Una cosa è certa: più è basso il livello qualitativo dei contenuti e delle modalità di svolgimento dell'attività del medico competente e più la dequalificazione conseguente porta a considerare l'attività del medico competente come inutile, di serie B, da sottopagare, da sottoporre ad aste al ribasso ecc. ecc. In pratica quello che è successo in questi ultimi 15 anni dalla promulgazione del 626: l'art 1 bis, le sanatorie, il livello di formazione, i visitifici, i Centri sfrutta-medici e anche la soggettività di alcuni mc hanno determinato un quadro in cui molti (non tutti e forse neppure la maggioranza!) mc si sono spesi quasi esclusivamente per le visite mediche, tralasciando tutto il resto dell'attività e la qualità delle prestazioni. E non bisogna dare sempre colpa alle leggi e agli organi di vigilanza: non risulta a nessuno che in questi anni siano fioccate migliaia e migliaia di verbali nei confronti dei mc.
Questo non significa che gli organi di vigilanza abbiano sempre avuto un buon rapporto con i mc e con la qualità delle loro prestazioni: chi utilizza i dati dell'allegato 3B per la vigilanza, per es. o chi si oppone in maniera ingiustificata all'informatizzazione del mc fa un cattivo uso delle prerogative che la legge gli dà.
Quando qualche mc piange per i contenuti minimi della cartella sanitaria e di rischio ( a parte qualche castroneria burocratica prevista) non ricorda che molti mc usavano le cosiddette "cartelle Buffetti" o tracciavano 3 righe del tipo "Buone condizioni cliniche, nessun nuovo dato anamnestico: idoneo".
Come si fa a non comprendere l'anamnesi lavorativa, l'anamnesi patologica, un vero esame obiettivo (come prevedono i contenuti minimi dell'81) ecc. in una cartella? E se c'è voluta una legge per affermarlo vuol dire che purtroppo non sempre questo livello minimo veniva raggiunto.
Quindi la risposta a questo stato di cose comporta sicuramente una risposta su due fronti inscindibili: un contrasto alla burocratizzazione, ai Centri che speculano sui mc, a tutti i sistemi di dequalificazione dei mc (vedi aste al ribasso e tariffe ignobili) ma anche e soprattutto un adeguamento della qualità del lavoro che conduce inevitabilmente anche all'adeguamento delle tariffe, utilizzando per questo anche le possibilità che oggettivamente anche l'81 pone. In tutti i Convegni, nelle riunioni, negli incontri con DDL e RSPP viene detto che la nuova normativa concede molto più spazio ai mc, all'attività di valutazione del rischio e di prevenzione: è ora che i mc questo spazio se lo prendano, dimostrando con i fatti che è possibile svolgere questa attività in modo decoroso, dignitoso e con tariffe adeguate.
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