
Istruzione 6 7 9 16 7
Sanità 380 382 466 501 361
Servizi pubblici 393 475 427 412 357

Tab.2 Malattie professionali denunciate dalle anziende, per settore di attività economica ed anno evento (15)

Settori di Attività Economica 1997 1998 1999 2000 2001
Totale 12.660 12.005 11.897 11.346 9.317
Agrindustria 47 61 55 46 54
Pesca 2 3 6 2  
Estrazione minerali 170 159 187 181 85
Industria alimentare 335 356 367 399 349
Industria tessile 608 482 508 402 360
Industria conciaria 170 187 191 189 149
Industria legno 359 314 313 291 229
Industria carta 181 166 173 148 128
Industria petrolio 28 41 27 24 25
Industria chimica 219 199 182 194 269
Industria gomma 207 218 192 199 161
Industria trasformazione 793 708 709 660 547
Industria metalli 1.919 1.581 1.472 1.392 1.147
Industria meccanica 975 911 790 790 645
Industria elettrica 309 297 279 268 261
Industria mezzi trasporto 827 979 775 655 605
Altre industrie 392 361 417 361 266
Elettricità, gas, acqua 141 122 133 121 101
Costruzioni 2.223 2.350 2.288 2.243 1.563
Totale commercio 556 507 547 568 504
Alberghi e ristoranti 93 100 103 117 85
Trasporti 615 439 592 587 506
Intermediazione finanziaria 31 36 31 22 21
Attività immobiliari 332 250 270 298 222
Pubblica amministrazione 368 429 449 372 390
Istruzione 11 12 15 30 23
Sanità 226 269 317 302 203
Servizi pubblici 525 469 512 481 417

Tab.3 Infortuni sul lavoro denunciati dalle aziende per settore di attività economica ed anno evento (15)

Settori di Attività Economica 1996 1997 1998 1999 2000
Totale 618.705 601.736 629.046 653.653 640.690
Agrindustria 5.469 5.265 5.548 5.576 5.378
Pesca 606 641 631 612 564
Estrazione minerali 3.023 2.893 2.845 2.676 2.595
Industria alimentare 20.651 19.076 19.836 19.943 18.416
Industria tessile 18.219 17.494 17.792 16.281 15.422
Industria conciaria 6.304 6.234 6.071 5.406 5.221
Industria legno 15.538 14.398 14.515 14.166 13.684
Industria carta 9.490 9.065 9.620 9.354 8.986
Industria petrolio 518 516 404 463 479
Industria chimica 8.050 7.829 8.256 8.285 8.337
Industria gomma 11.280 11.542 12.300 12.306 12.649
Industria trasformazione 19.943 18.298 18.500 18.347 17.760
Industria metalli 69.960 66.701 70.632 68.502 67.159
Industria meccanica 36.265 34.718 35.489 34.614 33.108
Industria elettrica 16.239 15.355 15.685 15.381 15.325
Industria mezzi trasporto 17.371 17.771 18.769 18.339 17.362
Elettricità, gas, acqua 5.111 4.849 4.412 4.877 4.836
Costruzioni 98.901 94.113 95.294 98.588 95.131
Totale commercio 67.973 66.549 69.015 71.175 70.512
Alberghi e ristoranti 22.854 23.034 24.705 26.478 27.237
Trasporti 42.148 42.736 46.532 60.381 60.207
Intermediazione finanziaria 5.839 6.161 6.750 7.516 7.689
Attività immobiliari 28.499 29.149 32.529 36.175 37.762
Pubblica amministrazione 22.460 22.172 22.860 24.068 20.438
Istruzione 2.197 2.317 2.757 3.154 3.079
Sanità 25.702 24.837 27.132 29.619 30.120
Servizi pubblici 21.598 22.138 23.766 25.648 26.006

Bibliografia

  1. AAVV: Mortalità per professioni in Italia negli anni '80. Regione Piemonte, ISPESL. Collana quaderni ISPESL; Vol 2, 1995.
  2. AAVV: Atti del International Colloquium on Industrial Medicine in the Building Trades. Baden-Baden, 20-22 Ottobre 1992.
  3. AAVV: Atti del Convegno Nazionale I rischi nell'uso di sostanze chimiche in edilizia. Bologna, 29-30 maggio 1990.
  4. AAVV: Guida Costruire sicuro: rischi, cause e prevenzione infortuni. Edizioni Regione Toscana. Dipartimento sicurezza sociale 1994.
  5. AAVV: Atti del 3° Convegno Nazionale: Sicurezza in edilizia. SNOP , 10-11 Ottobre 1996.
  6. AAVV: Manuale di progettazione edilizia. Fondamenti, strumenti, norme. Volume 5: materiali e prodotti. Milano, Editore Hoepli 1996.
