Durante l'ultimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale tenutosi a Montesilvano (Pe) sono stati eletti i nuovi organi dirigenti della Società e fra questi il nuovo Consiglio Direttivo.
Il nuovo Consiglio è rappresentativo delle varie zone geografiche del paese e delle varie appartenenze professionali dei medici del lavoro (università, ospedali, medici competenti liberi professionisti, servizi pubblici delle ASL, Inail, Ispesl).
È atteso da diverse sfide molto importanti per il futuro della Società: dal nuovo Testo Unico alla crescita culturale e scientifica dei soci, dalla spinta per una sempre maggiore professionalità e qualità dell'attività del medico competente ai vari problemi della formazione e aggiornamento del medico del lavoro.
Fra i vari pericoli che corre il nuovo Consiglio ce n'è uno in particolare da scongiurare: la tentazione di ciascuna componente (geografica o professionale) di egemonizzare il Consiglio Direttivo, dividendolo e rendendo di fatto e molto meno incisiva le iniziative del Direttivo stesso.
Lo spirito con il quale i Soci hanno partecipato al Congresso di Montesilvano ed eletto i nuovi organi dirigenti fa ben sperare per il prossimo futuro. Si è respirata un aria di deciso rinnovamento, pur nella continuità dei valori fondanti della Società, e si sono viste sessioni con colleghi, provenienti da diverse esperienze professionali, scambiarsi idee ed esperienze con pari dignità. Questo clima, costruito faticosamente e in controtendenza in un momento di forte disgregazione sociale e professionale, è foriero di una potenziale attività futura ricca di importanti iniziative.
Il numero dei Soci, da circa 5 anni in continua crescita (noi pensiamo che un grosso contributo sia provenuto anche dal nostro sito e questo è evidente non solo per coincidenze temporali), la qualità delle iniziative intraprese (LG e accreditamento prime fra tutte), le iniziative a favore dei problemi dei medici del lavoro competenti, sono elementi che non devono essere dispersi in battaglie di potere o di posizione che sarebbero nocive alla Società e che i Soci non potrebbero capire.
L'auspicio è quindi che le varie anime della medicina del lavoro italiana si mettano a lavorare insieme, rafforzando la casa comune dei medici del lavoro con programmi condivisi e trasparenti, per il bene della Società, della disciplina e della tutela della salute dei lavoratori.
Se punti di vista diversi dovessero sorgere (come è probabile) questi dovranno trovare soluzioni condivise e sintesi in ulteriori elaborazioni del programma volti al loro superamento, nell'interesse di tutti.
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