Negli ultimi due decenni la sanità italiana, a causa delle profonde e sempre più rapide trasformazioni culturali e scientifiche intervenute e della crescente limitazione delle risorse disponibili, ha cominciato a confrontarsi sempre più spesso con la ricerca e la valutazione della qualità.
In ambito sanitario si cominciò a parlare di qualità e verifica della qualità circa 30 anni prima che in ambito industriale.
Già nel 1910, negli Stati Uniti, il Dr. Ernest Codman elaborò un sistema per verificare i risultati di un ricovero nel proprio ospedale. Questo sistema venne adottato nel 1913 dall'American College of Surgeons (ACS) che nel 1917 sviluppò per la prima volta degli standard minimi per i servizi forniti dagli ospedali.
Questi furono i presupposti storici per la nascita, nel 1951, dalla fusione di alcune società professionali, tra cui la American College of Surgeons, della Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations.
La commissione, fin dalla sua fondazione, si configurò come una organizzazione non-profit, indipendente, avente come fine primario quello di provvedere all'accreditamento volontario delle strutture sanitarie secondo standards di buona pratica.
Questo modello si è successivamente diffuso al mondo anglosassone con la nascita di società nazionali deputate principalmente all'accreditamento volontario (Australia, Canada, Gran Bretagna).
Attualmente, il controllo della qualità, definito come l'insieme delle tecniche e delle attività a carattere operativo messe in atto per soddisfare i requisiti di qualità, in ambito sanitario avviene attraverso l'accreditamento delle strutture e dei professionisti. Questo termine nasce in ambito industriale dove viene definito come la certificazione degli organi certificatori. In altri termini, in ambito industriale, vengono accreditati i certificatori, ovvero coloro che certificano il rispetto di norme prestabilite (in genere gli standard ISO) da parte delle singole aziende.
In ambito sanitario, invece, l'accreditamento è il processo che porta a verificare se una struttura sanitaria o il singolo professionista rispettano determinati requisiti e/o standard di buona organizzazione.
In Italia vige un sistema di accreditamento istituzionale delle strutture e dei singoli professionisti che intendano erogare i propri servizi nell'ambito e per conto del SSN; è un accreditamento obbligatorio gestito dal Ministero della Salute e dalle Regioni.
Con il DL.vo 502/92 si parla per la prima volta in Italia di qualità in ambito sanitario. Con l'articolo 1, infatti, viene introdotta la norma generica
...di acquisizione delle prestazioni da soggetti singoli o consortili secondo principi di qualità ed economicità.
Il concetto di accreditamento compare nel DL.vo 517/93:
[...] le Regioni e le USL [...] adottano i provvedimenti necessari per l'instaurazione dei nuovi rapporti previsti dal presente decreto fondati sul criterio dell'accreditamento delle istituzioni [...]
È nel DL.vo 229/99 che viene poi affrontato, con l'Art. 14, il tema della formazione medica continua.
In tale decreto la formazione continua viene intesa come
[...] partecipazione a corsi, convegni, seminari, organizzati da istituzioni pubbliche o private accreditate ai sensi del presente decreto, nonché soggiorni di studio e la partecipazione a studi clinici controllati e ad attività di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo [...]
Il Decreto inoltre stabilisce che:
[...] le regioni provvedono alla programmazione e alla organizzazione dei programmi regionali per la formazione continua [...] elaborano gli obiettivi formativi di specifico interesse regionale, accreditano i progetti di formazione di rilievo regionale[...]
[...] La partecipazione alle attività di formazione continua costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale, in qualità di dipendente o libero professionista, per conto delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali e delle strutture sanitarie private [...].
Il programma per l'Educazione Continua in Medicina (ECM) del Ministero della Salute è entrato nella sua fase operativa nel 2002.
L'ECM ministeriale prevede l'acquisizione, attraverso eventi formativi residenziali (congressi, convegni, corsi, ecc.) o a distanza (tramite riviste scientifiche, internet, ecc.), di 150 crediti in 5 anni. Il ruolo di regolamentazione dell'ECM ministeriale spetta, secondo la legge, alla Commissione Nazionale per l'Educazione Continua in Medicina, presieduta dal Ministro della Salute e composta da rappresentanti del Ministero della Salute, del Ministero dell'Istruzione e dell'Università, delle Pari Opportunità, della Funzione Pubblica e Affari regionali, della Conferenza Stato-Regioni, della FNOMCeO e di altri Ordini professionali, delle Società Scientifiche.
La normativa in vigore prevede che gli eventi formativi che consentono di acquisire crediti ECM, devono essere valutati da esperti (individuati dal Ministero della Salute fra i membri delle diverse Società Scientifiche e Professionali) sulla base di alcuni parametri (ad esempio numero di partecipanti, rilevanza dell'organizzatore, rilevanza dei temi trattati, modalità di formazione, ecc.); completata la valutazione, il Ministero assegna all'evento un certo numero di crediti che corrispondono a quelli acquisibili dall'operatore sanitario partecipando all'evento formativo.
