La Conferenza Unificata ha ratificato - in data 30 Ottobre 2007 - l’intesa per i controlli periodici sull’eventuale uso di sostanze stupefacenti o psicotrope nei confronti dei lavoratori con mansioni che possono comportare rischi per sé o per i cittadini. Il protocollo approvato colma una lacuna normativa, dando attuazione a quanto previsto dall’art. 125 del DPR n. 309/90 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”
L’intesa prevede l’effettuazione di controlli a garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini esposti al rischio di incidenti gravi e mortali, da ricondurre allo status di alterazioni dell’equilibrio psicofisico in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope da parte dei lavoratori che svolgono mansioni particolarmente delicate per la sicurezza collettiva nel settore dei trasporti, quali: conducenti di autobus, treni, navi, piloti di aerei, controllori di volo, addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci, ecc, o per quanti si trovano a maneggiare sostanze pericolose come gas tossici, esplosivi e fuochi d’artificio. Sono previste visite mediche ed esami di laboratorio, con costi a carico del datore di lavoro, da effettuarsi in conformità a procedure diagnostiche e medico-legali che verranno definite nel dettaglio - entro i prossimi 90 gg. – in riferimento a un ulteriore accordo tra Stato, Regioni e Province autonome.
Il provvedimento si propone di:
1. assicurare una efficace prevenzione degli infortuni e degli incidenti con la immediata sospensione temporanea dell’idoneità per tali mansioni del lavoratore risultato positivo agli accertamenti sanitari;
2. favorire il recupero della tossicodipendenza del lavoratore, avviandolo verso idonei programmi di riabilitazione, al termine dei quali sarà possibile la riammissione alle precedente mansione;
3. scongiurare il passaggio da un uso saltuario di droghe allo stato di tossicodipendenza, prevedendo controlli periodici da parte del medico competente in collaborazione con il SERT locale o di competenza.
Il provvedimento non si pone alcun obiettivo punitivo nell’effettuazione dei controlli previsti, sia di screening sia di accertamento di tossicodipendenza. Non vi è nessun licenziamento per i lavoratori in difficoltà che accettino il percorso di riabilitazione. In caso di positività degli accertamenti sanitari, l’accordo prevede che il datore di lavoro è tenuto a sospendere il lavoratore dall’espletamento delle mansioni, ma la libera accettazione da parte del lavoratore di sottoporsi a percorsi di recupero fornisce ampie garanzie della conservazione del posto di lavoro per tutto il periodo necessario per il recupero. Qualora sia accertato solo un uso "occasionale", il medico competente può riconsiderare l’inidoneità del lavoratore, dopo parere favorevole in tal senso del SERT. In questo caso il medico, al fine di certificare l’idoneità, provvederà a effettuare controlli ripetuti per escludere ulteriori assunzioni di droghe.
E’ prevista, inoltre, la possibilità per il lavoratore di essere adibito a mansioni diverse in considerazione della forte valenza sociale di integrazione rappresentata dal lavoro.
Qualora, in caso contrario, l’interessato non intendesse liberamente partecipare a percorsi di recupero resterebbe preclusa la specifica attività particolarmente a rischio identificata nell’accordo.
Stante la natura sperimentale dell’accordo stesso è stato opportunamente previsto che sulla base delle esperienze acquisite e dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche l’accordo stesso può essere aggiornato.
Ulteriori dettagli sulla notizia al link: http://www.salastampa.ministerosalute.it//attualita/paComunicati.jsp?area=ministero&dataa=2007/31/12&datada=2007/01/01
Il testo dell'intesa al link http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_1334_allegato.pdf