Nell'ultima riunione del Consiglio Direttivo della [b][u]Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale [/b] [/u]è stato comunicato che, sentiti anche i rappresentanti di altre Società Scientifiche di Medicina del Lavoro, è stata formulata una [b]proposta di modifica dell\'art. 1/bis della legge 8.1.2002 n.1 (G.U. n. 8 del 10.01.02)[/b] sull'estensione agli igienisti ed ai medici legali della possibilità di svolgere attività di medico competente.
Quest è la proposta:
"In considerazione:
dell\'assenza di equipollenza e affinità tra le specializzazioni in medicina del lavoro, in igiene e medicina preventiva e in medicina legale, i cui ordinamenti didattici mirano a formare specialisti con competenze differenti tra loro;
dell\'orientamento comunitario che affida la tutela della salute dei lavoratori esclusivamente a medici esperti in medicina del lavoro;
della sostenuta carenza di specialisti in medicina del lavoro per ricoprire su tutto il territorio nazionale il fabbisogno di medici competenti;
L\'art 1/bis della legge 8 gennaio 2002 n. 1 viene così modificato:
All\'articolo 2, comma 1, lettera d), numero 1), del decreto legislativo 19 settembre 1994 n. 626, dopo le parole: "o in clinica del lavoro", sono inserite le seguenti: "o in igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni; per queste due ultime specializzazioni è prevista [b][color=red]l\'iscrizione e frequenza a tempo pieno ad un corso di master della durata di due anni presso le Scuole di Specializzazione in Medicina del Lavoro.[/b][/color] L\'accesso al master è limitato al 30% dei posti annualmente a concorso per la scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro. Il master dovrà prevedere prove di verifica del profitto e la discussione di una tesi finale".
Questa proposta è stata presentata ai ministeri del lavoro, della salute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ecc.