  7. AAVV: Linee Guida per la gestione del rischio amianto. Regione Lombardia - direzione Generale Sanità - Servizio Prevenzione Sanitaria. Milano 1998.
  8. AAVV Atti del Convegno regionale: L'analisi dei rischi e la sorveglianza sanitaria in edilizia. Regione Lombardia U.O. Prevenzione - Comitato Paritetico Edili della provincia di Bergamo. Bergamo, 18 giugno 1999.
  9. Linee Guida Regionali per la Sorveglianza Sanitaria in edilizia. BURL Anno XXXII. n.305. 3° supplemento straordinario al n.51 20.12.2002.
  10. Arndt V., Rothenbacher D., Brenner H., Fraisse E., Zschenderlein B., Daniel U., Schubert S., Fliender T.M.: Older workers in the construction industry: results of a routine health examination and five year follow up. Occup. Environ. Med. 1996; 53: 686-691.
  11. Arndt Y., Brenner H., Rothenbacher D., Zschenderlein B., Fraisse E., Fliedner T.M.: Elevated liver enzyme activity in construction workers: prevalence and impact on early retirement and all-cause mortality. Int Arch Occup Environ Health 1998; 405-412.
  12. Arsuffi E., Borleri D., Bozzano P., Lebbolo E., Maccarana G., Macchia C., Mosconi G.: Linee guida per l'analisi dei rischi in Edilizia. Volume 1° "Le costruzioni civili ex novo" e Volume 2° "Le ristrutturazioni". CPT degli Edili della provincia di Bergamo, 1996/98.
  13. Balletta Anna: Le malattie professionali in edilizia: dati INAIL relativi alle malattie non tabellate da sollecitazioni biomaccaniche.
  14. Barbic F., Chiappino G., Sanvito M., Valsecchi F.: EDILIZIA Scheda informativa sulla valutazione dei rischi D.Lgs. 626/94 azienda USSL n. 8 Merate, UOTSLL 1997.
  15. Banca dati INAIL.
  16. Berrino F., Baldasseroni A., Ferrario F.: Matrice esposizioni/professioni nel settore edilizia. Atti del Convegno Nazionale Sicurezza e Igiene del Lavoro del settore dell'edilizia abitativa. Cortona (Ar), 28-30 giugno 1984: 235-266.
  17. Borleri D., Mosconi G., Cologni L., Cortinovis R., Maccarana G., Ferrari M.T., Piazzolla G., Leghissa P., Seghizzi P.: Proposta di un modello per la sorveglianza sanitaria in edilizia. Atti del 3° Convegno Nazionale Sicurezza in edilizia, organizzato dalla SNOP. Vicenza, 10-11 Ottobre 1996.
  18. Borleri D., Mosconi G., Cologni L., Cortinovis R., Impollonia M., Seghizzi P.: L'idoneità lavorativa in edilizia: risultati di uno studio condotto su 1000 lavoratori in provincia di Bergamo. Atti del 61° Congresso Nazionale della SIMLII 1998.
  19. Brenner H., Ahern W.: Sickness absence and early retirement on health grounds in the construction industry in Ireland. Occup Environ Med 2000; 615-620.
  20. Bruske-Hohlfeld I., Mohner M., et al: Occupational lung cancer risk for men in Germany: results from a pooled case-control study. Am J Epidemiol 2000 Feb 15; 384-95.
  21. Burkhart G., Schulte P.A., Robinson C., et al: Job tasks, potential exposure, and health risks of laborers employed in the construction industry. Am J of Ind Med 1993; 24: 413-425.
  22. Buzzini L.: Sicurezza nei cantieri edili. Azienda USSL 27 - Regione Lombardia - Servizio 1.
  23. Callegari A., Violanti S., Fabbri S., et al: Esposizione professionale a rumore in edilizia. Atti del Convegno dBA Rumore e Vibrazioni. Modena, 20-22 Ottobre 1994; 357-361.
  24. Callegari A., Nicolini O.: Il rumore nei cantieri edili: misure possibili di prevenzione. Atti del Convegno dBA Rumore e Vibrazioni. Modena, 20-22 Ottobre 1994; 675-684.
  25. Caprioli R.: Protocollo di progetto per un'indagine sui rischi lavorativi e la sicurezza nei cantieri edili. Atti della Conferenza Regionale La sicurezza e la prevenzione nei cantieri edili: ruolo delle USSL. Segrate (MI), 8 Giugno 1984; 37-45.
  26. Carnevale F., Merler E., Ricci P., et al: Rischi cancerogeni da sostanze chimiche nel settore dell'edilizia abitativa in Italia. Atti del Convegno Nazionale Sicurezza ed Igiene del Lavoro del settore dell'edilizia abitativa. Cortona (AR), 28-30 Giugno 1984; 269-292.