Il DL.vo 229/99 prevedeva che l'ECM fosse obbligatoria solo per gli operatori sanitari (medici, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, infermieri, ecc.) dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale o convenzionati con esso; la Circolare del Ministero della salute del 5.3.2002 ha esteso l'obbligo della formazione continua anche a tutti i libero professionisti e quindi anche ai Medici del Lavoro/Competenti.
La Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) ha affrontato in modo sistematico il tema della formazione continua e dell'accreditamento degli specialisti in Medicina del Lavoro sin dal 2000 (Abbritti, Apostoli et al. Folia Medica 71 (1) 1-4, 2000; Abbritti, Apostoli et al. Folia Medica 71 (1) 5-21, 2000)), prima ancora che il programma ministeriale entrasse nella sua fase operativa e che fosse emanata la circolare che rendeva obbligatoria la formazione continua anche per i libero-professionisti.
Le motivazioni che hanno spinto il Direttivo della SIMLII a promuovere il suo programma per la formazione continua e l'acreditamento si possono così riassumere:
La Medicina del Lavoro, inoltre, presenta altre caratteristiche peculiari che richiedono un costante aggiornamento, quali:
Un altro motivo che ha spinto il Direttivo della SIMLII a perseguire con ancora maggior impegno la strada della formazione continua e dell'accreditamento dei propri Soci è la possibilità, prevista dall'art. 1 bis del DL.vo 402/2001 (legge 1/2002), che anche gli specialisti in Igiene e in Medicina Legale possano svolgere le funzioni di Medico Competente. Questo allargamento di competenze, assolutamente non giustificato ha rinforzato l'esigenza di fornire allo specialista in Medicina del Lavoro nuovi strumenti per riaffermare la propria specificità e la propria professionalità rispetto ai colleghi delle discipline su indicate, come espresso nel documento SIMLII dal titolo "Il Medico Competente nella prospettiva del Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro" (pubblicato di recente sul sito web della SIMLII).
La SIMLII è assolutamente contraria alla possibilità che altri specialisti, privi delle conoscenze e delle competente specifiche che vengono acquisite nel corso di 4 anni di Specializzazione in Medicina del Lavoro, svolgano attività di Medico Competente; per questo ha fatto e continuerà a fare quanto nelle sue possibilità perché l'art. 1 bis del DL.vo 402/2001 venga abrogato.
Se questo obiettivo non dovesse essere raggiunto, il confronto con gli altri specialisti dell'area di sanità pubblica avverrà esclusivamente sul terreno della competenza e dalla qualità professionale, e sarà di fondamentale importanza marcare un vallo culturale sempre più profondo tra gli specialisti in Medicina del Lavoro e gli altri specialisti ammessi a svolgere la funzione di Medico Competente.
Per tutti i motivi prima esposti, il Consiglio Direttivo della SIMLII ha messo a punto un programma di formazione continua e accreditamento rivolto esclusivamente agli specialisti in Medicina del Lavoro e Medici Competenti autorizzati ai sensi dell'art. 55 del D.lgs. 277/91. Tale programma (Abbritti, Apostoli et al. - Med. Lav. 2003; 94, 5: 413-420) prevede:
Il programma SIMLII non è alternativo al programma di ECM del Ministero della Salute, ma lo integra. Esso prevede infatti:
La Società di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale ha denominato il suo programma "Formazione continua e Accreditamento d'eccellenza SIMLII in Medicina del Lavoro", per differenziarlo dall'ECM ministeriale.
La Commissione Nazionale per l'Accreditamento SIMLII è costituita da alcuni membri del suo Consiglio Direttivo, da rappresentanti delle principali Associazioni Scientifiche e Professionali alle quali aderiscono Medici del Lavoro (AIRM, SNOP, ANMA, ...), da esperti appartenenti all'ISPESL e all'INAIL e dai Responsabili delle diverse sedi dove vengono organizzati gli eventi formativi. La Commissione ha messo a punto un modello che prevede, per poter ottenere l'accreditamento:
Per quanto riguarda il programma di formazione, questo si articola in eventi formativi obbligatori ed eventi facoltativi.
Caratteristiche degli eventi obbligatori
La partecipazione a tali eventi è obbligatoria per tutti gli specialisti che si iscrivono al programma triennale di formazione e accreditamento.
Gli eventi sono organizzati direttamente dalla SIMLII; a tal fine è stato istituito un Consorzio tra la SIMLII e la Fondazione "S. Maugeri di Pavia" (IRCCS), ed è previsto il supporto organizzativo dello Studio Meneghini e Associati di Vicenza.
