Abbiamo più volte detto anche su questo sito che l'attività professionale di tutti coloro che operano per la salute e sicurezza dei lavoratori deve essere svolta in qualità e secondo precise regole etiche. Aiuti importanti in questa direzione vengono dalle nostre Società Scientifiche con le Linee Guida. L'ICOH da tempo si occupa delle norme etiche in questo campo.
A cura di Vito Foà, Sergio Iavicoli e Maurizio Manno è stato tradotto in italiano l'ultima edizione del Codice Etico dell'ICOH per gli operatori di Medicina del Lavoro.
La presentazione è del Presidente dell'Ispesl Prof. Antonio Moccaldi e la prefazione dell' edizione italiana è del Prof. Giovanni Berlinguer.
Dalla prefazione generale: "È opportuno sottolineare che l'etica dovrebbe essere considerata come un argomento senza chiari confini, che richiede interazioni, collaborazioni
multidisciplinari, consulenze e partecipazione. Tale processo potrebbe risultare persino più importante di quanto non sia il suo scopo dichiarato. Il Codice di Etica per professionisti di
Medicina del Lavoro non dovrebbe essere considerato come punto d'arrivo, ma come pietra miliare di un processo dinamico che coinvolga la comunità della salute occupazionale nella sua
interezza, l'ICOH e le altre organizzazioni che si occupano di sicurezza, salute e ambiente, comprese le organizzazioni datoriali e sindacali.
Non si potrà mai insistere troppo sul fatto che l'etica in Medicina del Lavoro sia in sostanza un campo di interazioni tra più partners. Una corretta Medicina del Lavoro procede per
inclusioni, non per esclusioni. L'elaborazione e l'attuazione di standard di condotta professionale non coinvolgono solamente gli specialisti di Medicina del Lavoro ma anche coloro che ne trarranno
beneficio o, viceversa, se ne sentano minacciati, coloro che ne appoggeranno una corretta applicazione o coloro che ne denunceranno le carenze".
Questa la presentazione del Prof. Antonio Moccaldi, Presidente dell'ISPESL
Le profonde trasformazioni avvenute, negli ultimi decenni, nel mondo del lavoro, costituite dalla comparsa di nuove tecnologie, dall'utilizzo di nuovi prodotti, dall'introduzione di forme flessibili di contratti di lavoro, dalla presenza di una forza-lavoro sempre più diversificata per sesso, età ed etnie, unitamente all'attuale concetto di prevenzione, arricchito da nuovi aspetti quale quello del momento informativo/formativo, pongono sempre più all'attenzione la necessità di un approccio etico alla problematica della tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
D'altra parte, la stessa definizione di salute dell'OMS quale "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l'assenza di malattia o infermità" richiama universali principi di equità; il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, richiamando i principi etici sviluppati dal gruppo di Tavistock, sottolinea l'importanza dell'etica del sistema.
Nel 2002, l'International Commission on Occupational Health (I.C.O.H.), prima Società nata nel settore della tutela della salute sui luoghi di lavoro, ha pubblicato una nuova edizione dell'"International Code of Ethics".
L'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (I.S.P.E.S.L.) ha istituito un Gruppo di Lavoro, costituito da esperti in etica appartenenti alla comunità scientifica e professionale che operano nel campo della Medicina del Lavoro, il cui compito, oltre alla contestualizzazione dell'etica in tema di tutela della salute dei lavoratori nel contesto normativo nazionale e sopranazionale ed alla valutazione dell'impatto delle trasformazioni del mondo del lavoro sull'etica, è stato quello di curare la traduzione in italiano della seconda edizione inglese dell'"International Code of Ethics".
L'auspicio è che il Codice internazionale di etica dell'I.C.O.H., nella sua traduzione in lingua italiana, abbia la più ampia diffusione nel mondo scientifico e tra i professionisti che operano nell'ambito della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Codice Etico dell'ICOH tradotto in Italiano è liberamente scaricabile dal sito internet dell'International Commission on Occupational Health.
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