  27. Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e provincia: Edilizia seiduesei - Ricerca in materia di sicurezza, igiene e ambiente di lavoro nel settore edile finalizzata alla valutazione dei rischi durante il lavoro nelle attività edili. Torino 1996.
  28. Cooperativa Nuova Sanità, Bologna: Indagine sullo stato di salute di 1815 lavoratori dell'edilizia della provincia di Bologna. Atti del Convegno Nazionale Sicurezza ed Igiene del Lavoro del settore dell'edilizia abitativa. Cortona (AR), 28-30 Giugno 1984; 479-486.
  29. Coordinamento tecnico per la prevenzione degli assessorati alla sanità delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano: Linee guida sul Decreto Legislativo n.626/94. Versione definitiva approvata il 22/4/1996.
  30. Coordinamento dei Servizi per la prevenzione Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro della provincia di Verona: I fattori di rischio di igiene del lavoro nel comparto delle costruzioni 1998.
  31. Di Silvestro P.: Esposizione a sostanze nocive nelle diverse attività di cantiere. Rischi conseguenti. Da La salute nel cantiere. Rischi, aggressioni specifiche: proposte per una metodologia di intervento. Milano, F.Angeli Editore, 1986; 59-68.
  32. Guo Yl., et al: Dermatoes in cement workers in southers Taiwan. Contact Dermatitis. 1999 Jan; 40 (1): 1-7;
  33. Holmstrom E.B., Lindell J., Moritz U.: Low back and neck/shoulder pain in construction workers: occupational workload and psychosocial risk factors. Part 1 and 2. Spine, 1992; vol.17; n.6: 663-677.
  34. IARC: Polynuclear Aromatic Compounds. Monografia n.32 IARC Lione, France 1983.
  35. Irvine C., et al: Cement dermatitis in urderground workers during contruction of the Channel tunnel. Occup Med 1994: 44; 17-32;
  36. ISPESL Regioni Italiane, Ministero della Sanità Regione Piemonte: Mortalità per professioni in Italia negli anni '80. Collana Quaderni ISPESL, 1995.
  37. Keller J.E., Holly L.H.: Cancer in Illinois construction workers: a study. Am J of Ind. Med. 1993; 24: 223-230.
  38. Kilburn K.H., Warshaw R., Hanscom B.: Are hearing loss and balance dysfunction linked in construction iron workers? B.J. of Industrial Medecine 1992; 49: 138-141.
  39. Kisner M.S., Fosbroke D.E.: Injury hazards in the construction industry. JOM 1994; 36: 137-143.
  40. Kuwashima A., Aizawa Y., Nakamura K., Taniguchi S., Watanabe M.: National Survey on Accidental Low Back Pain in Workplace. Industrial Health 1997; 35, 187-193.
  41. La Paglia G., Rutolo M., Picciotto D.: Broncopneumopatie nei lavoratori edili. Atti del Convegno Nazionale Sicurezza ed Igiene del Lavoro del settore dell'edilizia abitativa. Cortona (AR), 28-30 Giugno 1984: 409-416.
  42. Leigh J.P., P.H.D., TED R. Miller: Occupational illnesses within Two National Data Sets. Int J Occup Environ Health 1998; 99-113.
  43. Leocata G.: Il cantiere edili. Azienda USSL 27 - Regione Lombardia - Servizio 1.
  44. Macchia C.: Nuove tecnologie e formazione degli addetti: ruolo dell'università. Atti della Conferenza Regionale La sicurezza nei cantieri edili: vari soggetti per un obiettivo. Agrate Brianza (MI), 1 Ottobre 1991: 37-60.
  45. Macchia C.: Il cantiere sicuro. Rimini (FO): Maggioli Editore, 1993.
  46. Macchia C.: Progetto e sicurezza. Il ruolo del progetto nella prevenzione dei rischi nel settore delle costruzioni. Lussemburgo, Gennaio 1996.
  47. Magnavita N.: Sorveglianza sanitaria nell'industria delle costruzioni. Lavoro Sicuro Novembre 1999; 50-55.
  48. Markku M.: Improvement in the occupational health program in a Finnish Construction Company by means of systematic workplace investigation of jobload and hazard analysis. Am J of Ind. Med. 1989; 15: 61-72.
  49. Markku M., Kivi P.: Hazard screening and proposals for prevention by occupational health service: an experiment with job load and hazard analysis at a Finnish Construction Company. J Soc Occup Med 1991; 41: 17-22.