Tali eventi sono organizzati in sedi sovraregionali (Pavia, Padova, Parma, Perugia, Roma, Bari, Cagliari, Messina, Milano e tra breve Napoli) per ridurre i costi e facilitare la partecipazione degli specialisti. Nelle diverse sedi vengono approfonditi i medesimi temi, in modo da garantire uniformità su tutto il territorio nazionale. Per gli eventi obbligatori viene sempre richiesto dalla SIMLII, come prima detto, l'accreditamento ECM al Ministero della Salute, pertanto i partecipanti acquisiscono crediti formativi validi sia per l'Accreditamento SIMLII, sia per l'ECM ministeriale.
Tali eventi sono basati, in questa prima fase, sull'approfondimento di linee guida, su temi di grande interesse professionale per i Medici del Lavoro/Competenti, messe a punto da gruppi di esperti della disciplina individuati e coordinati dalla SIMLII.
Ciascuno di tali eventi si svolge nell'arco di due giornate e porta all'acquisizione di 15 crediti SIMLII; ogni anno, pertanto, lo specialista in Medicina del Lavoro acquisirà 30 crediti formativi SIMLII, partecipando ai due eventi obbligatori.
Caratteristiche degli eventi formativi facoltativi
A differenza di quelli obbligatori sono scelti individualmente dallo specialista, in base ai suoi specifici interessi; essi verranno valutati soltanto se attinenti la Medicina del Lavoro e le discipline che ad essa fanno riferimento (tossicologia professionale, epidemiologia occupazionale, medicina preventiva dei lavoratori, igiene industriale, clinica del lavoro, ergonomia, ecc.).
Essi possono essere valutati e accreditati dalla Commissione SIMLII, anche nel caso in cui non fosse stato richiesto l'accreditamento ministeriale.
La partecipazione agli eventi facoltativi consente di acquisire i restanti 30 crediti/anno, necessari per l'accreditamento.
Di seguito sono riportati esempi di eventi formativi facoltativi:
La Commissione Nazionale SIMLII stabilisce i criteri per la valutazione e l'attribuzione dei crediti ai suddetti eventi formativi.
Alla fine di ogni anno gli iscritti al programma saranno invitati a far pervenire alla Commissione Nazionale SIMLII la documentazione relativa a tutti i crediti acquisiti e/o agli eventi formativi facoltativi ai quali hanno partecipato. Per quest'anno si è deciso di accettare l'autocertificazione dei singoli professionisti in merito agli eventi formativi facoltativi ai quali hanno partecipato nel corso del 2003 e 2004; la Commissione si riserva la possibilità di procedere a verifiche a campione sulla correttezza delle informazioni fornite.
L'accreditamento SIMLII potrà essere richiesto da ASL, Dipartimenti ed Istituti universitari, Società scientifiche e professionali ecc. anche per gli eventi per i quali non viene richiesto l'accreditamento ministeriale. In questo caso il "provider" dovrà fornire alla Commissione SIMLII tutte le informazioni utili per la valutazione dell'evento e l'assegnazione dei crediti (organizzatore, nome e curriculum dei docenti, temi trattati, durata dell'evento in ore, modalità di svolgimento ecc.).
Se un evento è stato accreditato dalla Commissione Nazionale per l'ECM, la Commissione SIMLII, attribuisce, di norma, lo stesso numero di crediti assegnati dal Ministero; in questo caso il "provider" dovrà comunicare alla SIMLII quanti crediti sono stati attribuiti all'evento, mediante l'invio di una copia dell'attestato ministeriale.
La valutazione dell'attività professionale svolta dal Medico del Lavoro/Competente è ancora in fase sperimentale e verrà eseguita alla fine del primo triennio (2003-2005) mediante un questionario autosomministrato preparato dalla Commissione Nazionale SIMLII.
La valutazione dell'attività, assolutamente riservata, è, al momento, solo uno strumento di autovalutazione dell'attività svolta, finalizzato a migliorarne la qualità mediante un esame critico della stessa.
Sono previste verifiche a campione sulla correttezza delle informazioni fornite con il questionario da parte della Commissione Nazionale per l'Accreditamento SIMLII.
Lo Specialista che desidera partecipare all'Accreditamento d'eccellenza SIMLII deve:
Per maggiori informazioni in merito è possibile consultare il sito WEB della SIMLII.
Il primo ciclo formativo (2003-2005), terminerà nel 2005, con la consegna formale degli attestati di accreditamento in occasione del Congresso Nazionale SIMLII di Parma.
Al momento gli iscritti al programma (2003-2005 e 2004-2006) sono 544 in tutta Italia.
Le linee guida sono state elaborate in ambito sanitario soprattutto a partire dagli anni novanta; hanno l'obiettivo di fornire, alla luce delle informazioni scientifiche e tecniche più complete ed aggiornate su di un determinato argomento, raccomandazioni sul modo più corretto di svolgere i propri compiti professionali.
Una delle caratteristiche fondamentali delle linee guida è il rispetto della libertà e dell'autonomia del singolo medico, nella consapevolezza che la medicina non è scienza dell'"esatto", ma del "possibile". Resta alla competenza ed all'esperienza del singolo professionista decidere in che misura i comportamenti raccomandati dalle linee guida, pur rispondendo a standard qualitativi definiti sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche, si possono applicare nei diversi casi specifici.
La SIMLII ha riconosciuto come strumento essenziale per la formazione continua dei Medici del Lavoro le linee guida, tanto da dedicare al loro approfondimento tutti gli eventi formativi obbligatori fino ad ora organizzati e molte sessioni durante i Congressi organizzati direttamente dalla Società.
La scelta di elaborare delle proprie linee guida è frutto del convincimento che la professione del Medico del Lavoro ha specificità, complessità, rapidità di evoluzione tali da consigliare alla SIMLII, la Società Scientifica che maggiormente rappresenta i Medici del Lavoro, di mettere a loro disposizione strumenti di lavoro utili a migliorarne la competenza. Quest'ultima non consiste tanto nel possesso di meri requisiti di legge, ma piuttosto nel possesso di conoscenza, abilità ed esperienza tali da permettere di rispondere in modo adeguato alle aspettative di lavoratori, datori di lavoro, Enti di controllo.
Le linee guida sono prodotte da gruppi di esperti della disciplina che, nel corso di diverse riunioni, approfondiscono i diversi aspetti di un argomento fino alla stesura finale.
La SIMLII ha iniziato a trattare l'argomento delle linee guida, nel contesto delle attività di formazione/accreditamento del Medico del Lavoro, nel corso del Congresso Nazionale svolto a Sorrento nel 2000 (Apostoli, Folia Medica 71(1) 23-25, 2000). Le linee guida presentate ai soci durante i Congressi Nazionali e i Congressi tematici negli ultimi 3 anni, e quelle che lo saranno entro pochi mesi, riguardano: rumore, cancerogeni, videoterminali, disturbi e patologie da sovraccarico biomeccanico all'arto superiore, vibrazioni, solventi organici, radiazioni non ionizzanti, lavori atipici e lavori a turni, valutazione dei rischi, disturbi e patologie del rachide da movimentazione dei carichi, sorveglianza sanitaria, rischi di sensibilizzazione correlati col lavoro, dermatiti da contatto, sorveglianza sanitaria degli esposti a piombo inorganico e elementi metallici, rischio biologico, vaccinazioni in ambiente di lavoro, primo soccorso, esposizione a prodotti fitosanitari, stress e lavoro, monitoraggio biologico ed ancora altri temi.
La decisione della SIMLII di collegare la elaborazione delle linee guida al programma di formazione continua e di accreditamento del Medico del Lavoro/Competente intende incentivare l'adozione di procedure aderenti alle linee guida e di sconsigliare l'adozione di comportamenti non sostenuti dall'evidenza scientifica.
Da tutto quanto esposto risultano evidenti le molteplici motivazioni che stanno alla base del programma di formazione continua e accreditamento d'eccellenza della SIMLII. La realizzazione del programma richiede un notevole sforzo propositivo e organizzativo da parte del Direttivo e della Commissione Nazionale SIMLII, dato che non sono a nostra conoscenza esperienze simili, nel nostro Paese, alle quali far riferimento; richiede, in aggiunta, un notevole impegno da parte del coordinatore e degli estensori delle linee guida e di tutti i colleghi che si fanno carico di organizzare, nelle diverse sedi, gli eventi formativi obbligatori.
Il programma, è da considerare ancora in fase sperimentale ed è largamente migliorabile, anche con il contributo dei Soci. La Commissione Nazionale sta valutando la possibilità di realizzare la formazione a distanza, che potrebbe ridurre le spese e i disagi della formazione residenziale e aumentare il numero dei colleghi che partecipano al programma formativo che, tuttavia, sono al momento ben 544 in tutt'Italia, come prima ricordato.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è quello relativo alla promozione dei Medici del Lavoro/Competenti che acquisiscono l'accreditamento SIMLII.
La Commissione Nazionale e il Gruppo di Lavoro SIMLII per lo sviluppo della disciplina hanno allo studio diverse iniziative finalizzate a far conoscere e a promuovere la figura dello specialista in possesso dell'accreditamento d'eccellenza SIMLII presso i Ministeri interessati, gli Assessorati Regionali alla Sanità, gli Ordini dei Medici e le Associazioni degli imprenditori e dei lavoratori, sia a livello nazionale che regionale e locale.
Anche di questo i Soci saranno informati in occasione dei nostri Congressi e mediante il sito WEB della SIMLII.
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