  50. Martini R., Macchia C., Mosconi G.: Il rischio chimico in edilizia: sigillanti e collanti. Maggioli editore, 1998.
  51. Mosconi G., Borleri D., Cologni L., Cortinovis R., Migliori M., Belotti L., Bacis M., Seghizzi P.: Risultati preliminari di una indagine igienico sanitaria in edilizia. Atti del Convegno Nazionale Sicurezza in edilizia organizzato dalla SNOP. Vicenza 10-11 Ottobre 1996.
  52. Mosconi G., Borleri D., Cologni L., Cortinovis R., Impollonia M., Bacis M., Belotti L., Leghissa P., Migliori M., Seghizzi P. La patologia da lavoro in edilizia: risultati preliminari di uno studio condotto su 1000 lavoratori della provincia di Bergamo. Atti del 61° Congresso Nazionale della SIMLII 1998.
  53. Mosconi G., Borleri D., Seghizzi P., Prandi E., Taverna N., Mossini E., Beruffi M., Bertoletti G., Colombo E., Cerri S., Perego G.C., Bergamaschi P., Feltrin G., Luzzana G., Pesenti B: Linee Guida per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori dei cantieri edili della Lombardia. Direzione Sanitaria, Servizio di Prevenzione Sanitaria Regione Lombardia Atti del 61° Congresso Nazionale della SIMLII 1998.
  54. Mossini E., Beruffi M., Bosio S., et al: Rischi e danni posturali in edilizia: un'esperienza di prevenzione. Carpenedolo (BS): Colorprint Editore, 1995.
  55. Neitzel R., Seixas N.S., Yost M.: An assessment of occupational noise exposures in four construction trades. Am Ind Hyg Assoc J 1999 Nov-Dec; 60.
  56. Nicolini O.: Livelli di rischio nel settore delle costruzioni. Atti del Convegno dBA Rumore e Vibrazioni. Modena, 20-22 Ottobre 1994; 353-356.
  57. Peretti A., Muneghina L., Sarto F., et al: Valutazione del rischio da rumore in edilizia. Atti del Convegno dBA Rumore e Vibrazioni. Modena, 20-22 Ottobre 1994; 363-368.
  58. Prandi E., Taverna N., Mosconi G., et al: Obblighi di sorvaglianza sanitaria in edilizia. Atti del Convegno Regionale "L'analisi dei rischi e la sorveglianza sanitaria in edilizia". Bergamo 18/06/1999; 25-29.
  59. Provincia autonoma di Trento Linee Guida per la valutazione dei rischi nelle aziende artigiane del comparto edilizia.
  60. Riala R., Heikkila P., Kanerva L.: A questionnaire study of road pavers' and roofers' work-related skin symptoms and bitumen exposure. Int J Dermatol 1998 Jan; 37: 27-30.
  61. Ringen K.: National Conference on ergonomics, safety, and health in construction summary report. Am J of Ind Med 1994; 25: 775-781.
  62. Rothenbacher D., M.D., M.P.H., Brenner H., et al: Disorders of the Bach and Spine in Construction Workers. Spine 22, 1481-86.
  63. Rothenbecher D., Arndt V., et al: Early retirement due to permanent disability in relation to smoking in workers of the construction industry. J Occup Environ Med 1998; 63-68.
  64. Sertoli A.: Dermatologia allergologica professionale ed ambientale. Il Pensiero Scientifico Editore 1991; 361-366.
  65. Sertoli A.: Indagine epidemiologica GIRDCA sulle DAC in Italia 1984-1993. Bollettino di Dermatologia allergologica e professionale. 11,175. 1993-1996.
  66. Snashall D.: Safety and health in the construction industry. BMJ 1990; 301: 563-564.
  67. Soprani P.: D.Lgs. 494/96 e direttiva n. 92/57/CEE - Nozione di impresa e lavoro autonomo. Igiene e Sicurezza del Lavoro (ISL) 1998; 1: 8-13.
  68. Stenlund B., Goldie I., Hagberg M., et al: Radiographic osteoarthrosis in the acromioclavicular joint resulting from manual work or exposure to vibration. British Journal of Industrial Medicine 1992; 49: 588-593.
  69. Stenlund B., Goldie I., Hagberg M., Hogstedt C.: Shoulder tendinitis and its relation to heavy manual work and exposure to vibration. Scand J Work Environ Health 1993; 19: 43-49.
  70. Sun J., Shibata E., et al: A Cohort Mortality Study of Construction Workers. American Journal of Industrial Medicine 1997: 32-41.
  71. Ueno S., Hisanaga N., et al: Association between musculoskeletal pain in Japanese construction workers and job, age, alcohol cosumption, and smoking: Ind Health 1999: 449-56.
  • Dr. D. Borleri, UOOML - Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti di Bergamo"
  • Dr. Giovanni Mosconi, Medico del Lavoro - Unità Operativa Ospedaliera Medicina del Lavoro - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti